Capitolo 34 (Liam)

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Tirai giù le spalline del reggiseno uno alla volta e poi lo slacciai iniziando a baciarla dal collo alla clavicola fino alla curva interna del suo seno. Quel bellissimo e magnifico e perfetto seno.

"Sei perfetta" gemetti su di lei iniziando a leccare e succhiare un capezzolo e l'altro massaggiandolo tra le dita.

La sentii ansimare e la testa le cadde all'indietro formando una cascata di capelli dorati sulla sua schiena. Iniziò a strusciarsi contro il mio inguine e io ringhiai di piacere.
Era passato così tanto tempo. Era tutto.. Troppo.

Troppo bello. Troppo eccitante. Troppo fottutamente meraviglioso.
Feci per sdraiarla ma lei mi fermò.

"No" si alzò in piedi e io ero troppo confuso.

Ma poi slacció i jeans e li tolse insieme alle mutandine.
Mi devo ricordare di metterle da parte per la mia collezione.

Ora Daphne era davanti a me, completamente nuda. Non solo dai vestiti ma anche dalla corazza che si era imposta di costruirsi attorno. L'aveva abbattuto, mi stava dicendo che si stava fidando di nuovo di me. E mentre un fremito arrivò dritto al cazzo, il cuore perse un battito.

Si inginocchió davanti a me e inizio a slacciare il mio jeans stavolta. Ogni suo tocco mi fece venire i brividi.
Mi alzai per aiutarla a farmi scendere il jeans e il boxer.
Subito il cazzo guizzó all'insù grato della liberazione.

"Mio dio.." sussurrò Daphne e mi fece ridere.

Ma il sorriso svanì subito sostituito da un gemito duro e roco sfuggito dalla mia bocca non appena Daphne mi leccó dalla base alla punta e infine iniziando a pompare con labbra, lingua e mano.

Cazzo ero così rigido che pensavo di essermi bloccato. Sarei venuto all'istante se non si fosse fermata. Arrivai al limite e la fermai di colpo.

"Ora tocca a te streghetta" e fece un sorriso sexy da morire.

La sollevai come se fosse una piuma e la sdraiai sotto di me. Le feci dicaricare le gambe e quello che mi trovai davanti fu inferno e paradiso insieme.

Avanzai piano lasciando una scia di baci su entrambe le cosce facendola rabbrividire e allo stesso tempo spazientire. La sentivo fremere sotto il mio tocco e questo mi faceva impazzire.

Arrivai vicino al clitoride soffiandoci sopra e lei gemette di frustrazione.
Porca puttana anche senza toccarla vedevo quanto era fradicia.
Senza darle il tempo di lamentarsi la leccai dalla fessura al piccolo fascio di nervi e lei ansimó.

"Oh mio dio.."

Continuai su e giù su e giù alternando velocità e pressione, la cosa la fece agitare sotto di me finché non la sentii tremare, era vicino al culmine.

"Non ti fermare.. Ti prego.."

Cazzo se non mi fermo.
Infilai due dita dentro di lei toccando il punto esatto e lei perse la testa tremando e urlando il mio nome.

L'orgasmo stava scemando e io presi del tempo per vederla lì, sotto di me, sopraffatta dal piacere e un sorriso sul volto che avrei voluto vedere sempre.
Era bella da morire. E io mi sentivo l'uomo più fortunato del mondo.
Aprì gli occhi e mi guardò intensamente.

"Mi sei mancato così tanto Liam.." dice in un misto di dolore e sollievo.

"Anche tu piccola mia. Tantissimo" le risposi il più sincero possibile.

Posai di nuovo le labbra sulle sue e la baciai così dolcemente che mi faceva quasi male.

"Facciamo l'amore Liam" quasi mi pregò.

Anche se non ce n'era bisogno ovviamente. Mi scostai il tempo di prendere un preservativo e infilarlo. Mi stavo sdraiando di nuovo su di lei quando fece di no con la testa.
Agrottai le sopracciglia.

"Mettiti sulla schiena" mi ordinò.

Oh. Ok. Mi piace.
Feci come mi aveva detto e lei si mise sopra di me.
Guidò il mio cazzo nella sua fessura e piano piano scese si di lui.
Mio dio era anche meglio di quanto ricordassi. Era come tornare a respirare di nuovo dopo mesi di apnea.

"Porca puttana Daphne" ansimai.

"Si lo so" disse lei gemendo.

Appena si abituó alla mia presenza iniziò a muoversi su e giù mandandomi scariche elettriche ovunque. Avrebbe potuto toccarmi anche i polpastrelli e avrei goduto.
Tenevo le mani sui suoi fianchi come a guidarla. Le sue invece passarono da essere appoggiate sul mio petto a risalire sul suo corpo fino a strizzarsi le tette e gettando la testa all'indietro persa completamente nel piacere dell'atto.

Cristo santo. Era una visione. Una dea. La mia dea Daphne. L'avrei venerata per il resto della mia vita e oltre.

"Cazzo Daphne mi stai facendo uscire fuori di testa" iniziai ad andarle incontro con il bacino a mio volta andando ancora più a fondo e le si mozzó io respiro ad ogni affondo.

"Dio Liam così.." ansimó lei.

La sua voce era il suono più dolce su questa terra.
La tenni ferma per i fianchi e iniziai a pompare più velocemente facendola gridare e lei si tenne alla testata del letto. Spero di non aver nessun vicino di camera..

Sentivo che stavo per venire, ero talmente vicino..
Mi fermai e la adagiai di nuovo sulla schiena le presi una gamba mettendola sulla mia spalla così da andare più a fondo. E ricominciai di nuovo dentro e fuori dentro e fuori.

La vidi roteare gli occhi dal piacere.

"Oh mio dio.. Si.. Si così".

Sentivo le pareti interne stringermi intorno, era ormai vicina anche lei.
Si aggrappó alle mie spalle venendomi incontro a sua volta e aumentai il ritmo quasi sull'orlo.

Fino a quando la sentii tremare e stringersi attorno a me e io non riuscii a resistere di più. Cadiamo entrambi oltre il precipizio del piacere venendo all'unisono.

Senza fiato e con la fronte imperlata di sudore mi accascio si di lei con la testa sulla sua spalla.
Entrambi cerchiamo di riprendere un ritmo normale di respirazione incamerando più ossigeno possibile.

"È stato.." dice lei.

"Fantastico? Meraviglioso? Sublime?" dico io al posto suo.

Fa una risata. "Si" dice semplicemente.

"Liam?"

"Mmh?" non riesco nemmeno a formulare parole.

"Avevi ragione".

Alzo la testa per guardarla negli occhi.

"Lo so.. Su cosa?"

"Che sarei tornata ad amarti" e io perdo un'altro battito.

"Anzi.. Non hai ragione. Perché in realtà non ho mai smesso. Ho cercato in tutti i modi di mettere da parte i miei sentimenti per te Liam. Ho provato ad odiarti. Pensavo di farlo ma non è mai stato così. Però ti prego Liam.. Non lasciarmi di nuovo. Non potrei sopportarlo" disse con le lacrime agli occhi.

Come mi faceva male al cuore vederla così. E il fatto che sia io la causa del suo dolore mi fa solo venire voglia di prendermi a pugni da solo.

"Te lo prometto. Non vado da nessuna parte. E ti amo anche io mia dolce Daphne. Ti amo da morire" le dissi accarezzandole le guance.

Fece un piccolo sorriso.

E li io vivevo. Nel suo sorriso. Nei suoi occhi felici. Nel suo cuore pieno d'amore.

Continuai ad accarezzarla finché non si addormentó tra le mie braccia.

E subito dopo anche io.

Middle Summer - L'estate In Cui Cambiò Tutto Where stories live. Discover now