Capitolo 1 (Daphne)

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Mi risvegliai con un forte mal di testa facendo fatica ad aprire le palpebre. Avevo la gola secca mi sembrava di non bere da una vita. Luci forti mi colpirono gli occhi e sentii un rumore di macchinari e una specie di bip.

Quando aprii finalmente gli occhi capii di essere in una stanza di ospedale e non capendo come ci fossi finita li mi agitati all'istante. Il bip di prima si fece più veloce non riuscivo a respirare, avevo qualcosa in bocca, cos'era un tubo? Vidi un infermiere entrare e subito dirmi di stare tranquilla.

"Ciao Daphne io sono Mike ora ti aiuto a togliere il tubo endotracheale così respirerai meglio, ma prima calmati".

Cercai di calmarmi ma non ci stavo capendo niente. Appena lo tolse inizia a tossire avevo la gola in fiamme volevo parlare ma mi uscì una voce strozzata, le lacrime mi salirono agli occhi.

"Cerca di non sforzare la voce, per qualche giorno ti farà male la gola ma passerà, ora vado a chiamare i tuoi genitori a dirgli che sei sveglia".

Appena vidi i miei entrare nella stanza iniziai a piangere non ricordavo come ero finita li e il mal di testa continuava a peggiorare.

"Oh la mia bambina è sveglia" disse mia madre singhiozzando, mio padre dall'altro lato del letto ci abbraccio tutte insieme. Mi faceva male tutto, ma da quanto tempo ero lì?

Cercai di parlare "Co.." mi schiarii la gola "cosa è successo?".

Mia madre, una donna molto forte, ma in quel momento la vidi debole per la prima volta in vita mia, non aveva ancora compiuto 45 anni ma mi sembrò invecchiata di 10 anni, non riusciva a smettere di piangere.

Mio padre invece cercò di essere forte per tutte e due, anche se gli stavano per uscire le lacrime, era rosso in viso ma comunque lui riuscì a darmi una risposta.

"Tesoro.. C'è stato un incidente. Hai avuto una commozione cerebrale molto grave, sei rimasta in coma per due settimane ma ora sei sveglia e ti stai riprendendo per fortuna.."

Ero ancora confusa, un incidente? Ma quando è successo e come. All'improvviso ricordai i fanali che ci venivano in contro.. Oddio in macchina c'erano anche mio fratello e Liam.. Il cuore inizio a martellare all'impazzata nel mio petto avevo una sensazione strana, mi veniva da vomitare.

"Ja.. Jacob? E Liam?"

A mio padre sfuggì un singhiozzo, non mi piaceva affatto, guardò in basso. C'era qualcosa di brutto perché guardava sempre in basso quando c'era qualcosa di brutto.

"Papà.."

Mi guardo negli occhi finalmente, ma vidi tutto il dolore che stava provando in quel momento e lo sforzo che stava facendo per non crollare li davanti a me.

"Mi dispiace bambina mia.. Jacob non ce l'ha fatta.. È morto sul colpo" disse straziato dal dolore e mia madre appoggiata al mio ventre non smetteva di piangere.

"Liam invece sta bene, è stato dimesso una settimana fa, è un miracolo che voi due siate vivi.."

Non riuscivo a capire, mio fratello era morto ma non lo realizzai sul momento, rimasi incredula quasi mi fossi estraniata dal mondo reale, sentivo tutto in modo ovattato, volevo solo rimanere da sola, mi girai di lato non volevo smentire più niente..

Erano passate due ore circa da quando i miei mi avevano dato la peggior notizia del mondo ma non avevo versato ancora nessuna lacrima.

Mia madre ha cercato di farmi mangiare qualcosa ma non riuscivo a ingerire niente avevo lo stomaco chiuso e mi lasciò in pace sapendo che avevo bisogno del mio spazio.

Non ero mai stata una ragazza molto affettuosa, anzi ero molto chiusa e diffidente, mi piaceva uscire con le mie amiche ma adoravo stare anche da sola a leggere in camera mia o a guardare una serie tv. Jacob è quello giocherellone della casa, che abbraccia sempre mamma e scherza con papà. O dovrei dire era.. Lui era l'anima della famiglia. I miei non si riprenderanno mai da questa tragedia..

Sentii bussare alla porta pensavo fosse l'infermiere che veniva a cambiare la flebo ma mi ritrovai davanti Liam. Mi si fermò il respiro. Aveva dei graffi ormai in via di guarigione sulla parte sinistra della faccia e un gesso al braccio sinistro.

"Ciao streghetta.. Sono contento che stai meglio mi hai fatto venire un grande spavento. Sono passato nella tua stanza tutti i giorni ma non ti svegliavi mai" mi prese la mano e la accarezzó.

Non aveva mai fatto un gesto così carino nei miei confronti lo trovai strano.. Ma al tempo stesso confortante. Sentii al petto un certo tepore.

"Ti ho tenuto la mano così tutto il tempo che sono stato qui.. L'unica cosa positiva era che non potevi insultarmi o guardarmi male" quello che disse mi fece sorridere ma mi sentii subito in colpa.

Come potevo sorridere, come era in grado di farmi sorridere in una situazione del genere.

"Sai stavo per dirti che ero contenta di vederti stare bene ma parli sempre troppo, un tuo grande difetto. Ti sopporterei di più se stessi più zitto".

Sorrise anche lui alle mie parole in modo dolce ma anche triste, glielo leggevo in faccia.

"Ho pregato tutto il tempo che ti svegliassi e tornassi a insultarmi come prima, vederti così inerme e fragile è stata la parte più difficile di questi giorni.. Oltre alla morte di Jacob.. Ma non ce l'avrei fatta se ti fosse successo qualcosa".

Ero spiazzata dalle sue parole, non credevo ci tenesse tanto a me, anzi proprio il contrario. E continuava a tenermi per mano cosa che mi faceva più piacere che fastidio mi ritrovai sorpresa anche di me stessa a pensare.

"Si vede che anche lì dove sei stata per queste due settimane non riuscivano a sopportarti per rimandarti indietro così presto".

Mi sembrava troppo bello per essere vero. Gli lasciai la mano e gli tirai un pugno alla spalla con la misera forza che avevo. Mi sorrise di nuovo e mi fece uno strano effetto. Non sopportavo riuscire a sopportarlo così, mi capite? Non mi capisco neanche io..

"Ora vado ti lascio riposare"

Mi diede un bacio sulla tempia e mi ritrovai a stringergli la mano, non volevo che se ne andasse. Mi guardò intensamente quasi addolorato nel farlo.

"Devo andare streghetta ma tornerò domani te lo prometto.. E cerca di mangiare qualcosa non hai per niente un bel aspetto".

Riusciva comunque a farsi odiare.

"Ciao mr demonio" dissi quasi offesa più dal suo andarsene che del suo stupido e inappropriato commento.

"Ciao Liam, ti aggiorno se ci sono novità. Sono contenta che sei passato le fa sicuramente piacere anche se non lo ammetterà mai, mi raccomando riposa anche tu" sentii dire mia madre.

"Certo, grazie signora Williams" e se ne andò, sentii un vuoto dentro.

Signora Williams

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Signora Williams

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Signor Williams

Middle Summer - L'estate In Cui Cambiò Tutto Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu