Capitolo 9 (Liam)

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Ah non tiravo un pugno da troppo tempo. Mi fece sentire quasi bene il suono del naso di Alex rompersi sotto le mie nocche. Ma ero cieco dalla rabbia.

Che cazzo ci faceva appiccicato a Daphne in quel modo? Ero già furioso ma quando io e Daphne ci guardammo fisso negli occhi era come se vedessi solo lei.

Bellissima in quel vestito, troppo. Non poteva indossare una cosa del genere ad una festa, era troppo esposta aveva troppi occhi addosso. Ma sembrava che volesse solo il mio sguardo su di lei, era come se stesse ballando solo per me. In modo lento, sensuale.. Non era mai stata così bella.

Ma il momento durò poco quando lui le prese il viso e la baciò. In quel momento non vidi più niente, solo rosso sangue, come il sangue che avrei fatto uscire ad Alex di lì a poco. Non poteva commettere errore peggiore sotto i miei occhi. In casa mia tra l'altro!

"Prova a sfiorarla solamente con un dito di nuovo e te le spezzo una ad una. Razza di coglione che non sei  altro. Ma lo sai chi è? Lo sai quanti anni ha? È la sorella di Jacob e ha 17 anni!".

"Co.. Cosa? Cazzo non lo sapevo Liam.. Non mi aveva detto di essere minorenne!".

"Ti sembra maggiorenne?!"
"Beh.."

"Sparisci dalla mia vista" dissi in modo glaciale.

Dovevano tutti capire che non stavo scherzando in quel momento.

"La festa è finita andatevene tutti quanti".

Nessuno si mosse erano come pietrificati.

"Ora" dissi con più decisione e finalmente si stavano muovendo.

Non ero più dell'umore di fare festa. Tutta colpa di quella piccola streghetta..
Mi girai e la trovai intenta ad andarsene anche lei. Oh non crederà di cavarsela in questo modo.

"Tu no streghetta. Tu rimani qui con me. Abbiamo una questione da risolvere" dissi più freddo del ghiaccio.

Si fermò all'istante come paralizzata e si girò verso di me.

"Senti Liam io non volevo rovinare la festa a tutti quanti.. Solo a te in realtà però credimi non pensavo sarebbe andata a finire così".

Sembrava avere paura, ma comunque non abbassava lo sguardo. No, mi guardava dritto negli occhi come sempre. Aveva un coraggio che poteva fare invidia a tutti. Nessuno riusciva a guardarmi negli occhi come faceva lei, soprattutto quando ero infuriato come in quel momento.

"Taylor tu te ne puoi andare, accompagno io Daphne più tardi. Deve prima imparare una lezioncina".

Guardò la sua amica ma non poté non fare quello che le avevo praticamente ordinato. Finalmente non c'era più nessuno. Solo io e lei. Faccia a faccia.

Non aveva più un briciolo di paura, anzi, sembrava eccitata dalla situazione. E io non ero da meno.
Vederla li, vestita in quel modo, sfacciata come sempre. Mi diede una scarica di adrenalina.

Mi avvicinai a lei, come facevo sempre nelle ultime settimane perché il mio corpo mi tradiva e voleva questo. Il contatto. Il calore con il suo corpo. Non potevo farne a meno.

"Sei una piccola guastafeste streghetta".

"Beh ti sta bene, non credevi di cavartela vero? Dovevi pagare per quello che hai fatto al pub".

SFA-CCIA-TA.

"Sai cosa ti meriteresti per quello che hai fatto? Una sculacciata su quel bel sederino che ti ritrovi visto che ti comporti come una bambina" dissi con un mezzo sorrisetto.

Lei diventò tutta rossa in faccia, adoravo quando arrossiva, era dieci volte più bella. Stava indietreggiando mentre io andavo più avanti e prima che iniziasse a scappare da me la presi e la appoggiai sulla mia spalla.

Middle Summer - L'estate In Cui Cambiò Tutto Where stories live. Discover now