Capitolo 5 (Daphne)

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Era stato un pomeriggio strano quello passato con Liam.

Prima mi ha fatto incazzare come non mai. Poi è stato in completo silenzio fino al bookstore e lasciando che vagassi per il negozio a sfogliare libri, cosa che adoravo fare anche se non compravo niente.

Mi piaceva la sensazione che mi dava il contatto con le pagine e ovviamente il loro profumo. Infine quando mi riaccompagnò a casa con mia grande sorpresa tirò fuori un sacchetto azzurro con il logo del bookstore da sedile posteriore, con dentro tre libri, esattamente quelli che avevo sfogliato per più di dieci minuti.

Non me lo aspettavo di certo da parte sua, non aveva mai avuto un pensiero così carino nei miei confronti e ne ero molto grata, ma anche molto sospettosa a dire la verità, non sapevo se fidarmi o meno, trovavo la cosa estenuante.

Decisi di accettare il regalo e di ringraziarlo dandogli un minuscolo e velocissimo bacio sulla guancia, era stato inaspettato anche per me perché l'avevo fatto con spontaneità. Mi ero irrigidita all'istante e anche lui era sorpreso quanto me in quel momento.

Non gli diedi il tempo di rispondere, scesi subito dalla macchina correndo verso la porta d'ingresso.

"Buonanotte streghetta" sentii alle mie spalle.

Non mi girai nemmeno, alzai direttamente il dito medio nella sua direzione ed entrai in casa sentendo che ripartiva e si allontanava.

A cena era come al solito, stuzzicavo qualcosa dal piatto e stavamo in completo silenzio. Quelle poche ore passare fuori con Liam mi avevano distratto abbastanza e avevo appena capito che quando ero a casa stavo male.

Tutto mi ricordava Jacob e mi riportava alla mente l'incidente. In più i miei genitori non sembravano in grado di interessarsi a me. Un po li odiavo per questo, insomma ero l'unica figlia rimasta.

Ma poi pensai al dolore che stavano provando, perdere un fratello era tanto doloroso che avevo il cuore spezzato. Ma perdere un figlio.. Non potevo immaginare quello che potevano provare loro. Ero certa che ci sarebbe voluto molto tempo prima che ci riprendessimo tutti quanti, di sicuro Jacob non ci vorrebbe vedere in questo stato.

"Allora come è andato il pomeriggio con Liam?" mi chiese mio padre.

"Bene.. Mi ha anche comprato 3 libri, è stato molto gentile con me.. Stranamente" l'ultima parola non la sentirono perché la dissi a voce bassissima.

"Sono contenta che ti sia distratta un po, dovresti farlo più spesso, Liam è un bravo ragazzo e ci tiene a te" disse mia madre mentre stava sparecchiando.

Si come no mi ritrovai a pensare. Sicuramente mi avrebbe ricattato in qualche modo prima o poi. Mi venne in mente come si era avvicinato in piscina e quello che mi aveva detto all'orecchio. Arrossisco di nuovo al solo pensiero.

Ma che voleva dire? Sembrava ci stesse provando con me ma non era possibile, sicuramente era uno scherzo anche quello. Non potevo di certo fidarmi di lui.

Tornai in camera e mi misi a letto. Volevo iniziare uno deli libri che mi ha regalato Liam. Appena ne presi uno un biglietto cadde a terra.

Lo presi e c'era scritto qualcosa sopra 'ti ho concesso ben tre schiaffi, usali con saggezza'.

Scoppiai a ridere di gusto, così tanto che mi uscirono le lacrime dagli occhi e avevo i crampi alla pancia. Non ridevo così da troppo tempo. Appena mi calmai lo chiamai al telefono. Tempo due squilli mi rispose subito.

"Che c'è è tutto a posto?" sembrava allarmato e non ne capivo il motivo.

"Va tutto bene" dissi con qualche rimasuglio della risata di prima "sappi che ti sei messo nei guai mr demonio.. Concedermi tre schiaffi.. Grande sbaglio da parte tua" sapevo che stava sorridendo, me lo sentivo dentro.

Middle Summer - L'estate In Cui Cambiò Tutto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora