Capitolo 11 (Liam)

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Avevo ancora il suo profumo addosso quando arrivai nel bagno di camera mia mi abbassai i pantaloni e iniziai a masturbarmi. Neanche due minuti ci misi per venire così forte che volevo urlare. Cazzo.

Avevamo oltrepassato il limite. Ma mi era fottutamente piaciuto. Non potevo più ignorare questo desiderio profondo che provavo per Daphne. Non so neanche come sia cominciato tutto.

Cazzo se Jacob fosse ancora in vita e venisse a sapere di noi due sono certo che mi ammazzerebbe.
Però che cavolo meglio io che qualcun altro no?
Andai a letto talmente sfinito che sarei potuto crollare in quel momento. Infatti fu così.

Avevo una voglia matta di rivedere Daphne così andai a casa sua.
Mi aprì proprio l'oggetto dei miei desideri con un sorriso talmente ampio che mi sciolse il cuore.
Non potevo aspettare oltre e la baciai.

"Ma che fai ci sono i miei di là" mi spinse via e sorrisi.

"E quindi? Mi sei mancata streghetta. Se voglio baciarti ti bacio punto".

"Ok ma non voglio che ci vedano devi essere più discreto".

Mi avvicinai come un puma alla sua preda "i gemiti di ieri sera non mi sembravano discreti o mi sbaglio?".

Arrossì all'istante e adoravo quando lo faceva.

"Liam dai smettila.." davvero adorabile.

"Che ne dici se ce ne andiamo da qui così ti posso baciare quanto voglio? Magari in un posto dove nessuno possa sentirti..".

Mi spinse di nuovo via.

"Vado a prendere la borsa".

Brava bambina.


Finalmente arrivammo a destinazione. Io ci venivo spesso in quel posto ma sempre da solo. Non ci avevo mai portato nessuno. Fino a quel momento.

Era uno stagnetto abbandonato ma non inquinato perché non ci veniva davvero mai nessuno. Scoprii questo posto a 16 anni, avevo appena preso la patente e avevo voglia di esplorare e vedere posti mai visti.

E da allora questo diventò il luogo dove venivo per rintanarmi e stare da solo con i miei pensieri. Era un piccolo stagno circondato da alberi alti e folti. Un ponticello lo attraversava. Sembrava il posto ideale per meditare per via della calma che c'era, gli unici suoni che si sentivano era quello degli uccellini.

La faccia di Daphne rispecchiava i sentimenti che avevo provato io quando avevo visto questo posto per la prima volta.
Era stupita dalla bellezza e dalla tranquillità del luogo.

"Non sapevo ci fosse uno stagno qui, è la prima volta che ci vengo. È bellissimo qui Liam".

La abbracciai da dietro "ti piace? L'ho scoperto qualche anno fa e da allora ci vengo spesso".

La sentii irrigidirsi "ah si? E ci vieni da solo?".

Sorrisi quando capii che era gelosa. Ma non doveva. Non ce n'era motivo.

"Si.. O forse no" scherzai è mi diede una gomitata nel fianco.

Iniziai a ridere per davvero e la ripresi tra le mie braccia.

"No sciocca streghetta non ci ho portato mai nessuno qui. Tu sei la prima. Mi faceva piacere farti vedere il mio posto preferito al mondo".

"Davvero?" disse emozionata.

Cavolo non potevo resistere a quel faccino che si ritrovava.
La baciai prima dolcemente. Poi come ogni volta un fuoco si impossessava di me e non potei fare a meno di approfondire quel bacio.
Aveva un sapore così dolce che ne stavo diventando ossessionato.

Middle Summer - L'estate In Cui Cambiò Tutto Where stories live. Discover now