notte in bianco

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continuò ad accarezzarmi il viso, la sua espressione non riuscivo a decifrarla, non era come al solito ma forse avevo solamente visto male.
<meglio se ci spostiamo da me... ti va?> mi domandò aiutandomi ad alzarmi, le risposi che mi andava bene, così mandai un messaggio a sara per dirle che non sarei stato in camera al suo ritorno; arrivati alla fine del corridoio Calliope aprì la porta facendomi passare per primo
<scusa il disordine ma dopo solo un giorno non ho ancora trovato la voglia di sistemare per bene la valigia, fai come se fosse tua la stanza> e senza aspettare mi diressi verso il letto buttandomici a peso morto.
<hai anche tu la stanza per fumatori?> le chiesi girandomi verso di lei, annuì;
se ne andò in bagno e dopo circa cinque minuti tornò con addosso solo una maglia che le arrivava fino le ginocchia, i capelli erano raccolti disordinati con un mollettone... quello stile le si addiceva così tanto "quant'è bella...", si posò accanto a me sul letto e senza dire niente, mi abbracciò.
subito mi persi nel suo profumo, mi lasciai andare stringendola a me cercando riparo tra le sue braccia,
<sam..> sussurrò
<mh..?>
<ci tengo a te... non fare più cagate, non risolvi nulla> sentii la sua stretta tenermi sempre più vicino a lei
<che intendi?> mi irrigidii leggermente
lei lo percepì e portò lentamente la sua mano sul basso ventre, sfiorando le cicatrici da poco marginate
<lo sai... e per favore ti chiedo di non farlo più, sei troppo buono per farti questo>
scossi la testa
<non voglio parlarne> iniziai a baciarle il collo cercando di sviare la sua attenzione, e ci riuscii.
la sua mano passò tra le mie gambe facendomi sentire un brivido, sospirai nel suo collo
<ti prego...> sussurrai continuando a baciarla,
ormai mi conosceva bene, andò sotto i boxer e di lì a poco lei era sopra di me.
fu una volta più strana delle altre, eravamo più in armonia... fin quando non si fermò
<perchè...> dissi contraendo la mandibola,
si spostò accanto a me asciugando la lacrima che senza accorgermene era scesa bagnadomi il viso
<non voglio vederti così... guardiamo un film?>
"che le sta succedendo?"

la scena sembrava surreale, io e Calliope mentre guardavamo un film, stesi e abbracciati con il battito sincronizzato.
"perchè mi tratta così? non penso sia per la litigata con Helena, anche perchè le altre volte era normale..."
<non ti piace il film?> mi girai verso di lei quando disse ciò,
<mh? ah no no stavo solo pensando> socchiuse gli occhi
<a cosa?>
<mh nulla di che, ho fame hai da mangiare?> mi alzai mettendomi a sedere, lei prese un pacchetto di coca cola frizzanti e me lo porse
<ho solo snack di questo tipo, se ti vanno bene oppure non saprei... si può ordinare qualcosa su glovo? non so se arrivano fin qua i fattorini>
<no no mi va bene è solo che te li finirei...>
<tranquillo mangia> mi invitò a mangiarli con un gesto della mano,
<mangiane pure tu dai, sennò mi sento in colpa>
erano circa le 10 di sera quando il film finì
<come stai?> mi domandò baciandomi sulla guancia
<sto meglio, grazie... tu?> risposi pure io con un bacio per poi guardarla negli occhi
<sto bene. che vuoi fare ora?> si alzò a sedere sorridendomi
<ti va di uscire?> domandai, lei sgranò gli occhi
<ora?> annuii
<mh... tutti sicuramente sono per i corridoi, se ci dovessero vedere...> presi una sigaretta e me la accesi
<allora possiamo fare che io tra 5 minuti esco, tanto sono maggiorenne, e ci troviamo alle 10.20 davanti la chiesa> mi diressi verso la porta per poi uscire, e prima di chiudere le dissi
<ci conto.>

tornai di corsa in camera vestendomi con maglione, pantaloni, giacca e berretto. fuori c'erano -10°C e nevicava, ero in ansia, non sapevo se effettivamente si sarebbe presentata...
"e se trovasse altri prof e la dovessero trattenere?" cercai le cuffiette, misi la mia playlist e dopo aver preso sigarette, chiavi e soldi, uscii.
alle 10.15 stavo prendendo da bere nel chiosco accanto alla chiesa fin quando non sentii bussare sulla mia spalla, mi voltai e la vidi.
era bellissima
qualche fiocco di neve si era impigliato sui capelli che uscivano dal berretto, il suo naso era leggermente rosso, la faceva sembrare una bambina un po' infreddolita... le sorrisi porgendole un bicchiere,
<non sapevo se avevi voglia di alcol, così ho preso una cioccolata calda>
lei ringraziò e iniziammo a camminare, passeggiammo lungo il torrente semi congelato, poi per le vie del centro tutte illuminate con festoni natalizi, fino ad arrivare davanti casa mia
<fa freddo, ti va di entrare un po'? poi per mezzanotte torniamo all'hotel> lei annuì
entrati in casa il tepore ci scaldò immediatamente, accesi la luce e la invitai a mettersi comoda,
<vuoi qualcosa?>
<no grazie sono apposto così>
ci sedemmo sul divano, uno affianco all'altra, leggermente staccati ed iniziammo a parlare del più e del meno, di cosa si avrebbe voluto fare nei prossimi giorni, possibili viaggi nei paesini vicini; fin quando non ci fermammo a guardarci, in silenzio. passarono pochi secondi, si avvicinò mettendosi sulle mie gambe, iniziò a baciarmi tenendomi per i capelli, mi alzò le testa avvicinandola a lei
<non sai quanto sono gelosa di te> lo sussurrò al mio orecchio per poi iniziare a farmi una serie di succhiotti sul collo
<Calliope... non resisto> come se mi avesse letto nel pensiero portò le mie mani sul muo corpo
<fammi tua sam>

la nuova professoressa d'italiano.Where stories live. Discover now