chiarimenti

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<ciao Helena>
"cazzo sono preso da culo, sono ancora in accappatoio e sento di avere i capelli messi di merda, era meglio se fosse stata sara"
i miei pensieri furono fermati da Helena che continuò
<posso entrare..? o sei impegnato> negai e feci cenno di entrare, lei controllò il corridoio e mi seguì in camera
<aspetta che chiudo la porta, tu accomodati pure dove vuoi arrivo subito> lei andò a sedersi sull'angolo del letto e aspetto in silenzio fin quando non mi misi davanti; mi guardò negli occhi e con fare preoccupato, quasi materno, parlò
<come mai non sei a cena? tutto ok?> non capivo dove volesse arrivare
<si tutto ok, semplicemente avevo sonno, ho sciato tutto il giorno e solitamente proprio perchè è il primo e devo abituarmi, salto la cena per riposare ed essere in forma per domani. non preoccuparti Helena> lei mi guardò pensierosa ma il suo corpo si rilassò di un po' fino a quando non ricominciò a parlarmi, questa volta però guardava il pavimento
<ti diverti di più con lei o con me...?>
"ed eccoci qua, tipica scena di un film americano dove qualcuno deve scegliere tra i due amanti"
<mi diverto e basta, siete persone completamente diverse con caratteri opposti. io e lei ci stiamo solamente conoscendo, per lei non significa nulla e per me pure...> "mh.. perchè devo mentire, tanto lei ha una famiglia"
continuai <non capisco perchè tu ancora insisti su sta cosa. ne abbiamo parlato: tu mi piaci ma non sei disposta a pensare di lasciare tuo marito quindi perchè io devo sentirmi in colpa mentre mi diverto con qualcuno? hai fatto le tue scelte Helena, mi dispiace ma: o mettiamo dei paletti e cerchiamo di recuperare qualcosa o scusa ma meglio chiedere qua> mi alzai accendendomi una sigaretta e iniziando a spogliarmi, mettendomi una felpa e dei pantaloncini: stavo morendo di caldo seppur dicembre.

Helena mi guardò, chinò il capo passandosi le mani tra i capelli e poi, senza preavviso, una lacrima rigò il suo volto delicato. mi avvicinai, mi inginocchiai davanti a lei e le asciugai la lacrima
"come ho fatto ad alzare la voce con lei... così pura."
<dimmi cosa passa per la tua mente, sono qui. scusa se ho perso la pazienza>
mi guardò
<non è semplice la relazione con mio marito. diciamo che è stato un po' un matrimonio combinato: lui di buona famiglia, amici da una vita, buon lavoro e buona reputazione con tutti... si sa già com'è andata a finire. come avrei potuto mai dire alla mia famiglia che non mi piacciono gli uomini? loro che pur definendosi aperti mentalmente non fanno altro che giudicare e giudicare... ma non sto incolpando te, non lo sapevi nemmeno; ho provato molte volte a prendermi una pausa da lui, ma nulla. non ho mai avuto il supporto dei miei durante quei periodi, sono stati molto tosti. e ora che vorrei solo passare del tempo con te, cucinare insieme, passeggiare al mare, guardare semplicemente un film... e non potere, mi logora; oltre a ciò si aggiunge il fatto che siamo comunque in una posizione svantaggiosa: io sono la tua professoressa e tu non sei al 5° anno, hai ancora tempo. io non voglio che tutto ciò finisca ma non so cosa fare; tu non sei un ripiego o un passatempo, sei reale.>
mi prese le mani, preoccupata nel non vedere una mia risposta, posai solamente le mie labbra sulle sue dopo quelli che sembravano decenni;
<so quanto tutto ciò per te è difficile e rischioso, metti in gioco tutta la tua persona ma dicendomi ciò non si conclude nulla Helena... cosa vuoi fare? cosa sono io per te? cosa provi?> mi alzai dirigendomi verso il balcone, aveva iniziato a nevicare.
<non riesco a non averti nella mia quotidianità. mi infastidisce pensarti nel letto con lui, ma allo stesso tempo penso a tuo figlio... come finirebbe? come glielo spiegherai? è tutto così confuso> continuai portandomi le mani tra i capelli, lei mi raggiunse spostandomi le mani e prendendo delicatamente il mio viso
<sam guardami, respira. troveremo un modo... ora come ora non posso fare nulla, e nemmeno tu. la cosa migliore sarebbe aspettare che tu finisca la scuola o che almeno questa situazione di lavoro cambi...>  "aveva appena detto il contrario... perchè si tira indietro subito dopo aver fatto un passo avanti..."
i miei occhi si stavano riempendo di lacrime quando parlai
<è meglio se esci... ci vediamo Helena...>
<sam per favore parliamone> scossi la testa
<hai ragione tu. dobbiamo aspettare.>
<scusa sam> si allontanò da me lasciandomi sotto la neve, quando mi voltai per vedere il panorama sentii la porta chiudersi alle mie spalle.

restai lì, aspettando un qualcosa quando sentii la porta aprirsi, pensavo fosse sara o ancora Helena ma quando provai un brivido riconoscendo quel profumo mi voltai con le lacrime che ormai scorrevano
<che succede piccolo sam?> disse Calliope in tono sarcastico
scossi la testa leggermente come se dovessi scacciare qualcosa di fastidioso, mi prese la mano e mi portò sul letto, si sedette facendomi cenno di sdraiarmi e poggiare la testa sulle sue gambe.
lo feci
subito iniziò ad accarezzarmi I capelli
<che succede sam... Helena?>
annuii
<ohh... piccolo... che ti ha detto> iniziò ad accarezzarmi il viso con modo materno
<abbiamo chiuso mi sa.. almeno fino la fine del liceo o fin quando cambierà scuola>
<come ti senti piccolo?> mi prese il volto girandolo verso di lei
<vuoi che la tua padrona si prenda cura di te?>
annuii
<bravissimo piccolo>

la nuova professoressa d'italiano.Kde žijí příběhy. Začni objevovat