l'arrivo in hotel

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...proprio quando il pullman stava per partire, sentii il corpo di Calliope alzarsi e un profumo più dolce invase la mia mente: c'era Helena.
aprii subito gli occhi, levando una cuffietta in tempo per sentire Helena dire a Calliope
<si.. ti dispiace metterti nel posto opposto a questo? dato che Nori è rappresentante dobbiamo metterci d'accordo con alcune faccende... sai, orari e altro>, Calliope senza aspettarselo si sedette nel posto indicato da Helena, la guardai confuso mentre lei come se fosse stata buttata a calci da me, indicò il suo telefono e mimò un "buon divertimento".
ricordai immediatamente che il toy datomi da lei era acceso, pronto ad eseguire tutto ciò che Calliope voleva; il pullman partì dopo un breve appello, quando stavo per mettermi le cuffie sentii una mano toccarmi la gamba
<ei... come stai?> mi domandò Helena a bassa voce per non farsi sentire se non da me,
<sto bene, tu?> risposi in modo freddo lo ammetto, ma sentivo gli occhi di Calliope bruciarmi addosso e non volevo che il toy iniziasse.
<sam so che non è così, capisco che hai provato a scappare da ciò che provi con... qualcun'altra ma magari in questi giorni qualcosa si risolverà... non voglio limitarti anche perchè non ne ho il diritto... non stiamo insieme> spostò la mano leggermente più sopra di prima per sfiorare le punte delle mie dita, non spostai la mano e forse ciò fece accendere un campanello d'allarme a Calliope,
<Helena so cosa intendi, forse si.. qualcosa succederà ma dipende da te, sai già cosa ne penso della tua situazione e sai anche quanto ciò mi fa star male quindi non aspettarti che io veda solo te, anche se per ora ho sentimenti solamente rivolti a te. scusa> non la guardai nemmeno, stavo per chiudere gli occhi per mettermi a dormire quando sussultai leggermente, sentendo vibrare, era una sensazione strana; mi spostai in avanti guardando male Calliope e vidi che sorrideva guardando il telefono.
mi rimisi a fatica nella posizione di prima che amplificava ancora di più la vibrazione quando, Helena mi domandò se era tutto ok, <eh? ahh.. si si tutto ok ho solo sonno haha. tu?> questa volta la guardai negli occhi, dopo tanto mi sentii al sicuro ma allo stesso tempo una fitta di piacere si propagò per tutto il ventre, Helena mi rispose che era tutto ok, poi però quando mi voltai per rimettermi finalmente a dormire sentii che si era avvicinata leggermente al mio collo, portando la mano nell'interno coscia senza farsi vedere, per poi dirmi <chissà se resisti fino alla pausa per levarti ciò che la Conte sta usando> mi voltai guardandola a pochi centimetri di distanza <come...>, lei sorrise respirando profondamente nel mio collo spostando la mando definitivamente tra le mie gambe <ti si legge in faccia sam, ti si legge in faccia che vorresti toccarti o essere toccato. strano però che hai un espressione ancora più devota del solito> spinse leggermente la mano più attaccata al tessuto dei jeans, facendomi stringere le gambe e chiudere gli occhi. fortuna che era mattina presto e tutti dormivano.
mi voltai verso Helena <voglio solo dormire. non peggiorare la situazione>, lei sorrise e tornò al suo posto, facendo sedere vicino a me Calliope, in quel momento il toy si fermò;
<divertito?> domandò lei, <troppo> risposi con tono annoiato e un po' infastidito, mi guardò male per poi continuare <non fare tanto il noioso che avrai un lago; ma comunque di che avete parlato?> lo disse con tono un po' troppo curioso a mio parere ma comunque le spiegai ciò di cui avevamo parlato per poi aggiungere <comunque ora sono serio, ho sonno e stasera sicuramente si farà festa quindi avevo voglia di riposare un po' ti dispiace?> la guardai e lei negò con la testa <riposati, ieri sera sei stato bravo te lo meriti>, Helena tossì e io senza darci molto peso mi appoggiai al finestrino chiudendo gli occhi.

il tragitto era abbastanza lungo e dopo la prima pausa Calliope tornò al sedile con un pacchetto delle mie caramelle preferite, <tieni> mi porse un sacchetto mentre lei ne apriva un altro.
<oh grazie, sono le mie preferite lo sai?> le sorrisi, il pullman ormai era partito da alcuni minuti quando lei rispose semplicemente: <lo so>, <come fai a saperlo se non te l'ho mai detto?> la guardai interrogativo per vedere che aveva un espressione strana in faccia, un misto tra imbarazzo e fastidio <beh ti guardo, so quali sono i tuoi gusti a gran misura>
senza accorgermene le presi la mano, le portai sotto la felpa che stavo usando da coperta e ricominciai a dormire, sentendo le sue dita che nascoste dagli occhi di tutti, mi accarezzavano dolci e indisturbate.
arrivati in paese, ci dirigemmo subito verso l'hotel che si trovava a 5 minuti dalle piste e a 10 circa da casa mia; essendo in molte classi e molti erano maggiorenni, lasciavano più libertà nel muoversi in giro per il paese, infatti io ed altri miei amici di 4ª andammo subito a vedere com'erano messe le piste.
la neve a bordo dellle strade era circa 30cm, e dopo aver fatto il check-in andai verso l'ascensore insieme alla mia compagna di stanza, fortunatamente a me e sara era stata assegnata la doppia poiché c'era una quadrupla che avevano già occupato le altre.
aperta la porta restammo a bocca aperta: la stanza era all'ultimo piano e aveva un letto matrimoniale con un letto singolo nell'angolo, nel lato opposto al letto era posta la porta finestra che portava al balcone con vista sulle piste, e poi dopo la camera da letto si aveva il bagno con una doccia enorme e un lavandino color marmo, lo specchio occupava gran parte della parete. usciti dal bagno si avevano due armadi a parete con degli specchi invece che delle ante. ed infine un angolo con un bollitore, del the, e un tavolino con tre sedie.
<penso ci sia andata meglio di tutti. è perfettaaaa> guardai sara che era sconcertata quanto me, <sam sam dov'è il tuo appartamento?> corse verso il balcone guardando il paese che si propagava sotto di noi <no comunque ti giuro che questa vacanza vale la pena solo per la camera, cioè guarda che robaaa hai visto poi la doccia¿ è enorme.> rispose tutta entusiasta
<sii è stra bella, comunque> indicai un tetto coperto dalla neve, la quale copriva pure il balcone e una piccola finestra sul tetto <ecco quello è il mio appartamento, ora mi cambio mettendomi qualcosa di più pesante e vado ad aprire un po' casa, prendo gli sci e me li porto nel deposito dell'hotel e poi vado a fare lo skipass. vieni?> la guardai entrando in camera seguito da lei <no penso che passerò il pomeriggio a disfare la valigia e poi mi preparo per la cena>

la nuova professoressa d'italiano.Where stories live. Discover now