giugno

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era sera inoltrata quando la corriera arrivò nella stazione del nostro paese,
<sara i miei oggi mi hanno portato la macchina, vuoi andare a cenare al mc e poi ti riaccompagno a casa?> le chiesi mentre prendevamo le valigie dalla stiva della corriera, <non ho fame, sono stanca morta amo... mi daresti uno strappo a casa?> trascinò la valigia verso il marciapiede guardandomi con la faccina da cucciolo bastonato, <dai andiamo> le dissi.
dopo aver salutato i prof e aver incrociato lo sguardo con calliope, entrammo in auto; dopo aver guidato fino casa di sara e averla salutata, collegai alla radio gli audiolibri di harry potter e me ne andai verso il mc drive, era ormai passata la mezzanotte quando parcheggiai la macchina nel vialetto di casa ed entrai con la valigia e la busta del mc.
mi feci una doccia veloce mentre il mc si stava scaldando un po', per poi mettermi sul divano a mangiare.
andai su netflix e misi "friends"; dopo circa mezz'ora andai in bagno a fare skincare e lavarmi i denti per poi crollare nel mio letto.
driiin driiiiin
la mattina seguente mi svegliai con il campanello che suonava come se lo stessero sfondando
<ma chi cazzo è adesso> mi buttai addosso una felpa e scesi le scale, andai alla porta per aprirla,
<ma buongiornoooo> mia mamma e mio papà erano alla porta, <eiii> mi stropicciai gli occhi lasciandoli entrare, andammo in cucina tutti insieme e accesi la macchina per farmi un caffè <volete?> domandai
<si grazie> risposero all'unisono
mentre preparavo i caffè iniziammo a parlare,
<allora com'è andata? divertita?> disse mia madre
<mamma sai che devi darmi del maschile> mi voltai fulminandola <non iniziare di prima mattina dopo una vacanza snervante> continuai,
lei mi guardó infastidita <non ho mai capito perché insisti ancora con questa storia... ma comunque, come mai è stata snervante? ti sei annoiatO?> accentuó l'ultima lettera per provocarmi ma lasciai passare, erano solo le 10 di mattina e mi mancava la voglia di litigare.
<sei passato per casa a vedere se era tutto apposto?> chiese mio papá; posai i caffè sul tavolo e mi sedetti.
<si sono passato per casa un paio di volte per prendermi dei cambi o fare lavatrici, è tutto apposto. comunque tornando alla questione se mi sono divertitO– accentuai pure io l'ultima lettera per provocarla– si, mi sono molto divertito, è che comunque è stata una gita molto lunga e ho aiutato un po' le prof per l'organizzazione... non immagino loro quanto siano esaurite hahaha ma comunque rifarei un'esperienza così. voi? che mi dite?>
passammo un'ora circa a parlare e poi, all'ora di pranzo si alzarono <noi dobbiamo andare, Emilia e suo marito ci stanno aspettando, andiamo a pranzo da loro> andarono alla porta <si va bene, salutatemeli.> .
dopo aver chiuso la porta risalii le scale e mi ributtai a letto per dormire fino a sera tarda.
mi svegliai, presi il telefono e notai che erano le 9:30, vari messaggi di sara mi chiedevano se stessi ancora dormendo altri invece scaturirono la mia attenzione, era calliope
da calliope:
-ei ti va di vederci stasera? se vuoi dormi da me e domani andiamo a scuola insieme-
da sam:
-per me va bene, per che ora vuoi che venga?-
da calliope:
-ma guarda un po' chi mi risponde dopo circa tre ore... e io che pensavo di mancarti. comunque tra 16 minuti ti voglio qua. ecco la mia posizione-
da sam:
-stavo dormendo... comunque come faccio a prepararmi e guidare fino a lì in 16 minuti😩-
da calliope:
-non è un problema mio. e wow nemmeno smentisci il fatto che non ti sono mancata... ai ai sammy cosa mi combini👀-
da sam:
-sai che mi manchi dai-
da calliope:
-mmm... muoviti ad arrivare-

dopo 20 minuti ero davanti la sua porta di casa.
<e guarda un po' chi è in ritardo> disse lei aprendo la porta dopo che avevo suonato, era vestita in modo molto semplice ma ai miei occhi era sensuale come non mai.
<eh vabbe dai, sono solo 4 minuti> indicai la macchina <comunque dove la metto? perché metti caso che qualcuno la vede e si fa due domande>, calliope mi indicó il posto dove parcheggiarla e, dopo averlo fatto andammo in casa.
<vivi da sola?> domandai
<ora si, tu con i tuoi? che hai detto a loro?> mi chiese mentre ci accomodavamo sul divano,
<circa, vivo nella "villetta" accanto casa loro, e non gli ho detto nulla perché non sono quasi mai a casa> lei mi guardó quasi dispiaciuta
<ti pesa questa cosa?>
<no anzi, ho uno stipendio fisso pur andando a scuola, sono indipendente e non litigo inutilmente con la mia famiglia per colpa di questioni inutili come non tenere in ordine la mia camera, usare la palestra di notte>
<capisco, beh allora meglio così. comunque ti va qualcosa? hai sete, fame?>scossi la testa <sono apposto grazie> ci mettemmo a guardare un film mentre eravamo abbracciati sul divano, il suo camino nell'angolo del salotto conferiva alla stanza un tepore che aumentó quando calliope si mise ad accarezzare i miei capelli.
non ricordo bene quanto mi addormentai; la mattina seguente calliope mi sveglió con un paio di baci sulla testa <sam dobbiamo prepararci per andare a scuola> annuii senza aprire gli occhi, poi peró calliope insistette con solito fare da professoressa e così l'accontentai. mancavano dieci minuti alle otto quando entrambi salimmo nella mia macchina. arrivati nel viale dell'istituto, calliope mi disse di farla scendere qui per evitare voci di corridoio. dopo aver parcheggiato ed essere entrato a scuola, sara mi venne incontro <allora cosa mi racconti?> ci sedemmo aspettando il prof della prima ora, <ma nulla di che, ho tantissimo sonno. tu?>
<le solite litigate con mia mamma e poi non saprei... ma concordo con il sonno>

dopo le cinque ore aspettai calliope in macchina per accompagnarla a casa dato che pioveva ma dato che si era infittita andai a prenderla davanti scuola, salì velocemente con tutti i capelli bagnati
<sam sai che non ci dobbiamo far vedere, sei scemo?> la guardai infastidito <scusa se non volevo farti bagnare ulteriormente>, mi guardò nervosa <spera che nessuno ci abbia visto> restai muto finchè non arrivammo davanti casa sua, <scendi che pranziamo insieme?> mi domandò come per farsi perdonare <no non ho fame, ci vediamo a scuola. sperando che nessuno ci veda> risposi mentre lei scendeva amareggiata.
arrivai a casa e me ne fregai di tutto ciò che era successo.

i mesi seguenti passarono molto tranquillamente, tra uscite romantiche in altre città dove potevamo essere visti senza problemi, e verifiche;
finalmente arrivò giugno, l'ultimo giorno di scuola fu molto bello e divertente, mi preparai per salutare due mie amiche che erano in quinta, poi mi unii a sara e altre nostre amiche per girare l'istituto e andare nelle varie classi per salutare amici e professori.
mancava meno di un minuto al fine della scuola, tutti erano nel cortile aspettando la campanella,
un coro inizió per poi essere seguito da tutti, compresi i professori,
<10... 9... 8... 7... 6... 5... 4... 3.... 2.... 1.....>
la campanella suonò e un tuono di urla si scatenò. era finita, ora da lì a tre mesi avrei affrontato l'ultimo anno.

la nuova professoressa d'italiano.Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ