dicembre

283 10 0
                                    

<quindi ti piaccio?> alzai lo sguardo sollevando le sopracciglia sorpreso,
'fortuna che poco fa non voleva parlare di ciò' pensai, <più che altro mi incuriosisce gli effetti che fai sul mio corpo> cercai di sviare la domanda continuando a mangiare finché non iniziò a parlare:<ti ecciti ogni volta che ti guardo durante la lezione? è questo quello che volevi dire?> rise prendendomi in giro, fuori da scuola era un'altra persona, o almeno ora lo era.
La guardai torvo <beh l'importante è crederci prof> pronunciai l'ultima parola con più calma, lei mi osservò divertita ma allo stesso tempo con un sentore di non so che
<mh giusto.. tu stai con Helena> alzò gli occhi al cielo,
<beh no, non stiamo insieme e poi lei è pure sposata e ha un figlio> smisi di mangiare e senza fare caso, mi passai le mani sul viso come per togliere lo stress, ovviamente Calliope notò il gesto, <come ti senti in quella situazione?> era così comprensiva,
<sinceramente non lo so, all'inizio di tutto ero ovviamente eccitato, chi non lo sarebbe d'altronde, però con l'andare avanti... e i giorni che passavano la vita reale si iniziava a far sentire... dato che lei ha già una vita, io sono quasi la sua valvola di sfogo, è un po' brutto dirlo così ma io sento che lo è, anche se non metto in dubbio ciò che sente.> finii di mangiare e pure Calliope fece lo stesso, mentre spreparava la tavola continuò <magari è così adesso, con il passare del tempo magari nemmeno ti piacerà il suo carattere, goditi il momento no?>, mi diede una tazzina di caffè e si sedette vicino a me, <si cerco sempre di pensarla così, alla fine ci conosciamo da due mesi poco più, però vorrei avere qualcosa di concreto... non lo so, alla fine anche le cose concrete non sono infinite, tutto finisce prima o poi> le dissi bevendo inseme a lei.

<beh non pensiamoci dai, hai passato una giornata abbastanza pesante e non voglio continuare a farti pensare a tutta questa situazione... parliamo di altro, ti va? poi se vuoi per le 4 ti posso portare a casa>, era così tanto surreale quel momento che quasi non capivo ciò che mi diceva. annuii.
<tu scierai o andrai sullo snowboard quando andremo in gita?> mi chiese accompagnandomi sul divano e mettendo un po' di musica con un giradischi, <io scierò, tu invece?> la squadrai per poi continuare, <e secondo me pure tu scii> lei sorrise e annii <si esatto, e sinceramente non vedo l'ora di partire... non sai quanto mi sta stressando la scuola in questo periodo. non ti consiglio di fare il professore> feci una smorfia, <peccato sia proprio quello il mio intento>
Calliope scosse la testa ridendo <non te lo consiglio affatto, vuoi proprio farti male eh>,
<si beh non saprei nemmeno che altro fare e il professore mi sembra un lavoro molto interessante> la guardai, <perchè hai fatto la professoressa?>, si passò una mano tra i capelli mettendosi comoda sul divano accanto a me, le nostre gambe si sfioravano, <come lavoro è abbastanza semplice, a parte impegni dati da riunioni ma vanno a periodi, per il resto è divertente... puoi prendere in giro alunni che non ti stanno simpatici e insegni qualcosa che ti piace> mentre parlava iniziai a notare ogni suo minimo dettaglio, i suoi movimenti eleganti e per un attimo mi persi.
a riportarmi alla realtà fu proprio Calliope che posò la sua mano sulla mia gamba <tutto ok nori?> alzò un sopracciglio, si notava che era divertita; <mh? ah si si tutto bene. no comunque hai ragione, vorrei fare il prof proprio per quei motivi, a parte le riunioni>

passammo il tempo a parlare e a conoscerci meglio, scoprii che era molto simile a me in tutti gli aspetti e talvolta uscivano battutine che aumentavano il flirt quasi impercettibile ma allo stesso tempo palese, feci caso che la nostra chimica era ad un altro livello rispetto quella tra Helena e me, ma non diedi troppa importanza.
alle 4 eravamo davanti casa mia, in macchina non c'era stato nemmeno un secondo di silenzio, i discorsi continuavano ad uscire come se ci conoscessimo da anni e ciò mi fece strano.

salutata Calliope, entrai in casa e proprio in quel momento mi arrivò una chiamata, era Helena.
<ei dimmi> andai in cucina prendendo qualcosa da mangiare,
<stai bene? non mi hai risposto a nemmeno un messaggio, ti chiamo e rispondi come se nulla fosse? beh grazie> era nervosa e si sentiva,
<scusa ma sono successe cose e non avevo voglia di stare al telefono, comunque si tutto bene tu?> cercai di non peggiorare la situazione mentendo, <si sto bene, ero solo preoccupata... le cose che ti sono successe? erano gravi? vuoi parlarne?>,
<no tranquilla è tutto apposto, sei a casa? vuoi passare da me?> mi sentii in colpa per non parlare con lei di ciò che sentivo ma ero sicuro che ciò avrebbe peggiorato la situazione, mentre pensavo a ciò lei rispose,
<no non posso... sono con mio marito e il bambino, ci vediamo domani a scuola ok?> provai in tutti i modi a non far notare ciò che provavo, e ci riuscii, <si certo, a domani...>; passai il resto della giornata a pensare alle sue parole, 'sono solo uno sfogo, lei ha la sua vita... le piaccio ma non è abbastanza'

l'indomani a scuola, i professori ci ricordarono che tra pochi giorni ci sarebbe stata la gita, organizzammo le camere e fortunatamente finii con Sara e altre due mie care amiche.
alla quarta ora andai in bagno e, in corridoio intravidi Helena, le feci cenno di seguirmi assicurandomi che il corridoio e il bagno fossero vuoti.
arrivati in bagno chiusi la porta a chiave per poi baciarla, <non sai quanto mi sei mancata>, la spinsi dolcemente verso il muro prendendole i fianchi, il suo respiro si fece sempre più irregolare <sam che fai..>, <io? nulla perchè?> portai il ginocchio tra le sue gambe,
amavo sentirla così.. mentre si tratteneva per non far rumore.
<sei così carina quando ti trattieni> le baciai il collo tenendola attaccata al muro,
<smettila.. non è giusto lo hai fatto improvvisamente> le sue guance divennero rosse, non resistendo la baciai più intensamente di prima,
<starei qua per ore.. ma devo andare>, lei mi guardò arrabbiata, <mh... non è giusto ma lo capisco> mi sorrise <sei così bello sam>, mi accarezzò il viso dolcemente prima di lasciarmi uscire dal bagno, mi voltai per guardarla camminare verso la sala insegnanti,
'le nostre vite sono così diverse... ricorda che sei solo una valvola di sfogo' dissi tra me e me.
andai verso la mia classe, conclusa scuola passai il pomeriggio ad allenarmi e la sera a cucinare e guardare un film.
<non vedo l'ora che sia la gita>, verso le 11 stavo guardando il telefono quando mi cadde l'occhio su un numero in rubrica "Calliope", la mia mente non pensò a nulla se non 'manda quel messaggio', presi coraggio e scrissi un semplice:
da sam:-grazie per ciò che hai fatto, e scusa se te lo dico solo ora... ci vediamo a scuola-.

Dopo poco ricevetti una risposta:
da Calliope:-ma guarda un po' chi ha usato il bigliettino... comunque non ringraziarmi, ci vediamo a scuola nori-
il mio cuore perse un battito, 'mi sta letteralmente provocando, dai è palese'
mi accesi una sigaretta iniziando a girare per il salotto 'si ci stava provando', mi fermai, <no.. o forse sono io che lo voglio> mentre mi preparavo un drink continuai a parlare da solo, <ma lo voglio? si che lo voglio. ma "sto" con Helena... ma Calliope cazzo... ne dovrei parlare con Helena... e se la chiamassi? ma è con suo marito... e tra poco ci sarà la gita. che faccio se in gita succede qualcosa con Calliope... abbiamo giorni per pensarci.> tornai in salone accendendo un'altra sigaretta notando che era l'ultima del pacchetto:<ma cazzo proprio adesso> posai il drink dirigendomi verso la porta di casa, presi giubbotto e chiavi; arrivato davanti al tabacchino automatico, presi in tutta fretta due pacchetti di Marlboro rosse per poi tornare a casa.
Ricominciai a parlare da solo,
<allora, facciamo mente locale sam: chi ti piace? entrambe. non va bene. con chi vedresti un futuro? Helena, bene. ma lei ha una famiglia, come glielo va a dire ai suoi, a suo marito e alla gente? "si ho divorziato da mio marito per un mio allievo" ma dai sam, dove pensi di stare? poi il bambino? io odio i bambini. però con Calliope mi trovo bene e cosa ancora più interessante, mi fa provare cose che con Helena non sento... ma Calliope è una stronza, vero. e non so mai cosa vuole, vuole scopare, si vero.> mi fermai e mi sedetti sul divano con il bicchiere ormai a metà e l'accendino in mano <sono ancora punto a capo>, <devo capire cosa fare con Helena>...
da sam:-oi scusa se ti disturbo... domani potresti venire da me?-
da Helena:-ei.. tutto ok? si comunque posso, per le 4?-
da sam:-si va benissimo-

la nuova professoressa d'italiano.Where stories live. Discover now