Capitolo 29

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<<Mamma!>> corro da lei dopo che Eleanor se n'è andata.

<<Tesoro mio>> avvolge le sue braccia intorno a me e io affondo il viso nel suo petto.

Un fiume di lacrime sgorga dai miei occhi e continuo a ripetere "mi dispiace" fino a che rimango senza fiato.

<<Lo so, lo so, tesoro. Non sono arrabbiata.>> accarezza piano la mia testa. <<Non sono arrabbiata.>>

Come è possibile che non sia arrabbiata?

<<Tu stai bene? Fammi vedere la mano>> la sfiora piano <<Ti fa male?>>

In questo momento l'unica cosa che mi fa davvero male è il mio cuore a pezzi. <<Solo un po'>> dico alzando le spalle.

<<Oh, tesoro>> mi accarezza la guancia <<Andiamo a casa. Mi racconterai tutto piú tardi.>>

Mi aspettavo una ramanzina o comunque che fosse arrabbiata, invece è cosí calma.

Annuisco e con la manica della giacca mi asciugo le lacrime e realizzo che fa troppo freddo per una giacca di jeans, dovrei iniziare a metterne una piú pesante.

Apro la portiera e lascio cadere il mio peso sul sedile.

Vorrei dire qualcosa ma mi sento sfinita, non ho più una briciola di energia in corpo. Vorrei sapere che cosa si stavano dicendo lei ed Eleanor poco fa ma non sono sicura di poter reggere una conversazione su di lei. Non adesso. Ora non ne voglio sapere niente di lei, mi sento ancora troppo scossa.
Per adesso ho solo bisogno di farmi cullare dal dolce movimento dell'auto.

Solo stamattina ero impaziente di parlare con Eleanor, ero così pronta a dichiararmi. A quest'ora potevamo essere di nuovo insieme, a farci le coccole e mangiare gelato.

Ma ormai è tutto finito, non esiste piú nessun noi. Non ci baceremo mai piú, non la abbraccerò mai piú, non sentiró mai piú il suo profumo.
Era tutto finto, ogni cosa.
Mi ha solo preso in giro per tutto questo tempo. Ha giocato con i miei sentimenti e poi li ha gettati via.

Tuttavia una piccola parte di me mi sta suggerendo che c'è qualcosa che non torna, che non posso essermi immaginata tutto, che il mio senso del giudizio non può essere così poco funzionante. Sono sempre stata sicura della sua sincerità, i suoi gesti e i suoi sguardi e le sue parole dolci erano vere, autentiche. Le sentivo dentro di me.

Possibile che io mi sia sbagliata così tanto su di lei? Se è così allora non dovrebbe fare l'insegnante ma l'attrice, perché è stata davvero brava, una performance che meriterebbe l'Oscar.

Trovo un po' di conforto nel vedere le strade pullulare di bambini euforici nei loro costumi di Halloween. Si staranno preparando per stasera, per fare i giri di ogni quartiere e reclamare i loro amati dolcetti. Mi scappa un sorriso quando vedo una bimba saltare di gioia quando la madre le fa vedere il suo nuovo cestello a forma di fantasma.

Cosa non darei per ritornare ad avere quattro o cinque anni, quando avevo ancora due genitori ed ero una bambina felice. Quando il piú grande dilemma della mia vita era decidere con che peluche dormire la notte o quale cartone animato guardare durante l'ora della merenda.

Come sono arrivata a ridurmi a questa situazione? Mento alla mamma, mi ubriaco fino a svenire, tradisco Roy, deludo tutti, picchio persone a caso, mi faccio sospendere... e tutto perché ho perso la testa per una donna di dieci anni piú grande di me e che non mi ha mai nemmeno voluto davvero.

Come essere umano fai pena.

Ho passato settimana a soffrire, a piangere, a non dormire, mangiata dai dubbi e dal senso di colpa. Ho toccato una felicità mai provata quando l'ho baciata in quel magazzino o quel giorno al lago.

𝐒𝐄 𝐋'𝐀𝐌𝐎𝐑𝐄 𝐄̀ 𝐔𝐍𝐀 𝐋𝐄𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄Where stories live. Discover now