-L'amore ha mille steli,
l'amore ha un solo fioreQuando avevo sette anni vidi Alla ricerca di Nemo per la prima volta. C'è una frase di quel film che mi è rimasta impressa: "zitto e nuota, nuota e nuota". È quello che dice Dory a Marlin quando lui ha paura di fare qualcosa ma lei lo vuole spronare ad andare avanti e a non arrendersi. È una cosa che mi ripetevo anche io, ad esempio quando dovevo andare a scuola ma non volevo, perché sapevo già che avrei passato la giornata da sola, ignorata e presa in giro. Dory mi diceva "zitta e nuota, nuota e nuota", questo mi aiutava un po' a farmi forza e ad affrontare la giornata, dovevo solo stringere i denti e andare avanti.
Mi ero dimenticata di questa frase e per qualche motivo mi è tornata in mente adesso.
Mentre cammino verso Eleanor Miller c'è Dory nella mia testa che mi dice "zitta e nuota".Mi sembra davvero di essere in fondo all'oceano, più nuoto verso di lei piú sento la pressione schiacciante dell'acqua.
Dovrei fermarmi e tornare indietro, andare da Gwen, commentare gli outfit di tutti i presenti, bere qualcosa e godermi la festa. E invece mi sto di nuovo facendo coinvolgere dall'uragano Eleanor.
Il mio cervello mi dice di fermarmi ma le mie gambe non collaborano, è come se mente e corpo fossero sconnessi.
Sono a metà strada, volendo sono ancora in tempo per mettere fine a tutto. Non sono obbligata ad andare da lei, no? Io ho la mia vita, ho Gwen, la mamma, Roy... perché devo incasinarmi così?
Era tutto perfetto prima che arrivasse lei a sconvolgere il mio mondo.
Ma perché proprio a me doveva capitare?
Sono quasi arrivata, tra pochi metri sarò da lei.
Tra pochi metri avrò le mie risposte.È solo per questo che lo faccio. Solo per avere una spiegazione per tutto quanto. Chiariremo le cose, io le dirò che non sono interessata a niente, che sto bene così e ci saluteremo. Sì, faró così, devo essere decisa e autoritaria. Non devo cadere in preda al panico come faccio di solito quando sono davanti a lei.
Sono arrivata, ora basta che lei si giri e...
<<Rose>> quando mi vede il viso le si illumina in un grande sorriso.
Guarda prima il mio viso poi i suoi occhi scendono, apre leggermente la bocca in un'espressione di stupore.
E io sono già nel pallone.
Che cosa dico?
Sento il cuore battere a mille, lo sento in gola e nelle orecchie. Potrebbe uscire fuori dal mio petto da un momento all'altro.
Mi ero preparata un discorso, l'avevo ripetuto mille volte. Ora non ricordo mezza parola. Non dovevo essere decisa e autoritaria?
<<Dobbiamo parlare>> dico secca.
<<Va bene. Ma non qui, vieni con me>>
La seguo fuori dalla palestra, lungo il corridoio C fino ad una porta dietro le scale.
Il piano terra è gremito di studenti e insegnanti. Menomale, almeno passeremo inosservate.
Apre la porta ed entro. Deve essere una specie di magazzino, ci sono scatoloni pieni di bicchieri di carta, piattini e tovaglioli viola. Ci sono altri festoni come quelli appesi per tutta la scuola e altre decorazioni. Un tavolo sgangherato occupa il centro della stanza e ovunque ci sono moltissime confezioni di salatini e dolcetti.
Eleanor si chiude la porta alle spalle, fa il giro e si posiziona davanti a me con le braccia incrociate.
<<Di che cosa vuoi parlare?>> la sua voce sembra diventata ancora più intensa dall'ultima volta che l'ho vista.
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𝐒𝐄 𝐋'𝐀𝐌𝐎𝐑𝐄 𝐄̀ 𝐔𝐍𝐀 𝐋𝐄𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄
Romance🌹𝑈𝑛𝑎 𝑟𝑎𝑔𝑎𝑧𝑧𝑎 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑣𝑒𝑡𝑟𝑜, 𝑠𝑜𝑡𝑡𝑖𝑙𝑒 𝑒 𝑓𝑟𝑎𝑔𝑖𝑙𝑒, 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑢𝑜̀ 𝑐𝑎𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑒 𝑠𝑏𝑟𝑖𝑐𝑖𝑜𝑙𝑎𝑟𝑠𝑖 𝑑𝑎 𝑢𝑛 𝑚𝑜𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑎𝑙𝑙'𝑎𝑙𝑡𝑟𝑜. 𝑈𝑛𝑎 𝑑𝑜𝑛𝑛𝑎 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑓𝑢𝑜𝑐𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑎𝑙𝑙'𝑒𝑠...