Capitolo 7

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-Può invadere i pensieri
Andare dritto al cuore

Ieri notte non sono riuscita ad addormentarmi.
Mi frullavano in testa mille immagini: le sue braccia che mi stringono, il suo respiro caldo su di me, le sue mani sulle mie, la sua pelle, il suo profumo, la sua voce.

E poi quella frase: ‘’Io ti ascolterei per ore senza stancarmi mai’’. Continua a rimbombare nel mio cervello. Ogni minuto. Ho davvero bisogno di sapere che cosa intendeva. L'ha detto per farmi sentire meglio visto come stavo? Intendeva dire che le è piaciuto davvero quello che ho detto in classe? O c'è qualcosa di più? È una cosa che qualunque insegnante direbbe a uno studente? Non capisco. C'è qualcosa che non riesco a cogliere. O forse mi sto semplicemente facendo mille problemi per nulla e quello che ha detto non significa assolutamente niente.

Sono questi i pensieri che mi tormentano da ieri.

Perché mi sento così? Come se avessi avuto... le farfalle nello stomaco? No, non è possibile, non dovrei provare queste cose, in realtà non dovrei provare proprio un bel niente. 

Insomma è un insegnante, è una donna ed è bellissima. A una come lei non interessa di certo una come te.

Ma non posso mentire a me stessa...io ho provato qualcosa, anche se non so ancora dargli un nome.

<<Tesoro?>> mia madre mi richiama sulla terra <<Mi hai sentito? Ti ho chiesto se vuoi altri biscotti.>>

<<Ehm...>> non mi ricordavo nemmeno di essere in cucina << No, grazie>>

<<Ti senti bene?>> mi chiede mentre allunga una mano per accarezzarmi il viso.

<<Sí, tutto bene stavo...>> dí la prima cosa che ti viene in mente <<...stavo solo pensando al test di chimica della prossima settimana>>

<<Sicura?>>

Annuisco.

Aggrotta le sopracciglia e mi fissa con il suo solito sguardo che significa non ti credo ma farò finta che sia vero, poi cambia argomento

<<A che ora passa a prenderti Roy?>>

Roy? Mi era totalmente passato di mente che due giorni fa Roy mi aveva detto che saremmo andati allo stadio a vedere una partita di footbal, anzi, la partita di football o lo scontro decisivo come l'ha definito lui: la sua squadra preferita contro la squadra che più odia. Un vero e proprio evento; per questo ci teneva che andassi anche io; e poi da Astrid, il ristorante dove, come da rigorosa tradizione, andiamo per festeggiare le occasioni importanti, tra le quali il nostro primo anniversario.
Sono felice di vederlo, considerato quanto tempo passa al lavoro e quindi quanto poco riusciamo a vederci, soprattutto nelle ultime settimane. Ho voglia di passare la giornata con lui, tuttavia non posso negare che al momento la mia testa è su un altro pianeta, un pianeta che si chiama Eleanor.

<< Alle cinque. La partita inizia alle sei e finisce verso le otto e poi andiamo a mangiare>>

<<Ok, passa una bella giornata amore, divertiti.>> infila una giacca color avocado perfettamente abbinata ai pantaloni. Si mette il rossetto davanti allo specchio dell’ingresso e prende la borsa <<Ci vediamo stasera.>> Mi dà un bacio sulla testa e prima di uscire mi chiede di nuovo se sia tutto a posto, la rassicuro ripetendole che non ha nulla di cui preoccuparsi.

Anche io vorrei qualcuno che mi rassicuri e mi dica che non ho nulla di cui preoccuparmi.

Ho mille compiti da fare ma la mia concentrazione oggi non esiste, infatti finisco per passare tutto il pomeriggio sul divano, tra tè ai frutti di bosco, musica e Netflix. Non sono riuscita nemmeno a leggere per quanto sono distratta.

𝐒𝐄 𝐋'𝐀𝐌𝐎𝐑𝐄 𝐄̀ 𝐔𝐍𝐀 𝐋𝐄𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄Where stories live. Discover now