i don't like him

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Nel pomeriggio bussai alla porta di Jimin, e dopo qualche secondo lui aprì. Indossava un jeans chiaro ed una felpa bianca, lo guardai fisso negli occhi ed entrai in camera sua.

-"Ma prego. Tranquilla!" -esclamò sfoggiando un sorriso falso, chiuse la porta e lanciò le braccia in aria.

-"Questo è il tuo programma di allenamento." -gli diedi un foglio che lui prese dopo avermi guardato male. Iniziò a leggerlo attentamente.

Ero ancora un po' scombussolata da quello che Bang mi aveva proposto il giorno prima. Avevo solo 19 anni e avrei allenato un Idol. Per giunta non avevo neanche la licenza, o una laurea. Niente di niente. Bang si era affidato a me così, proprio per simpatia quasi.

-"Solo quattro volte a settimana?" -chiese alzando lo sguardo. -"Stai scherzando?" -rise nervosamente.

-"No. Il tuo corpo ha bisogno di pietà Park." -puntualizzai incrociando le braccia al petto.

-"E solo cinque ore e mezza di allenamento?!" -sbraitò spalancando gli occhi.

-"Ho fatto quasi 4 anni di liceo sportivo Jimin, so cosa sto facendo." -iniziai sospirando. -"Per di più nell'altra pagina c'è una dieta proteica da proseguire. Di cinque pasti al giorno, quattro minimo."

-"No Sun-hi." -disse serio.

-"Invece si. Bastano anche tre biscotti a colazione e un pezzo di pane a merenda. Ma devi mangiare." -esordii. 

-"Sun-hi io-" 

-"Ci vediamo domani mattina alle 9 e mezza Park." -aprii la porta e mi diressi in camera mia.

-"Min Sun-hi!" -mi corse dietro ma gli sbattei la porta in faccia. -" Aahhhh! Ragazzina del cazzo!" -urlò dando un calcio alla porta che mi fece sobbalzare, poi sentii la sua porta chiudersi.

Sospirai pesantemente passandomi una mano tra i capelli, mi lanciai a peso morto sul letto.

Il giorno prima avevamo litigato, e io ci ero rimasta parecchio male. Avevo fatto di tutto per aiutarlo a "guarire", ma non voleva sentire ragioni. Voleva fare di testa sua. 

-"Maledizione. Sono stufa!" -sbottai scalciando e prendendo a pugni il materasso. 

Poi sentii un din din. Alzai la testa e mi allungai per prendere il telefono sul comodino, dopo aver visto chi mi avesse scritto sorrisi.

Yong-ho

Ehi, come stai?

Ti va di vederci?

Sun-hi

Ciao! Tutto bene.

Certo che mi va

Yong-ho

Perfetto! Ci vediamo  al Red Roses. 

Sun-hi

A dopo!

Mi morsi il labbro inferiore sorridendo, e chiusi il cellulare lanciandolo sul letto. Scattai in piedi e aprii l'armadio, tirando fuori dei jeans strappati sulle ginocchia ed un maglione bianco, avrei abbinato il tutto con il mio cappotto nero e gli stivaletti dello stesso colore. Mi feci una doccia veloce chiudendomi a chiave, e dopo mi vestii parandomi davanti allo specchio. Pettinai i capelli lasciandoli morbidi sulle spalle, e truccai il viso con un po' di mascara ed un lucida labbra rosa.

Don't throw yourself awayWhere stories live. Discover now