What is between you two?

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Le giornate stavano iniziando ad essere noiose, sia per me che per i ragazzi, ma soprattutto per loro, ormai abituati ad allenarsi ogni giorno. Jimin sembrava stesse per esplodere, e capitava che si allenasse nella piccola palestra che avevamo in casa. 

Ero a lavorare al mio romanzo da pochissimo, avevo avuto altre idee e ruotavano sempre attorno alla stessa persona: Jimin. 
Mi aveva aperto la mente, ed il mio romanzo parlava proprio di una storia simile alla sua, e ho pensato di mischiarla con la mia. Perciò il romanzo che stavo scrivendo era piuttosto simile alla realtà. 

Mi mancavano ancora una ventina di capitoli da scrivere, ma ero arrivata più o meno a metà. Ma come in ogni romanzo che si rispetti, ci sono un'infinità di intrecci e qualcosa di cruento sarebbe dovuto succedere tra i due protagonisti. Per adesso cercavo di seguire i fatti che stavano decorando la mia vita da un po' di settimane, ma a volte mi era davvero difficile entrare nella mente di Jimin, perciò in ogni capitolo in cui lui doveva dare voce ai suoi pensieri, ci stavo ore su ore alla ricerca delle parole giuste da utilizzare.

L'orologio segnava le quattro di pomeriggio, ed io ero davvero sfinita, e avevo iniziato da soli 30 minuti! Avevo aggiunto qualche cosina in più alla trama e all'aspetto dei personaggi, e avevo appena terminato il capitolo 17.

Mi alzai dalla sedia scrocchiando il collo a destra e a sinistra, mi massaggiai le spalle e decisi di scendere al piano di sotto per prendere qualcosa da mangiare.

Non vedevo Jimin da ieri sera, da quando mi ero addormentata nelle sue braccia, e poi lui era andato via prima che io mi svegliassi.

Al piano di sotto si sentiva il rumore del forno acceso, segno che Jin stesse facendo qualche dolce. C'era un buon profumo di cioccolato e arancia nell'aria, e chiusi gli occhi inebriandomi di quell'odore. 

-"Cos'è?" -chiesi a Jin, mi avvicinai al forno e osservai la teglia rotonda, al cui interno c'era un liquido marrone.

-"Torta al cioccolato, e sto facendo anche i muffin." -sorrise mostrandomi l'impasto per i muffin alzando la ciotola. -"Però avrei bisogno di alcune cose dal supermercato. Ti va di andare a prendermele?"

-"Ma certo! Che ti serve?" -chiesi appoggiandomi al bancone con i gomiti.

-"Lo zucchero a velo, della glassa, scegli tu quale non importa. Ah e anche del latte. Lo abbiamo terminato." -contò il tutto sulle dita e guardò in alto pensieroso.

-"D'accordo." 

-"Sun-hi, mi sa che vengo con te!" -un Jungkook fa capolino con la testa dal divano. -" È finito il latte alla banana." -esordì mettendo un piccolo broncio.

-"Si portatelo ti prego. Sono più di venti minuti che sbuffa dicendo che è annoiato." -Taehyung alza gli occhi al cielo, si dirige verso il frigo prendendo dell'aranciata.

-"Va bene." -dissi in una risatina, mi diressi verso l'entrata per mettermi le scarpe. Jungkook mi seguì.

Salimmo in macchina, e ingranai la marcia dirigendomi in città. Jungkook indossava un cappellino di lana ed una mascherina nera, per non dare troppo nell'occhio. 

-"Posso farti una domanda?" -chiese ad un certo punto del viaggio.

-"Dimmi." -risposi imboccando una stradina a sinistra.

-"C'è qualcosa tra te e Jimin?" 

-"C-come? Che vuoi dire?" -balbettai un po' sorpresa da quella domanda. Restai con lo sguardo fisso sulla guida, ma mi tremavano leggermente le mani.

Don't throw yourself awayWhere stories live. Discover now