Teseo chiuse gli occhi: gli pareva di essere ancora su quel materasso con lei al suo fianco, entrambi nudi e felici.

«Tutto bene, Tes?», domandò Jessie.

Teseo aprì gli occhi e si premette le dita ai lati della fronte.

«Sì, è solo l'emicrania che mi tormenta da stamattina», disse.

«Vuoi che ti vada a prendere un'aspirina?», chiese Jessica, preoccupata.

«Non disturbarti, non ce n'è bisogno», la fermò con la mano alzata.

«Vuoi annullare l'uscita di stasera?»

La voce di Jessie era allegra, ma Teseo riuscì a percepire la paura di essere rifiutata un'altra volta.

«No, no. Non ci pensare nemmeno. Ho detto che saremmo usciti e lo faremo», disse Teseo.

«Okay, allora», sorrise e parve che un'aura luminosa la circondasse.

«Prima devo fare una cosa, però», la avvisò.

«È proprio per questo che sono passata. Volevo sapere se l'orario è confermato».

«Sì, certo. Alla otto ti passo a prendere sotto casa».

«Perfetto», annuì Jessica, mentre si alzava.

«Non farmi aspettare», la prese in giro.

«Non lo farei mai, Tes», disse lei prima di uscire dalla porta.

Finalmente, Teseo rimase solo con i suoi pensieri.

Decise in meno di un minuto. Firmò gli ultimi documenti velocemente, prese le chiavi della decappottabile e la giacca dalla sedia con l'intenzione di fare ancora l'ennesimo giro largo per vedere se c'era qualche traccia della sua Miki.

***

Arrivò dinanzi al negozio di dischi con il livello di speranza pari a zero.

Aveva già controllato il bar di famiglia e aveva scoperto che a lavorarci c'erano solamente Bear e la zia Cecil. La mamma di Miki non si era vista in giro e nemmeno l'oggetto dei suoi sogni.

Non credeva che l'avrebbe trovata al negozio, ma doveva tentare, altrimenti avrebbe finito per passare tutta la serata pensando a lei e a suo figlio.

Dio, Teseo ancora non realizzava.

Era un papà.

Lo era stato da quando aveva diciannove anni, ma lo aveva saputo solo a trentadue.

Parcheggiò dall'altra parte della strada rispetto al negozio, poi scese dalla macchina per guardare attraverso la vetrata.

La grande finestra mostrava un piccolo spazio con grandi scaffali, come se fosse una libreria, ma anziché contenere libri, conteneva dischi. L'interno era ben illuminato e Teseo poteva scorgere un bancone con un giradischi in un angolo e una cassa nell'altro.

Un uomo dai capelli lunghi. raccolti in una crocchia in cima alla testa, serviva un cliente che - ad occhio e croce - avrebbe dovuto avere la metà degli anni di Teseo.

Il ragazzino sorrideva felice per il suo acquisto. Dalla maglietta nera con la scritta Led Zeppelin, Teseo dedusse che doveva aver comprato un disco della band.

L'uomo mise il disco all'interno di una borsa di plastica bianca, ma l'adolescente non accennava ad andarsene. Anzi, si era messo a parlare animatamente con il commesso, che annuiva ad ogni sua affermazione.

D'un tratto, i due interruppero la loro conversazione e girarono la testa verso un angolo del negozio.

Miki uscì dalla porta che dava sul magazzino portando con sé un altro disco. Doveva aver fatto un complimento agli ottimi gusti musicali del ragazzo, perché quest'ultimo arrossì fino alle punte delle orecchie.

How to charm Micol Esposito [Trilogia How To #1]Where stories live. Discover now