Capitolo 26

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You take my hand and drag me head first

Fearless

And I don't know why

But with you I'd dance in a storm

In my best dress

Fearless

Fearless, Taylor Swift

Teseo era nel suo ufficio quando Jessica si presentò.

Non era vestita nella sua divisa da lavoro, ma portava un paio di jeans larghi e una camicetta gialla coi bottoni slacciati fino al seno.

Era tutta raggiante, sembrava sprizzare felicità da tutti i pori.

«Come mai sei così allegra oggi?», chiese Teseo.

Se l'umore di Jessie la faceva somigliare al sole, il suo lo faceva sembrare una nube temporalesca.

Era da due giorni che girava con la macchina per tutta la città finendo sempre con il fermarsi davanti al bar degli Esposito.

Era consapevole che avrebbe dovuto lasciare tempo a Miki per pensare, ma ogni volta che le sue mani si appoggiavano sul volante, queste prendevano vita propria.

Quindi, in ogni momento libero si ritrovava ad attendere davanti all'insegna al neon nuova di zecca di quel piccolo bar.

Qualche volta, però, la sua destinazione cambiava e Teseo parcheggiava dinanzi al negozio di dischi, aspettando di veder uscire Miki dalla porta d'ingresso o da quella sul retro.

Eppure, erano due giorni che Miki non si vedeva da nessuna parte, né al bar né al negozio. Aveva visto solamente sua zia Cecil uscire dal locale dopo la chiusura per tornare a casa e un tizio dai capelli lunghi, sempre raccolti in un perenne codino, dirigersi alla macchina dopo aver girato il cartello appeso alla porta del negozio da open a closed.

Di Miki non si era vista nemmeno l'ombra.

Sperava solo che non fosse scappata a gambe levate appena le aveva suggerito di pensare alla sua proposta.

«Perché oggi è il mio giorno libero e finalmente stasera potremmo uscire!», esclamò Jessica, destandolo dai suoi pensieri. Si sedette sulla sedia davanti alla sua scrivania, accavallando le gambe.

Era di una bellezza raffinata, lei. Così diversa da Miki, che portava abiti stravaganti, collane di catene e orecchini su orecchini.

Jessie era più una ragazza da vestiti casual, mai troppo appariscenti, ma comunque carini nella loro semplicità.

La maggior parte delle volte raccoglieva i capelli in una treccia o in un mollettone da casalinga perché diceva che tenerli sciolti le dava fastidio, ma non sopportava il pensiero di tagliarli.

Miki, invece, teneva sempre i capelli giù, tranne per quelle rare volte in cui d'estate a causa del caldo era costretta a fare una coda. Quando era giovane, Teseo si ricordava che le piaceva di più vedersi liscia che riccia, ma ultimamente l'aveva vista con i capelli boccolosi.

Teseo li adorava e gliel'aveva detto un sacco di volte. Prima che Miki lo lasciasse, lei aveva iniziato a portarli sempre al naturale e lui rammentava di averci giocato in più momenti.

Un'immagine comparve nella sua mente. Un ricordo.

Miki stesa a letto con le labbra lucide e gli occhi emozionati, i suoi capelli riccioluti sparpagliati sul cuscino.

How to charm Micol Esposito [Trilogia How To #1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora