Parte 6 Mi confesso!

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«Cosa?!» alzo la voce al colmo dello shock.

«Non puoi capire quanti messaggi gli ha mandato oggi.»

«E tu come fai a saperlo?»

Gloria alza gli occhi al cielo «Hai presente quando i ragazzi sono andati a giocare a calcetto? Edoardo ha dimenticato il cellulare in salotto. Beh, insomma, io ero lì. Non potevo fare finta di niente.»

«Gloria!»

«Che c'è?» ora è sulle difensive.

«Hai spiato sul cellulare di tuo fratello? Questo si chiama violazione della privacy!»

«Stiamo parlando di mio fratello e di una stronza sanguisuga. L'ho fatto a fin di bene.»

«Quei messaggi...? No, aspetta. Non voglio saperlo.»

«Non preoccuparti.» sbuffa lasciando la presa sulle mie braccia per assumere una posizione più eretta e noncurante. «Quel che è fatto è fatto. Lui non lo saprà. L'importante è tenerla il più lontano possibile. Almeno finché saremo qui.» mi lancia un'occhia eloquente «Cerca di approfittarne.» solleva una delle spalline sottili dell'abito azzurro che indosso «Stasera sei una bomba. Se non se ne accorge allora è un cretino e io lo rinnego come fratello.»

Le sue parole mi acquietano un poco. «Non so se ringraziarti o rimproverarti.» In realtà vorrei abbracciarla. Perché è pazza e perché le voglio bene proprio perché è fatta così.

«Ringraziami dopo. Fa che il mio tentativo non sia sprecato e usa questa sera per...fare qualcosa.» ammicca alle mie spalle dove ho intravisto Edoardo chiacchierare con Lorenzo e altri ragazzi. «Giuro che se non ti dai una mossa chiamo Marco e gli dico che vuoi uscire con lui.»

«Non ti azzardare!»

Ride prendendomi per mano. «Dai, andiamo.»

Le rifilo una gomitata sul fianco facendola ridere più forte.

La ignoro e mi appresto a sorridere ai nostri amici «Buonasera, ragazzi.»

«Ciao, Giulia. Quanto tempo! Come stai?» il primo ad avvicinarsi è Matteo, un ex compagno di scuola di Lorenzo. Se non sbaglio adesso fa il vigile qui a Morello ed è fidanzato almeno da cinque anni.

«Ciao Matteo. Ti trovo bene.»

«Trovi? Sto facendo un po' di palestra.»

Qualcuno mi viene addosso travolgendomi in un abbraccio costrittore «Giulia, che bello vederti!» il profumo di sandalo è la prima cosa che noto prima di riconoscere la voce allegra e la stazza enorme.

«Rodolfo? Ma sei tu?» chiedo stupita. «Da quando sei tornato?»

Lui è stato il mio compagno di banco per tutto l'ultimo anno di liceo. Avevamo una bella amicizia. Poi è partito a Londra per cercare lavoro e da lì non ci siamo più visti.

«Sono qui da un mese. Volevo chiamarti non appena mi fossi sistemato. Ho un progetto in ballo.»

«Davvero? Di che si tratta?»

«Sto aprendo un ristorante insieme a mio fratello.»

«Ma è una notizia stupenda!» mi complimento «Ma qui in paese?»

Scuote la testa «A Milano, cara. Al momento siamo in trattativa per acquistare un locale in zona Castello Sforzesco, ma te ne parlerò meglio quando sarò più sicuro.» sorride stringendomi le mani. I suoi occhi brillano squadrandomi da capo a piede. «Dimmi di te, piuttosto. Ti trovo benissimo.»

«Grazie. In realtà è un momento importante. Sto preparando la tesi e nel mentre ho iniziato uno stage presso un importante azienda del settore marketing e comunicazioni.»

IL FRATELLO SBAGLIATOTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang