L'arrivo a Manchester

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"Allora. Io sono entrato in questo corso al secondo anno. Durante gli anni hai anche la possibilità di scegliere, il primo anno non mi sono iscritto a nessun corso viso che hai la possibilità di iscriverti oppure no, poi al secondo anno sono entrato in questo perchè alcune volte sentivo alcuni ragazzi che ne facevamo parte e erano diciamo affiatati ed eccomi qui. Nella vostra invece. Com'è strutturata?" 

"Sinceramente non è come questa università. Non ci sono corsi extracurriculari. Tranne l'Erasmus come in tutte le università suppongo ma non è che c'è chi sa che cosa. Un'altra domanda. Come mai non siamo tante persone in questo gruppo?" chiesi curiosa.

"Inizialmente quando sono arrivato io eravamo leggermente di più, ma non tantissimi, 9 con la precisione. Ma poi hanno finito l'università, si sono laureati e devo dire che un po' mi dispiace che non siamo ritornati almeno a quella cifra. Ma va bene cosi" alzando le spalle "Mentre Scarlett e Oliver si sono aggiunti l'anno scorso, prima facevano un altro corso invece Grace e Charlie sono in questo gruppo dal primo anno" ascoltai con attenzione.

"Mi dispiace un pò. Si vede che ci tenete." 

"Si, molto e devo dire che spero che nei prossimi anni si continuino ad iscrivere nonostante abbiamo vinto varie gare il numero è sempre un po' scarso. Essendo che siamo tutti al quarto, abbiamo paura che quando noi non ci saremo più non si iscriva più nessuno" si intromise Charlie.

"Anche se sono entrata solo quest'anno posso solo immaginare la vostra preoccupazione"

"Già" disse tristemente Grace.

Durante tutto il viaggio verso l'aeroporto chiacchierammo di qualche altro argomento tra di noi. Ma ogni tanto pensavo al corso che forse non ci sarà più e stavo cercando una maniera su come risolvere un po' la situazione. La nostra ha molti studenti anche se non puoi costringere una persona ad iscriversi ad un gruppo. Però mi piacerebbe trovare un modo.

***

Siamo appena atterrati a Manchester, durante il viaggio sull'aereo mi trovavo sempre vicino Thomas, non che mi dispiaccia però ho dormito tutto il tempo e appoggiata sulla sua spalla che quello si che mi dispiace .

POV THOMAS

Nel volo per Manchester sono stato assegnato nel posto vicino a Matilde. Devo dire che sono stato abbastanza contento. Ad un tratto, per la troppa stanchezza si è addormentata sulla mia spalla, non che mi dispiaccia. L'ho ammirata quasi tutto il tempo. 

Ho dovuto far sta zitto Oliver che si trovava affianco a me perchè avevo paura che si svegliasse. Ogni tanto mi mandava dei segnali di chi l'ha già capito che lei mi interessa. Ogni volta che provava con le sue smorfie alzavo gli occhi al cielo e mi giravo verso di lei.

Adesso ci troviamo davanti all'hotel dove alloggeremo per la notte. Sono le 15 di pomeriggio e devo dire che entro ora di cena abbiamo possibilità di sistemarci con calma e vedere il programma di oggi.

"Allora ragazzi. Innanzitutto le camere saranno le tre ragazze e i tre ragazzi. Cominciate a preparare i documenti per il check-in e poi potete ricevere le chiavi delle vostre camere"  ci preparammo tutto e ci avvicinammo alla reception per fare il check-in per il soggiorno. Ci vennero dati a tutti le chiavi e salimmo tutti insieme.

"Siamo tutti vicini" costatò Charlie.

"Si ragazzi, anche se siete in pochi preferisco tenervi tutti vicini. Anche per il fatto che almeno non avremmo problemi nel cercarci per tutto l'hotel. Allora entrate, vi sistemate, fate tutto quello che dovete fate e alle 16:30 vi aspetto di sotto per una ripassata generale. Non vi preoccupate faremo solo un'oretta per una rinfrescata e poi potete tornare in camerata per prepararvi per la cena" tutti annuimmo ed entrammo nelle camerate per sistemarci.

"Beh" si avvicinò a me Charlie.

"Beh che cosa?" domandai  non capendo il perchè del suo comportamento.

"Tu e Matilde ..." lasciando la frase in sospeso.

"O mamma, non ti ci mettere anche tu. Già ci si è messo Oliver durante tutto il viaggio. Non c'è niente tra me e Matilde" cominciando ad aprire la mia valigia e togliendo le cose necessarie.

"Però ti piace" continuò Oliver.

Non risposi immediatamente, perchè ero troppo in imbarazzo e devo dire che da fuori mi dicono che non sembro una una persona che si imbarazza e invece. 

"Chi tace acconsente ragazzo" disse Charlie.

"E va bene. Mi piace" confessai.

"E fidati a lei piaci. Si vede lontano un kilometro che vi piacete a vicenda. E non mi venire a dire che è sono una nostra impressione che se ne sono accorti tutti" continuò.

"Posso andarmi a far una doccia veloce oppure vogliamo continuare a parlare di questo" cominciando ad avviami al bagno.

"Non la passerai liscia. Ricordatelo" mi avvisò Oliver.

POV MATILDE

E' da quando siamo entrate in stanza che Scarlett e Grace mi stanno prendendo in giro di tutto il viaggio a cui sono stata attaccata come una cozza a Thomas. Sono diventata rossa come un pomodoro e devo dire ho ammesso anche poddarsi mi piaccia. Devo dire che ammetterlo ad alta voce fa tutt'altro effetto, ma anche ad amiche che non siano Madison e Jennifer. So che anche Grace e Scarlett sono mie amiche, ma le vedo di meno anche se ne periodo di capodanno sono riuscita a strutturare ancora di più l'amicizia con loro.

Ho avvisato le mie amiche e i miei genitori che sono arrivata e va tutto bene.

"Io mi vado a rinchiudere in bagno perchè non vi voglio più sentire" scappando verso quest'ultimo.

"Abbiamo una conversazione in sospeso noi tre" dissero insieme.

La serata passò abbastanza in fretta, facemmo il nostro ripasso e poi andammo a cena. Ridemmo e scherzammo, uscimmo un po' nei dintorni dell'hotel senza allontanarci troppo e senza fare tardi. Ci facemmo qualche foto visto che li vicino c'era una bella vista per quello che si riuscì a vedere.



LA SORELLA DI UN CALCIATOREOnde histórias criam vida. Descubra agora