Corso extracurricolare

Start from the beginning
                                    

"Perfetto allora a oggi pomeriggio" continuando ad avere un sorriso.

"Non mi sono presentato. Edward Smith. Mi dispiace molto."

"Non si preoccupi. Allora ci vediamo nel pomeriggio" salutando sia il signor Smith che la ragazza. Detto ciò rientra in aula. Ovviamente con gli occhi addosso per vedere chi sia entrato.

***

"Eh cosa dovresti fare di preciso in questo corso?" mi domanda Madison, non capendoci nulla.

"Hai presente nel film di Spiderman. Quando Peter Parker fa parte del gruppo di matematica che poi vanno a fare delle competizioni" lei annuì "Ecco. Questo ha lo stesso funzionamento"

"Ah ok. Scusami ma non sono mai stata pratica in questo. Sono brava nello studio e cose simili, ma nel fare dei corsi extracurriculari non fa per me" rise.

"Vebene dai. Io vado. Ci vediamo dopo" uscendo dalla camera.

"Cerca di fare colpo mi raccomando" io risi. Dovrei chiedergli come va con mio cugino visto che ultimamente siamo state impegnate con lo studio. Si certo abbiamo chiacchierato ma a volte ci perdiamo in cose stupide, risi a questo pensiero. Non mi sarei mai immaginata una cosa del genere sinceramente e mi sembra surreale per me una cosa del genere, ne sono felice.

Arrivai dall'aula dove si terranno le lezioni e le prove per le gare che dovremmo fare nei prossimi mesi, credo che starò in panchina perché ovviamente sono la nuova arrivata e lo accetto. Non vedo l'ora e sono super gasata per questa cosa, prendo un grande respiro ed entro nell'aula ancora con la porta aperta.

"Salve" dissi con l'imbarazzo addosso.

"Oh, salve signorina Lombardi. Ragazzi lei è Ginevra, la nuova ragazza che si unirà al gruppo. Spero che ti troverai bene" mi accolse il professore appena entrata.

"Ciao, io sono Grace"

"Matilde" Grace mi guarda un po' dubbiosa "Ho due nomi, Ginevra Matilde, ma preferisco farmi chiamare con il mio secondo nome" cercando di rassicurarla.

"Oh ok, scusami tanto" cercò di togliere l'imbarazzo.

"Stai tranquilla, non è successo nulla di che" gli sorrisi e lei si aggiunse. Grace è una ragazza afro, ha delle trecce lunghissime, con qualche ciocca colorata. Mi sono sempre piaciute le diverse etnie e anche le loro culture.

"Io sono Charlie" avvicinandosi a me e porgendomi la mano che ricambiai. Capelli rossi e occhi verdi. Ottimo abbinamento, lentiggini anche sopra al naso che ricoprono quasi tutto il viso.

"Matilde" ricambiando la stretta di mano.

"Oliver" non ha nessun segno particolare che mi ha colpito rispetto agli altri. Alto credo 1.75, occhi e capelli castani.

"Matilde"

"Se ti stai chiedendo chi è lei, si chiama Scarlett. Gli piace stare sempre sulle sue, ma è brava" mi spiega Oliver.

"Bene, possiamo iniziare" disse il professor Smith andando a chiudere.

"Scusi ma Thomas?" chiese Charlie.

"Oggi arriverà un po' in ritardo. Quindi possiamo iniziare" andando a chiudere la porta. Ci andammo a sedere per poi iniziare a fare questa lezione. "Allora Matilde. Nelle nostre lezioni ed esercitazioni ci concentriamo più che altro sulla letteratura inglese in generale, ma anche sull'inglese che parliamo tutti i giorni ma è più focalizzato sulla letteratura. In seguito per rappresentare la scuola andremo anche a fare delle competizioni. Quindi ci alleneremo su vari argomenti in generale e poi faremo dei quiz per vedere la preparazione. Tutto chiaro!? " mi chiese.

"Tutto chiaro" risposi convinta
"Perché siamo così pochi?" chiesi a Grace.

"Beh, calcolando che non tutti sono interessati a corsi extracurriculari, calcolando che ci sono altri corsi di letteratura oltre a quella inglese, calcolando anche il fatto anche che ci sono anche vari club come quelli di lettura, visto che oltre all'università di lingue qui è associata anche quella di letteratura che anche quella ha dei corsi a se. Devo dire che si, siamo pochi, ma meglio così" alzando le spalle e spiegandomi il motivo.

" Grazie"

"Eh di che"

"Allora chi è che vuole iniziare?!" proprio nel mentre che dovevamo decidere chi andare la porta si apri. Entrò un ragazzo, penso che sia il famoso Thomas. La cosa che mi ha colpito di più, anche se non si vede un granché sono i suoi occhi, eterocromia. Un'occhio celeste e un'occhio verde. Capelli biondo cenere che tendono sul marroncino. Non ho parole sinceramente.

"Scusate il ridardo" cercando un posto libero davanti. Appena mi nota, mi scruta bene e si presenta "Thomas"

"Matilde" risposi con un sorriso.

"Italiana?" mi limitai ad annuire, fece un sorriso e si andò a sedere. Non ho capito il significato del suo sorriso, ma ok. Mi sembra un tipo a posto. Speriamo.
Passiamo la prossima ora e un quarto ad esercitarci e anche per ambientarmi e devo dire che va alla grande.



LA SORELLA DI UN CALCIATOREWhere stories live. Discover now