Il Rifugio

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Affondo nella neve candida e non riesco a non sorridere dall'emozione, presa dall'euforia inizio a saltellare qua e là come un piccolo cerbiatto. Idaho sghignazza appena vede ciò che sto facendo, mentre Namjoon è impegnato a parlare con un impiegato del rifugio dove alloggeremo.
Prendo tra le mani il bianco freddo e lo stringo con forza, questi si scioglie lasciando le mie mani gelide. Un'idea malefica balza nella mie mente. Prendo un mucchietto più grande del precedente e lo compriamo fino a farne una pallina e con un ghigno mi volto verso la mia vittima.
<<Dannata!>> urla Idaho nel momento in cui la mia palla di neve gli finisce addosso.
Ben addestrato a rispondere al nemico si prepara immediatamente e iniziamo una battaglia epica di palle di neve. Moriat prende con cautela le distanze da noi per evitare di essere travolto dalla nostra stupidaggine. Il gioco, però, non dura lungo. Una delle munizioni finisce contro chi non doveva finire.
<<Chi è stato?>> gli occhi di Namjoon sono famelici.
Io e il bodyguard ci lanciamo diverse occhiate, poi ci indichiamo a vicenda come i bambini quando fanno una marachelle e incolpano l'amico. Il boss mafioso si china a terra, fissa per qualche secondo il terreno soffice e ,leggermente impacciato, lancia una palla di neve contro Idaho il quale non si sposta di un millimetro e la riceve in faccia. Mi trattengo dal ridere, Namjoon volta subito le spalle e muove qualche passo verso l'entrata. Intravedo comunque il suo viso sul quale è comparso un piccolo sorriso compiaciuto. Divertita lo raggiungo e lo prendo a braccetto.
<<Meglio entrare o rischiamo di prendere freddo>> dice cercando di mascherare la sua espressione.
Entriamo nel caldo edificio in legno, per raggiungerlo siamo passati vicino alla villa di cui finalmente ho scoperto il nome: Villa degli Abeti Rossi.
<<È incredibile come fino all'altro giorno c'era il sole e ora all'improvviso è arrivato l'inverno>> mi soffermo ad osservare un focolare il cui fuoco scoppietta con ardore.
<<Non ti piace la neve?>> mi chiede controllando con cura che nessun bagaglio venga perso dai garzoncelli.
<<Mi piace molto invece>> rivolgo il mio sorriso verso Namjoon.
<<Subito dopo pranzo possiamo andare a fare una passeggiata, conosco molto bene il posto>> mi lascia il braccio e si avvicina al bancone della reception per prendere la chiave della stanza.
Dopodiché raggiungiamo la stanza che ci è stata riservata, mi dirigo verso la finestra e mi perdo nel bianco paesaggio, la linea dell'orizzonte non si vede nemmeno. Ormai sia il cielo che la terra sono bianchi e soffici.
<<Ho prenotato una stanza sola>> borbotta Namjoon al mio fianco.
Arrossisco dolcemente come se quella fosse una novità.
<<Tanto dormiamo già insieme…>> sussurro.
Si toglie un guanto e posa la sua manona sul capo della mia testa, la accarezza con delicatezza senza scompigliare i miei capelli. Sussulto e rimango immobile. Lui china il viso verso di me e i suoi occhi mi scrutano alla ricerca di un contatto visivo.
<<Nymphe >> sussurra con voce calda e sensuale.
Un brivido percorre la mia colonna vertebrale.
<<Dammi un bacio>>
Spalanco gli occhi confusa dalla sua richiesta, immediatamente mi giro verso di lui.
Vedendo la mia reazione ritira la mano imbarazzato e proprio quando sta per allontanarsi lo blocco stringendo il suo braccio con forza. Cerco di colmare la differenza di altezza mettendomi sulle punte e con l'altro braccio mi aggrappo al suo collo. Assaporo il momento e poso le labbra sulle sue, è un timido bacio che però scaturisce in tutti e due emozioni travolgenti. Sopraffatto dalle mie azioni si sbilancia  e finisce per inciampare nei suoi stessi piedi e si ritrova disteso sul letto. Purtroppo nel cadere porta a fondo anche me.
<<Nam>> rido divertita da quello che è appena successo.
<<Stai bene?>> balbetta lui preoccupato.
Mi ritrovo distesa su di lui con la testa appoggiata sul suo petto.
<<Sei tu quello che è caduto>> alzo il viso per vedere la sua espressione in un misto tra imbarazzo e preoccupazione.
<<Mi hai preso alla sprovvista>> si lamenta quasi arrabbiato.
<<L'hai chiesto tu il bacio>> ghigno.
Lui distoglie immediatamente lo sguardo.
<<Spostati >> mi impartisce autoritario.
<<No>> gongolo sprofondando nei suoi vestiti.
Non dice altro.
<<Siamo pari, no?>> chiedo con voce timida.
<<Per cosa?>>
<<Per la vendetta>> giocherello con un bottone della sua giacca.
<<Non credo proprio>> mi spinge da un lato facendomi scivolare sul letto.
Si mette seduto e si volta a guardarmi.
<<Mi devo vendicare sia per la palla di neve, sia per questo>>
<<Ehi!>> sbuffo arrabbiandomi << sei tu che mi hai chiesto di baciarmi>>
<<Non penso di aver mai chiesto una cosa del genere>> si alza sempre mantenendo il contatto visivo.
Faccio schioccare la lingua scioccata dalla situazione, è proprio come un bambino.
<<Me la segno questa>> mi alzo anche io e sfido i suoi 180 centimetri di altezza.
<<Penserò durante il pranzo e durante la passeggiata  a come vendicarmi>> il suo tono è serio <<Questa sera pareggeremo i conti per bene >> ha già pensato a tutto probabilmente.
Un brivido percorre il mio corpo, sono quasi sicura che sta sogghignando.
<<Andiamo >> mi impartisce uscendo dalla stanza.
Deglutisco, ho osato mettermi contro un mafioso e ne dovrò pagare le conseguenze a caro prezzo.

Dopo aver pranzato ci vestiamo per bene per uscire a fare una passeggiata.
<<Signor Kim sarebbe meglio che qualcuno vi accompagnasse>> Moriat ci blocca improvvisamente la strada.
<<Non certo tu visto che ti sei preso un bel raffreddore di recente>> lo prende in giro Idaho.
<<Rimanete al rifugio a riposarvi, se proprio potete dovesse accadere qualcosa.... >> Namjoon lascia la frase in sospeso e lancia un'occhiata ai due bodyguard, di cui io non riesco a percepire il significato.
<<Come vuole>> Moriat si fa da parte.
<<Torneremo presto>> aggiungo mentre usciamo.
L'aria gelida penetra attraverso gli strati dei vestiti pesanti che avevo scelto con cura. Rabbrividisco infilando immediatamente le mani nelle tasche della giacca.
<<Se hai troppo freddo possiamo rientrare>>
<<No no>> dico battendo i denti <<Qual è la strada? >>
Namjoon mi fa cenno di seguirlo lungo un percorso dove la neve è stata battuta.
<<Ci porterà in cima, non è molto lontana >>
Subito aumento il passo per riuscire a stargli dietro, anche se la neve non facilita molto le cose.

Min Yoon-gi sbadiglia per l'ennesima volta, era rimasto sconvolto quando aveva scoperto che Namjoon voleva fare entrare Nymphe nel gruppo mafioso. Tutto ciò gli fa prudere il naso e non perché non abbia un bellissimo rapporto con la ragazza. Come aveva previsto Nymphe diventerà il suo punto di svolta, eppure qualcosa non quadra affatto. Cerca di scacciare tutti quei pensieri e di riportare la sua attenzione sul lavoro che sta svolgendo : trovare J-Hope. Infastidito dal fatto di non riuscire a trovare informazioni decide di fare una pausa per riposare. Sta per sdraiarsi ma qualcosa sullo schermo del computer attira la sua attenzione. Lo rilegge una seconda volta e poi, accertatosi che la fonte fosse reale, prende il telefono per contattare Namjoon. Il cellulare del suo capo risulta spento, Yoon-gi inizia a imprecare, sente che sta per accadere il peggio. Contattata Moriat il quale risponde nel giro di qualche secondo.
<<Ho una notizia da dare al capo>> si appunta qualcosa su un foglio.
<<.... >>
<<Non risponde >> si passa una mano tra i capelli e cerca sul computer la mappa satellitare del luogo dove si trova il boss mafioso.
<<...... >>
<<J-Hope è lì>>

PHILOPHOBIA, the Fear Of Falling In Love (Kim Namjoon)Where stories live. Discover now