Fiori Di Biancospino

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Namjoon guarda sospettoso le persone sedute al tavolo.
<<Allora Nymphe, come ti senti oggi? >>Jungkook apre uno dei sacchetti e comincia a tirare fuori diversi contenitori.
<<Ogni tanto mi gira la testa>> ometto il fatto che non riesco proprio a dormire.
<<E non dormi>> aggiunge Nam al posto mio lanciandomi un'occhiata.
Imbarazzata giocherello con le bacchette, sento lo sguardo di tutti posarsi su di me.
<<Cibo coreano! Si vede che Idaho ti conosce da tanto>> Jimin al settimo cielo prende un boccone da uno dei contenitori.
<<Da quanto vi conoscete? >> domando curiosa approfittandone per cambiare discorso.
<<Quasi dieci anni>> continua Jimin al posto del compagno.
<<Sono tanti>> esulta Jungkook con la bocca piena.
Annuisco, forse sono pure amici di vecchia data. Sorrido al pensiero di Nam da ragazzo, chissà se aveva lo stesso modo di fare di adesso.
<< Non siete qui per lei? >> sottolinea il capo mafioso con una punta di fastidio.
Si mettono a ridere, tranne Yoon-gi che è totalmente concentrato a masticare. Il mio sguardo cade su di lui,  fin ad ora non ha ancora aperto bocca. E per tutta la serata non la apre.

Arriva il momento di salutarsi, sia Jimin che il dottore ci salutano e lasciano l'attico. Il detective rimane immobile davanti a me a fissarmi.
<<Si sente in colpa>> dice Namjoon al suo posto.
<<Pensa quello che vuoi>> risponde l'altro annoiato <<Non mi scuserò >>
<<Stavi solo facendo il tuo lavoro>> gli mostro un mezzo sorriso per rassicurarlo.
Lui a grotta la fronte e infine ci lascia.
<<Jungkook ha detto di farti provare questa tisana>>
Lo guardo mentre scalda dell'acqua e prende una tazza e una bustina. Gliela prendo dalle mani e l'annuso, l'odore mi penetra nelle narici.
<<Va bene>> rispondo poco convinta.
Mi arriva la tazza fumante che prendo tra le mie mani fasciate, aspetto che si raffreddi e di seguito provo a sorseggiarla, ma il gusto erbaceo mi fa allontanare immediatamente le labbra dalla bevanda.
<<Cosa c'è qui dentro? >> piagnucolo.
<<Foglie e fiori di biancospino>> stupito dalla mia reazione annusa la mia tazza <<Sembra buona>>
Scuoto la testa per niente convinta che questo rimedio naturale possa funzionare.
<<Devi berla tutta>> mi ordina con voce profonda.
Sbuffo, non mi piace seriamente. Con malavoglia provo a finirla sotto lo sguardo minatorio di Namjoon. Finisco gli ultimi due sorsi e per togliermi il gusto erboso mi mangio qualche biscotto.
<<Per sta sera… >> inizia la frase e la lascia a metà, mi volto a guardarlo e realizzo cosa sta cercando di dirmi.
<<Non possiamo stare nel tuo letto? >> afferro un altro biscotto ignara della reazione che potrei scaturire in lui.
<<No>> borbotta <<La mia stanza ti è vietata>>
<<Ma il mio letto è piccolo per te>>
<<Ci stringiamo>> ribatte inaspettatamente.
<<Non ci stiamo>> persisto.
<<Finché non proviamo non lo puoi sapere>> prende la mia tazza e la mette nel secchiaio.
Deglutisco l'ultimo biscotto e mi alzo con l'intenzione di andarmene in camera.
<<Ti precedo>> per questa volta lo lascio vincere, ma la prossima volta riuscirò a vedere la sua stanza.
Nam mi dice che deve fare alcune telefonate importanti prima di venire a dormire. Gli rispondo che lo aspetto e vado a sdraiarmi sul morbido materasso di una piazza e mezzo. Spengo la luce e mi infilo sotto le coperte, di nuovo tutta la stanchezza prende il sopravvento su di me,  o forse la tisana sta facendo effetto. Sbadiglio e strizzo gli occhi che si fanno pian piano più pesanti. Quando sto per addormentarmi il rumore della porta che si apre mi mette sull'attenti, Namjoon raggiunge con qualche falcata il mio letto. Lo sento sollevare le coperte e stendersi sotto di esse, mi ritrovo a bordo del letto mentre lui occupa il resto dello spazio disteso a pancia in su.
<<Nam>> sussurro con voce rocca <<Non ci stiamo>> provo a farmi il più piccola possibile senza successo.
Lo sento girarsi e con una mano mi prende per la vita.
<<Ti ho fatto spazio>> ogni volta la sua voce calda mi fa sobbalzare.
Sovrappensiero mi volto verso di lui mettendomi sull'altro fianco, nel buio della stanza cerco i suoi occhi da dragone che trovo a pochi centimetri dalla mia fronte. Non so se lui riesce a vedermi, ma sono sicura che percepisce la mia presenza.
<<Dormiamo>> mi lascia andare la vita e si gira dandomi le spalle.
Mi aggrappo alla schiena come aveva fatto lui la mattina precedente, non dice altro e rimaniamo in silenzio. Ascolto il suo battito, sereno e senza stonature, mi lascio cullare dal suo respiro e mi perdo in un sonno profondo senza sogni né belli né brutti.

Apro gli occhi a fatica, stendo le braccia davanti a me aspettandomi di trovare la schiena di Namjoon. Prendo il vuoto, mezza assonnata mi metto seduta e mi chiedo che ore siano. Prendo il telefono abbandonato per terra, sorpresa nel vedere l'ora mi distendo sul letto a pancia in su. Se ne sarà andato a metà notte probabilmente, di sicuro non ci stava e ha preferito tornare a dormire nel suo letto. Qualcuno bussa alla mia porta.
<<Chi è? >> la mia gola è secca e la voce mi gratta come la carta vetrata.
<<Jimin! >> lo vedo fermo all'entrata, sorridente come sempre.
<<CHE STAI FACENDO? >> ringhia Namjoon comparendo alle sue spalle.
<<Nymphe ti andrebbe di darmi una mano? >> muove qualche passo ma viene fermato dalla mano dell'altro che gli afferma una spalla.
<<No, DEVE riposare>> Sibilla.
<<A fare cosa? >> mi siedo sul bordo del letto e lascio le gambe a penzoloni.
<<Facciamo colazione insieme e discutiamone>>

Mi ritrovo a capotavola con a destra Namjoon e a sinistra Jimin che fanno colazione insieme a me.
<<Devo ancora capire che ruolo hai>>
<<Faccio parte della mafia>> mi spiega senza fare mille giri << Appartengo al gruppo della famiglia di Namjoon>>
L'altro lo guarda di sottechi, pone attenzione a tutte le parole che il suo compagno dice preparandosi a fermarlo nel caso in cui dice qualcosa di troppo.
<<Ho un ruolo abbastanza importante, non tanto quanto il tuo amato, ma quasi>> i suoi occhi affascinanti aspettano una mia reazione.
Ha i capelli biondo tinto e devo dire che gli donano molto,  ma la cosa che mi attira di più sono le sue espressioni sempre in sintonia con le emozioni che esprime senza paura.
<<Quindi in cosa dovrei esserti d'aiuto? >> sorvolo il termine "amato"  che mi ha colorato le guance si un tenero rosa.
<< Ho sentito dire che ti intendi di falsi>>
Socchiude le labbra e fisso la mia ciotola di cereali e latte che improvvisamente si è fatta più profonda.
<<Mi stai chiedendo quello che penso? >> per un attimo prego l'universo che non sia così.
<<Temo di sì >>
Appoggio il cucchiaio, mio padre e mia madre sono due famosissimi intenditori di arte francese e soprattutto sono famosi per le loro capacità di scovare i falsi. Purtroppo questa tipologia di lavoro non è affatto sicura e pure io ero rimasta coinvolta in un caso che mi ha procurato la fobia degli ospedali. Sussulto al solo pensiero. Namjoon mi prende la mano e la stringe con dolcezza.
<<Puoi anche dire di no>> sussura lanciando poi uno sguardo pieno di rabbia verso Jimin.

PHILOPHOBIA, the Fear Of Falling In Love (Kim Namjoon)Where stories live. Discover now