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Il racconto lasciò tutti a bocca aperta. Neanche Hily era al corrente di questa storia, nonostante la zia avesse sempre condiviso tutto con lei e sua sorella minore. Era una bellissima storia d'amore, ma con un finale fin troppo amaro. Adesso capivano perché Fiona era stata così riluttante a parlare all'inizio. Non voleva ritornare al passato, non voleva riaprire una vecchia ferita, forse mai rimarginata. E adesso Hily capiva ancora meglio tutte le incomprensioni fra la zia e suo padre Viktor e il motivo per cui, forse, la zia si era trasferita in America. Una delle tante ragioni che l'aveva allontanata dalla sua famiglia, ma soprattutto dal fratello maggiore. La storia di Lysianthus aveva generato solo odio fra i due fratelli.

Per Fiona fu come se si fosse liberata da un peso, finalmente era riuscita ad essere sincera con quei ragazzi. Non meritavano bugie, soprattutto il povero e dolce Lucien. Oh Lucien! Una fitta le attraversò il cuore. Se non fosse stata così stupida, a quest'ora poteva essere già tutto risolto. O magari no. Non sapeva quale reazione avrebbe potuto avere Lui, dopo così tanto tempo. Adesso aveva paura che tutto questo sarebbe stato perfettamente inutile, adesso aveva paura di un rifiuto da parte di Lysianthus. E come poteva biasimarlo. Un'altra fitta le trafisse il cuore, questa volta più intensa, più dolorosa.

Morean prese la parola, e tutti lo ringraziarono mentalmente per aver rotto quel silenzio così imbarazzante. Nessuno voleva essere indiscreto con Fiona, nessuno voleva ferirla o accusarla di aver tenuto nascosta la verità per troppo tempo. Dorian era uno di questi. Si era imposto di stare zitto, perché se avesse parlato non avrebbe saputo controllarsi. Il fuoco della rabbia gli bruciava dentro. Con i suoi tentennamenti, Fiona aveva fatto perdere del tempo prezioso per salvare la vita a Lucien.

" Grazie per averci detto la verità, Fiona. Ma ora dobbiamo muoverci, ogni minuto che passa è un minuto in meno della vita di Lucien. Forza, andiamo. Guidaci, Fiona. Portaci da Lysianthus. "

Fiona annuì. Non aveva il coraggio di parlare. Sapeva di avere torto, sapeva di essersi comportata male, ma era pronta a riconquistare la loro fiducia aiutandoli.

La neve continuava a scendere, non aveva intenzione di smettere. Sembrava di essere in un altro mondo, completamente diverso dalla città, non solo come paesaggio, ma anche come condizioni climatiche. Là sulle alte montagne dello Yukon, era tutto ricoperto di bianco e il silenzio avvolgeva la foresta. Eppure, tanti anni fa, quando Fiona veniva da queste parti per incontrare Lui, le stagioni si alternavano normalmente, come succedeva in tutto il mondo. C'era la primavera e c'era l'estate, seguite poi dall'autunno. Invece adesso c'era sempre e solo il freddo inverno. E Fiona intuiva il perché, ma la sua mente non le lasciava elaborare il pensiero.

Si ricordava bene qual era la strada da percorrere, anche con tutta quelle neve. Magari qualche momento di incertezza la coglieva alla sprovvista e si fermava, in preda al panico di non ricordare più come proseguire. Ma poi la memoria le ritornava, più vivida che mai. Si fermò in una piccola radura, circondata da pini con rami talmente carichi di neve che sembrava che si dovessero spezzare da un momento all'altro. La bufera si era fatta più intensa, uno strano vento ululava sulle montagne. Avevano avuto non poche difficoltà a raggiungere quel posto, non riuscivano quasi a vedere a un palmo dal loro naso.

" Ascoltatemi. Siamo vicini, ma voglio che voi restiate qui. Non seguitemi. Devo andare da sola da Lui. Morean, dammi l'ampolla. Per favore, fidatevi di me. "

" Ma zia Fiona! Perché vuoi andare da sola? Non è meglio se restiamo tutti insieme? Potresti avere bisogno di noi, potresti essere in pericolo... "

" Tua nipote ha ragione, Fiona. Non fare sciocchezze. Potresti perderti, potresti ferirti e con questa bufera come faremmo a ritrovarti? "

" So quello che faccio, Morean. Lasciatemi andare. Tornerò presto con l'ampolla. "

A quel punto Dorian perse la pazienza e sbottò. Non poteva più sentire tutte queste idiozie. Bisognava agire con decisione.

" Ora basta parlare. Basta con tutti questi segreti. Veniamo con te, che tu lo voglia o no. Potresti sempre aver bisogno del nostro aiuto. "

A malincuore, Fiona accettò. Non voleva metterli in pericolo, si sentiva già abbastanza in colpa per quello che aveva fatto, ma proseguì il cammino insieme agli altri. La caverna di Lysianthus era vicina. Ancora pochi passi e qualche scalata e sarebbero giunti a destinazione.

Lui era fuori, insieme a Shiva e a Darin, i suoi fidati compagni, i suoi migliori amici. A Lui piaceva stare fuori quando nevicava, sentiva il tocco freddo ma delicato della neve sulla sua pelle e quella sensazione gli dava pace. D'altronde era il re dei ghiacci, viveva nel freddo e nel gelo più pungenti. Quella era casa sua. E il freddo lo aveva aiutato a curare le ferite dell'anima. Il suo cuore si era inaridito, aveva perso ogni conoscenza dei sentimenti e dell'amore che un tempo aveva provato, e si era chiuso in una morsa di ghiaccio.

Per tutti quegli anni, quei lunghissimi anni, Lui era rimasto solo, dopo quell'ultima volta che l'aveva vista. Quell'uomo, il fratello di lei, gliel'aveva portata via e lei non aveva fatto niente per tornare indietro. Niente. Erano trascorsi molti anni, ma era come se tutto fosse successo ieri. Mai una volta lei era tornata sulle montagne per rivederlo, per spiegargli, per fargli capire cos'era successo, anche se Lui immaginava il perchè. Però non lo accettava. Sapeva che lei era cresciuta, era il corso normale della vita, anche se lei era una strega. E perché allora, una volta cresciuta e diventata adulta, non è ritornata? Perché ha preferito voltargli le spalle? Così, col passare del tempo, anche Lysianthus aveva voltato le spalle a quella storia. Si sentiva tradito e abbandonato, il suo animo era colmo di disperazione e preferiva il gelo dell'inverno per non sentire più dolore.

Il suo regno divenne ancora più freddo, ancora più innevato, ancora più ghiacciato. Da quel giorno, l'inverno fu molto più rigido nelle alte montagne dello Yukon, le temperature scesero a dei livelli mai visti prima. Si formarono nuovi e ampi ghiacciai, i piccoli rii che una volta scorrevano fra le montagne, con la loro acqua cristallina, si ghiacciarono per sempre, trasformandosi in lastre di ghiaccio. E pian piano, lassù, l'inverno prese il posto di tutte le altre stagioni. Esisteva solo quella stagione nel suo cuore e così sarebbe stato anche per la natura circostante.

All'improvviso, Lysianthus avvertì qualcosa nell'aria. C'era qualcuno fra le montagne, forse anche più di una persona. Li sentiva muoversi a malapena nel forte turbinio della neve, ma sapeva che qualcuno stava salendo da lui. Ebbe un pensiero fugace, che poi subito scartò. Non era possibile che fosse Fiona, non dopo tutto questo tempo. Si stava sbagliando. Anche i due lupi sentirono qualcosa, perché iniziarono a ringhiare con un tono basso e minaccioso.

" Buoni, state buoni, amici miei. Non c'è motivo di preoccuparsi. Non c'è nessuno. State tranquilli. "

Ma Shiva e Darin erano sempre sul chi va là, sempre attenti e pronti a proteggersi a vicenda da un'aggressione improvvisa.

Lysianthus proseguì la camminata, ma quel pensiero ritornò nella sua mente. E se invece fosse stata davvero Fiona? Se anche fosse tornata da lui dopo tutto questo tempo, e sempre ammesso che fosse realmente lei, cosa avrebbe fatto lui? Non lo sapeva, ma voleva scoprire chi erano quei viandanti misteriosi.


Morean Il VampiroWhere stories live. Discover now