14.

38 5 0
                                    

Steinar correva per il bosco, inciampava e cadeva, non aveva quasi più forza. Doveva calmarsi e provare ancora l'incantesimo, non si ricordava bene le parole, accidenti a lui! Finora i suoi tentativi erano stati vani. Se non riusciva a riprendersi i suoi poteri, Morean lo avrebbe ucciso sicuramente: un uomo nelle sue condizioni non aveva nessuna speranza di sopravvivere contro un vampiro. Aveva il naso rotto e anche qualche dente rotto, era pieno di tagli e di graffi, e inciampando aveva pure preso una bella storta alla caviglia. Provò ancora una volta quel maledetto incantesimo e questa volta ci riuscì.

" Adiciet ut resurgat! Surgere iterum in potentia ad animam! "

Si alzò un vento improvviso che fece turbinare foglie e rami e ululò per tutto il bosco. Steinar si sentì sollevare insieme alle foglie e dal pugnale d'argento scaturì un violento fulmine color verde smeraldo che lo colpì diretto in fronte. Il vortice cessò e lui cadde a terra, stremato. Quando riaprì gli occhi aveva di nuovo i suoi poteri. Si sentiva stranamente euforico, percepiva i suoni della notte in un modo tutto nuovo, il suo udito era molto più sviluppato, anche se non come quello di un vampiro. Anche lui poteva volare, poteva spostarsi più velocemente e poteva sentire la presenza di altri esseri sovrannaturali. Sfruttò i suoi nuovi sensi al massimo, ma non c'era traccia di Morean nei dintorni. Restò in attesa, l'adrenalina gli scorreva nelle vene. Poi, un'ombra più scura della notte lo avvolse.

Morean e Seth avevano schermato le loro menti, una precauzione che aveva voluto prendere Seth dopo che Morean gli aveva raccontato come lui e Van Der Meer erano arrivati nel bosco. Seth aveva dei sospetti.

" Quel pugnale d'argento non mi piace. Ho paura che avremo dei guai. "

" Come se non ne avessimo già abbastanza, eh? "

" Già. Quel pugnale appartiene ad una congrega di streghe e stregoni. "

" Una congrega? Qui a Parigi? "

" No, non una congrega, ma un membro di quella congrega. "

" No aspetta Seth, fammi capire: quel pugnale io l'ho visto in mano a Van Der Meer e tu mi stai dicendo che appartiene ad una congrega? Van Der Meer? "

" Si, proprio così. Van Der Meer è uno stregone. Non so se ha sempre usato i suoi poteri fino ad oggi oppure no, ad ogni modo dobbiamo stare molto attenti, Morean. Streghe e stregoni sono molto potenti, ma tu ed io siamo in due e se Van Der Meer è da solo come penso, e spero, allora possiamo sconfiggerlo insieme. "

" Muoviamoci, presto! Non abbiamo un minuto da perdere! "

Purtroppo erano arrivati tardi. L'incantesimo era già in atto e di lì a poco Steinar sarebbe diventato di nuovo stregone. Seth e Morean erano nascosti dietro gli alberi, Morean voleva intervenire per fermarlo, ma Seth lo bloccò. Era pericoloso interrompere un rito magico, non si sapevano le conseguenze che si potevano ripercuotere su chi lo stava ostacolando. Così aspettarono.

Seth si avventò su Steinar, era molto più alto di lui, poteva batterlo anche se l'altro aveva i poteri: in fondo pugni e calci facevano sempre male anche fra esseri sovrannaturali. Tentò di imprimergli nella mente incubi deliranti per destabilizzarlo, cercò di comandargli la mente, ma invano. Steinar adesso era più forte con i poteri e anche il suo schermo mentale era più resistente. Protese le braccia verso Seth e lo scaraventò violentemente contro gli alberi. Per essere quasi un novellino in quanto a stregoneria, se la cavava abbastanza bene, ma continuava a peccare di superbia, proprio come quando era un umano. Era troppo sicuro di sé, si sentiva invincibile e prima o poi avrebbe fatto un passo falso.

" Potete provarci quanto volete ad uccidermi, ma non ci riuscirete mai! Io sono più forte di voi due e vi distruggerò! "

" Questo lo vedremo, Van Der Meer. "

Morean Il VampiroWhere stories live. Discover now