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Morean sentiva la presenza di altri esseri sovrannaturali in città, a Parigi non gli era mai capitato, forse perché là gli altri, se c'erano, rimanevano più nascosti, non si facevano trovare tramite i pensieri, proprio come era successo con Seth. Qui non sentiva pensieri precisi, ma percepiva qualcosa, quel poco che bastava per dargli la certezza che ci fossero altri vampiri come lui. Chissà se li avrebbe mai incontrati per strada.

Aveva un po' di paura per Isabelle, non sapeva se gli altri vampiri avrebbero potuto sentire la sua presenza, dato che ormai erano tutti esseri ultraterreni, e se sarebbero stati ostili nei loro confronti: anche se Isabelle gli aveva detto che solo lui poteva vederla e sentirla, Morean aveva sempre qualche timore, ora che sapeva della presenza degli altri. Ma molto presto avrebbe avuto una conferma.

Successe una notte, mentre lui ed Isabelle stavano passeggiando sulle rive del fiume Mississippi. Avevano preso l'abitudine di uscire e fare passeggiate notturne, almeno non c'erano umani per strada e Morean poteva parlare con Isabelle liberamente. Lasciava sempre una mezza finestra aperta della stanza così che potevano ritornare senza problemi. Ebony riposava tranquilla su letto o su una poltrona.

Avvertirono entrambi qualcosa che li stava seguendo nella macchia di alberi e cespugli, sull'altra riva del fiume. Il primo ad accorgersene fu Morean, ma anche Isabelle sentì qualcosa. Questa presenza non era minacciosa, non mandava segnali di violenza, però bisognava sempre stare all'erta, i vampiri potevano schermare la loro mente con altri pensieri, ingannando così altri vampiri.

" Morean, hai sentito anche tu? "

" Si, pare che molto presto avremo visite, se chi ci sta seguendo avrà intenzione di farsi vedere. "

" Ho un po' paura. "

" No, stai tranquilla Isabelle, deve essere solo uno, percepisco solo una fonte di pensieri. "

L'altro vampiro capì di essere stato scoperto e si fece avanti. Saltò dall'altra sponda e li raggiunse in un attimo, era molto veloce.

" Non abbiate paura di me, non ho nessuna intenzione di farvi del male. E' da un po' che vi seguo e, anzi, mi scuso se mi sono permesso di intromettermi nella vostra intimità, ma mi incuriosiva la signorina che è in vostra compagnia. Voi, signore, lo so che siete come me, una creatura della notte, un figlio delle tenebre, ma lei... lei ha un qualcosa di particolare, non è vero? "

Morean ed Isabelle furono molto sorpresi, questo vampiro poteva vederla! Come era possibile? Allora anche tutti gli altri potevano vederla! A Morean non piaceva questa faccenda, Isabelle poteva essere vulnerabile, ma non sapeva neanche se un altro vampiro poteva attaccarla e farle del male. In genere i vampiri sono molto solitari e riservati, non vanno a cercare guai o a creare scompiglio solo per il gusto di farlo, a meno che non abbiano un carattere esuberante e ribelle e provino piacere nel creare disordine. Preferiscono condurre una vita "normale", proprio per non essere notati. Certo, esistono le eccezioni, come aveva potuto constatare Morean molto tempo fa durante i suoi viaggi, ma rimangono sempre delle eccezioni.

" Oh scusatemi, sono davvero un maleducato. Vi sto pedinando e non mi sono ancora presentato! Io sono Lucien, piacere di conoscervi, signori. "

Prese la mano di Isabelle per baciarla, in quel gesto di cortesia e rispetto caratteristico di un vero gentiluomo. Aveva capelli color biondo scuro, legati da un nastro, occhi verdi brillanti e lunghe basette che gli incorniciavano un volto un po' squadrato. Aveva un'aria molto raffinata.

" Piacere nostro, Lucien. Io sono Morean e lei... lei è Isabelle, la mia fidanzata. Ma dimmi, da cosa ti sei accorto che lei ha qualcosa di diverso? "

" Sai che noi vampiri abbiamo una vista che va oltre il semplice sguardo umano, in lei ho visto una purezza fuori dal normale, irradia una luce propria anche se non è più umana, questo riesco a sentirlo. Deve esserle successo qualcosa di molto brutto, e me ne dispiace. "

Lucien dimostrava una gentilezza e un'empatia molto rare per un vampiro, sembrava davvero dispiaciuto per quello che era successo ad Isabelle, anche se Morean non gli aveva raccontato ancora niente, Lucien intuiva cosa le era capitato. Sentiva che potevano fidarsi di Lucien, la sua mente era libera e non mandava segnali equivoci o violenti, non c'era niente di subdolo in lui. Così continuarono insieme la loro passeggiata notturna. Morean gli raccontò tutte le loro vicende, la morte di Isabelle, la sua vendetta, la sua voglia di partire e il ritrovamento di Isabelle al porto di New Orleans.

" Che triste storia! Ma quel delinquente ha fatto la fine che si meritava. Però adesso siete di nuovo insieme, e questo è molto bello. Dove alloggiate? "

" Abbiamo preso una camera nella locanda di Bourbon Street, ma non sappiamo ancora cosa fare dopo. "

" Lasciate la locanda e venite nella mia dimora, sarei molto felice di avervi come ospiti! Abito in una villa nel Garden District. Domani mattina vi aspetto sotto la locanda, voi organizzatevi con comodo e poi andiamo alla villa. "

" Abbiamo anche una gatta con noi, però, non so se potrebbe farti piacere lo stesso... "

" Oh, non c'è nessun problema, Morean, davvero. Ci vediamo domani mattina allora. "

E Lucien si allontanò. Isabelle rimase stupefatta da quell'incontro, era una persona così affabile e gentile, e Morean sapeva, o meglio "sentiva" che in lui c'era qualcosa di buono, forse anche qualcosa di ingenuo, il che era strano per un vampiro: certi vampiri potevano essere cinici, a volte violenti, pronti a tutto per soddisfare la loro fame, potevano essere scaltri ed ingannare gli altri. Morean era quasi certo che neanche Lucien si nutriva degli esseri umani. Forse avevano trovato un nuovo amico.


Morean Il VampiroWhere stories live. Discover now