CAPITOLO 36 : Poker tra Le lenzuola ( SUPER HOT )

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(Pe\ Io, Decha \ Chris)

Dopo il casino accaduto in quel parco salimmo sulla moto, lui mi strinse appoggiando la testa sulla mia spalla e si strinse a me. Non parlavo, ero arrabbiato perché aveva rischiato la sua vita, quel parco era pieno della peggior feccia che esista: drogati rapinatori quelli che si davano alle persone e soprattutto gli animali con la rabbia (ovviamente mi riferisco a quelli che le avevano prese)

La prima tappa fu la farmacia per prendere disinfettante e ovatta per pulire le ferite che aveva riportato. Lo medicai sul posto poi salimmo sulla moto e ci avviammo verso il mio stabile quando arrivammo nel garage parcheggiai la mia moto scendemmo e ci diriggemmo verso l'ascensore senza ancora dire nulla.

Sempre in silenzio chiamai l'ascensore quando arrivò entrammo e rimanendo al suo fianco dissi cercado di tenermi calmo:

" quando mi hai chiamato e mi hai detto dove eri ho mollato tutto per sbrigarmi a venire da te "

Mi voltai e mi misi davanti a lui, appoggiai la mia mano sulla parete dell' ascensore, incastrandolo tra me e la parete e lo guardai nei occhi sussurrando sfinito:

" lo sai che sono geloso.. lo sai che sono possessivo e non tollero che qualcuno possa toccarti.. ora verrai punito! "

[............]

Intanto Christian aveva lasciato il parco per dirigersi all' appuntamento di Decha, non ci mise molto ad arrivare tanto che quando arrivò al parcheggio Decha era appena uscito dalla doccia. Christian suonò, Decha aprì il portone e così  Christian entrò e si diresse verso l'ascensore ma nello stesso momento io avevo appena schiacciato il pulsante di STOP che si trovava accanto a Pe, l'ascensore si fermò e gli misi la mia mano sul suo fianco. Lui non disse nulla ne la tolse anzi mi guardava e sul suo viso comparve un sorrisetto molto malizioso.

Immaginava che tipo di punizione gli attendeva arrivati in camera, portò la sua mano sul mio viso, passò un dito sulle mie labbra e poi se lo portò alla sua  bocca senza distogliere lo sguardo dai miei occhi.

OK ero ancora molto arrabbiato con lui perché non doveva trovarsi in quel posto soprattutto senza di me che lo proteggevo.

Mentre tenevo ancora il pulsande dello stop premuto l'altra mano era sul fianco del ragazzo e lo tenevo con dolcezza ma con fare possessivo, iniziai ad avvicinare il mio viso al suo ma all' ultimo deviai verso il suo collo, lui sorrise e mise di lato la testa e arrivai al suo collo e iniziai a mordicchiarlo, adoravo la sua pelle.

Lui chiuse gli occhi e iniziò a sospirare con un respiro di piacere e iniziò a mordersi il labbro inferiore, portò la sua mano sulla mia testa per spingerla verso di lui per farmi continuare, lo assecondai perché adoravo mordere quel collo sexy. L'altra mano la posizionò sulla mia schiena e mi tirò a sè così i nostri corpi entrarono in contatto, la mia mano la spostai dal suo fianco mettendola sotto la maglietta e sentii la sua pelle calda.

Pe mi sussurrò tenendo gli occhi chiusi dal piacere:

"P' Stefano .... mmmmm non ti fermare.. mi piace.. continua "

mi staccai dal suo collo, sorrisi e gli leccai i segni che gli avevo lasciato, tolsi la mano che avevo sotto la sua maglietta per metterla sul suo mento, glielo abbassai e glielo morsi dolcemente e lui trattenne il respiro mentre mille pensieri perversi affollavano la sua mente:

* mi piacciono le sue punizioni.. P' puoi punirmi di continuo.. adoro le sue labbra.. ho voglia di baciarlo.. baciami *

abbassò lo sguardo sulle mie labbra, entrarono in contatto e iniziammo a baciarci con passione e le nostre lingue iniziarono a cercarsi a giocare duramente tra di loro.

Tu sei il mio mondoWhere stories live. Discover now