CAPITOLO 16 : Adoro quando mi BACI , Mi distuggi quando non Lo fai

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Da quando Pe si era ammalato, con la febbre alta non lo avevo mai lasciato se non per uscire a prendere cibo e medicine.

Lo facevo volentieri, ma curarlo era un'impresa, soprattutto perché dormivo poco a causa dei suoi incubi che erano molto frequenti, quindi, mentre lui si aggrappava alla mia maglietta per paura che me ne andassi, io lo stringevo a me lasciandogli mettere la testa sul mio petto e sussurrandogli parole dolci per calmarlo.

Emmanuel mi aggiornava sul programma universitario e quando Pe era tranquillo, ne approfittavo per studiare.

Sapevo che lui e Channaron si frequentavano per via di foto che giravano sui social e io ne ero felice, non avevo avuto dubbi su come sarebbe finita.

All'improvviso sentì Pe urlare, così lasciai il mio PC e corsi da lui.

Lo trovai seduto e tremante, così mi avvicinai prendendolo per le spalle e facendolo stendere dolcemente.

"Nong, tranquillo sono qui, non ti lascerò mai, non intenzione di sparire dalla tua vita"

Dopo cinque giorni le sue condizioni migliorarono, lo capì dal diminuire degli incubi e io continuai a lavarlo con la spugna e mettergli una pezza bagnata in fronte.

Il sesto giorno sparirono sia la febbre che gli incubi e finalmente lo vidi dormire tranquillo mentre io andai in salone e mi buttai sul divano sospirando.

"Mamma mia che stanchezza...sono davvero esausto..."

Poi presi il portatile e ripresi a studiare, finché non mi venne fame e andai in cucina per uno spuntino, ma mi accorsi che non c'era rimasto nulla da mangiare, così andai a farmi una doccia.

Del resto stare chiuso in casa e dormire accanto ad un Pe termosifone mi aveva fatto sudare parecchio.

Uscito dal bagno con l'asciugamano in vita, vidi Pe seduto che mi guardava con occhi ancora un po' spenti, così mi avvicinai sedendomi al suo fianco e posandogli la mano sul collo.

A quel tocco lui mise la sua mano sulla mia e intrecciammo le dita, e pieno di gioia gli sorrisi.

Anche lui sorrise, ma debolmente.

"Hia Stefano, grazie per esserti preso cura di me"

Disse e pensò, guardando la mia bocca sorridente, che io fossi speciale e che voleva baciarmi.

Io lo accarezzai piano come fosse di porcellana e dissi

"Tranquillo io..."

Ma lui sporgendosi in avanti mi tappò la bocca con le sue labbra che erano screpolate, ma non mi importava, perché lui era la persona a cui volevo affidarmi.

Gli misi una mano sul fianco avvicinandolo dolcemente e sentì la sua mano sul petto, mentre intrecciava le dita dell'altra con le mie.

Con i cuori impazziti continuammo a baciarti, le nostre lingue giocavano, ma nonostante avesse cominciato lui, io non volevo esagerare viste le sue condizioni.

Lo avevo accettato nella mia vita ed ero sicuro di volerlo portare all'altare in futuro.

Quando ci staccammo mi sorrise e io gli dissi

"Hia mi hai ucciso con questo bacio"

Lui rispose :

"Era ciò che volevo dalla prima volta che ci siamo baciati"

"allora adesso potrai baciarmi ogni volta che vorrai e ovunque vorrai"

Gli dissi con un sorrisetto avvicinandomi al suo visso arrossato aggiungendo

Tu sei il mio mondoWhere stories live. Discover now