CAPITOLO 13 : " Mi Prenderò cura di te .... se me lo Permetterai "

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l'indomani stava per piovere quando mi trovai parcheggiato sotto casa di Pe.

Ripensavo a ciò che mi aveva detto Tesanee e anche se avevo cominciato ad indagare, non avevo scoperto nulla.

Il mio gruppo era a conoscenza di questa cosa, ma Pe e i suoi no.

Sobbalzai al rumore di un tuono e sbuffando decisi di chiamare Pe e selezionai il suo numero con il cuore a mille.

"Sawadì khrab Hia"

Dissi appena mi rispose.

"Sawadì khrab P'"

Lui rispose :

"Sono qui sotto..."

Gli dissi e lui non parlò per un secondo e poi disse

"Scendo subito"

Quando lo vidi uscire, con il suo sorriso luminoso dal portone, mi emozionai e quando salì in auto gli chiesi quando fosse libero.

Lui rispose :

"Finisco alle 16.00, devo aspettarti?"

"Se vuoi puoi raggiungermi in facoltà"

Gli dissi accarezzandogli il viso e il suo sorriso si illuminò.

Durante il tragitto cominciò a piovere, accesi il riscaldamento e guidai con prudenza verso la facoltà di Pe dove Tesanee lo stava aspettando.

Arrivati mi slegai la cintura per prendere l'ombrello nel sedile posteriore e siccome Pe aveva fatto lo stesso, ci trovammo ad un centimetro di distanza.

Ci guardammo negli occhi e pensai che non mi interessava più dell'ombrello, ma solo il ragazzo che avevo davanti.

Tesanee, fuori dalla facoltà ci guardò sbarrando gli occhi e con una mano sulla bocca per quel che successe.

In auto Pe prese coraggio ed eliminò quell'ultimo centimetro e cominciò a baciarmi chiudendo gli occhi.

Per un secondo fui preso alla sprovvista, ma poi mi rilassai rispondendo al bacio e chiudendo anche io gli occhi.

Più lo baciavo e più la nostra connessione diventava lineare e perfetta mentre i nostri cuori avevano iniziato a battere all'impazzata.

Posai la mano sulla sua guancia, mentre lui teneva la sua sul mio collo tirandomi a se, tutto sotto gli occhi di Tesanee che saltava dalla gioia.

Continuammo a baciarci, io avevo bisogno di sentire quelle labbra che avevo tanto bramato, ed ore che finalmente ero riuscito ad assaporarle non avevo più intenzione di farne a meno.

In quel momento Pe pensò che amava davvero come lo baciavo.

Con un po' di timore infilai la lingua tra le sue labbra e lui fece altrettanto, così le nostre lingue cominciarono a giocare ad acchiapparella e Tesanee

vedendo che la cosa si era fatta seria, tirò fuori il cellulare e ci scattò una foto che inviò subito ad Emmanuel con la dicitura

**Finalmente i nostri amici ci danno dentro!**

Emmanuel era al bar con Christian che stava con la testa sul tavolo per il dopo sbornia e aveva un succhiotto fatta Decha sul collo che lo irritava,

ma non ce la faceva ad arrabbiarsi.

"Cazzo!"

Disse forte Emmanuel appena vide il messaggio di Tesanee

"Per favore non urlare ...ho mal di testa..."

Tu sei il mio mondoWhere stories live. Discover now