CAPITOLO 10 : QUESTO E' IL GIRL POWER

133 12 0
                                    

Due giorni dopo la festa mi ritrovai a guidare verso l'università per via delle lezioni.

Il mio Nong non ne aveva e la cosa mi straniva a causa del senso di protezione che avevo sviluppato nei suoi confronti.

Indossavo la sua camicia, con le maniche arrotolate perché troppo lunghe, su un lato era scritto in thai il nome di Pe ed aveva anche il suo profumo che adoravo.

Parcheggiai accanto all'auto di Christian che mi stava aspettando, sospirai un paio di volte e mi decisi a scendere sorridendogli.

"Christian, come va?"

Christian rispose  guardandomi  :

"Tutto bene. Sei arrivato presto."

Gli sorrisi e risposi :

"Non sono andato a prendere Pe, oggi non ha lezione"

Christian vedendomi  la camicia di Pe disse 

"Però hai la sua camicia..."

"Esatto...problemi?"

Gli chiesi sorridendogli.

Lui rispose :

"Nessuno"

Quando arrivò Emmanuel, mi chiese anche lui come mai fossi già li e Christian disse

"Non c'è la mogliettina"

"Mogliettina un corno!!!"

Sbottai e scoppiarono a ridere fino a che i nostri cellulare non ricevettero una notifica contemporaneamente, ma fui io a leggere per primo.

**Aiuto!**

Seguito dalla posizione.

Guardai i miei amici e dissi

"E' Francesca , è nei guai  dobbiamo aiutarla"

Salì sulla mia auto, accesi lo stereo e sgommai verso il punto in dicato con Christian ed Emmanuel che mi seguivano con i loro mezzi.

Contemporaneamente Decha, Tesanee e Pe a bordo di un taxi, erano diretti alla facoltà di belle arti dove un loro amico di nome Channaron, aveva un paio d'ore libere dalle lezioni.

Appena entrarono nell'androne, Pe si accorse di essere riconosciuto perfino li, decise di attendere dov'era con i suoi amici e di avvisare Channaron per telefono.

Io in auto mi slacciai la camicia e mi tolsi la cravatta prima di fare un testacoda e fermarmi nel luogo indicato.

Tolsi la camicia, scesi restando in canottiera nera e vidi subito Francesca e Miry combattere contro dei ragazzi.

Subito arrivò anche il resto del gruppo.

Gli stronzi che avevano attaccato le nostre amiche si voltarono e il loro capo disse

"Le puttane hanno chiamato i loro amici"

E scoppiò a ridere da solo.

"Che bella battuta da imbecille...del resto cosa potevo sperare?" dissi alzando il sopracciglio 

Lui  mi guardo  furioso e disse :

"Imbecille io ?"

Alzai le spalle e risposi stuzzicandolo :

"Visto? Te lo dici da solo, anche se sembri più un facocero con parrucca e dono della parola"

Il mio gruppo scoppiò a ridere, mentre il tipo si arrabbiò ulteriormente.

Tu sei il mio mondoWhere stories live. Discover now