CAPITOLO 35 : Ma Tu Finisci Sempre Nei Guai !!!

69 7 0
                                    

Dopo un mese dal casino fatto da Christian con quella maledetta frusta che ora era a casa mia appesa all' attaccapanni all' entrata vicino alla porta. Da quando me l'ha regalata non è mai stata usata su Pe visti i pochi momenti privati. Tra le gare di nuoto a cui dovevo partecipare e i vari test che dovevamo sostenere non avevamo molto tempo per stare assieme.

Quella sera avevo un appuntamento con il mio ragazzo così mi ero vestito con un pantalone di jeans corto e una semplice maglietta, scesi in garage aprii la macchina ed entrai non feci in tempo a mettermi seduto in macchina che ricevetti una chiamata proprio dal mio fidanzato.

Sul mio viso comparve un sorriso e misi il vivavoce e dissi:

" Pe sto partendo.. che c'è? "

Lo sentii rispondermi con affanno:

" c'è un ragazzo in difficoltà che è inseguito da dei bulli e io gli sto andando dietro "

sentendo quelle parole sbiancai e dissi allarmato:

" arrivo subito dove siete?? "

Lui rispose:

" al parco dell' Eur "

Sentendo il posto dove si trovava il mio stupore divenne rabbia ma cercai di tenermi calmo e dissi:

" non ti preoccupare Hia sto arrivo!!! "

Pe interruppe la chiamata, presi il cellulare mentre uscivo dalla macchina e cercai la chat di gruppo e quando la trovai dissi usando il messaggio vocale:

" un branco di animali sta attaccando un ragazzo e Pe al parco del Eur.. li sto raggiungendo sbrigatevi.. io vado in moto "

chiusi la macchina e mi sbrigai a salire in casa. Ci misi un secondo a cambiarmi mettendomi un pantalone di pelle canotta nera e gli anfibi, ritornai all'entrata pensando:

* Se quelle bestie hanno provato a toccare Pe, giuro che diventeranno delle bestie da macello *

afferrai lo zaino che di solito usavo per andare in moto, tornai in camera e presi il cellulare che avevo lasciato sul letto, lo infilai nella tasca dello zaino e chiusi la lampo poi tornai all' entrata e afferrai la frusta e la infilai nello zaino, afferrai il casco nero le chiavi della moto e la carta magnetica che apriva casa, uscii di corsa chiudendo la porta alle spalle.

Tornai in garage saltai sulla moto schiacciai il pulsante per aprire le porte e quando furono aperte schizzai fuori, ero in mezzo al traffico e stavo facendo zig zag per raggiungere il prima possibile il mio fidanzato al parco dell' Eur.

Christian si era appena finito di preparare quando ricevette un messaggio, apri la chat di gruppo e ascoltato il mio messaggio vocale si sbrigò ad uscire da  casa diretto anche lui al parco. Kim era a cena con il suo fidanzato quando scoltò  il messaggio della chat privata, chiese scusa al suo ragazzo e partì anche lei. La stessa cosa fecero anche altri del mio gruppo.

Intanto mi stavo dirigendo di corsa verso l'eur mentre guidavo in mezzo al traffico continuavo a pensare:

* se quei bastardi toccano Pe gli spezzo le ossa *

Spostai lo sguardo sul cruscotto dove c'era l'orario: erano le 20! Accelerai non potevo ritardare ulteriormente, a quell' ora uscivano i bastardi. Mi stavo domandando sul perché Pe fosse lì a quell' ora .. non riuscivo a trovare una risposta ma passai in secondo questo pensiero tanto me lo avrebbe spiegato finita questa storia: giuro che questa volta lo punisco!

Arrivato al parco dell' Eur smontai dalla moto, infilai la catena alla ruota e mi sfilai il casco mettendolo nel portapacchi, salii le scale di corsa e quando arrivai allo spiazzo iniziai a cercare Pe. C'era un silenzio irreale quando all' improvviso sentii un urlo familiare che riconobbi subito: era Pe!

Tu sei il mio mondoWhere stories live. Discover now