Parte 35

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Il mio intento era raccontare, a mio fratello, quello che pensavano i miei genitori, sul fatto del fidanzamento con Federico, durante la cena... poi mi ricordai... eravamo a cena dai miei.
Penso che la maggior parte delle volte l'ansia proveniente dal conoscere di persona i genitori della persona che presumibilmente ami, venga dal ragazzo stesso e leggermente dalla ragazza.
Questa volta era il contrario.
C'era Federico sereno come un bambino che aveva preso un bel voto nella poesia da studiare, e poi c'ero io... che anche se avessi preso una decina di ansiolitici non mi sarebbe passata tutta l'ansia che mi stava percorrendo l'intero corpo.

Eravamo io e Leo, in macchina, a spiegare al caro ospite della serata cosa andava detto e cosa evitare.
Leo: <<no, Mercedes>>
Io: <<si, Ferrari>> dicemmo indicandolo con l'indice, tipo contando.
Fede: <<okay, sulla Formula 1, ci siamo>>
Leo: <<se aprono il discorso scuola... chiudilo>>
Io: <<il prima possibile>> ci rispose con un "okay" carichissimo.
Io: <<no musica trap, rap e spagnola>> dissi contandole con le dita.
Leo: <<magari la spagnola la eviti con nostro padre>> si voltò di profilo, un po' per guardare me, un po' per guardare Federico nei posti dei passeggeri.
Quando fummo arrivati davanti alla porta di casa e aspettammo che ci aprissero i proprietari.
Ci ricordammo la cosa più importante che non doveva dire.
Leo: <<cazzo ci siamo dimenticati...>> io e Chiesa ci voltammo verso di lui in contemporanea.
Fede: <<cosa ancora>> in effetti c'era una lista lunga quanto le mie note negli anni scolastici.
Leo: <<no, Juve>>
Io: <<si, Udinese>> lo vidi spalancare gli occhi.
Non sapevo se il motivo fosse perchè lui gioca nella Juventus... o perchè-
Fede: <<proprio oggi me lo dite>> lo "urlò" sussurrando.
Fede: <<chest oggi mi spa->>
Neanche il tempo di finire la frase, anche se si poteva intuire benissimo, che mio padre ci aprì la porta, e Federico deglutì rumorosamente.
Mio padre: <<entrate>> ci fece spazio con il braccio.
Fede: <<potevi dirmelo prima no? Non proprio oggi che abbiamo giocato>> disse sistemandosi i pantaloni sulle caviglie.
Io: <<è finita in pareggio... è già qualcosa>> dissi specchiandomi nel piccolo specchio che era dietro alla porta d'entrata.
Leo: <<se non vi state guardando per cercare di attirare meno attenzione... c'è l'avete fatta perchè papà se n'è andato>> ci voltammo prima verso di lui e poi verso il resto dell'entrata, che effettivamente era vuota.
Aprii la bocca per esitare ma la richiusi subito.
Quando stavamo per seguire mio fratello verso la cucina mi arrivò una notifica.
Presi il telefono che era nella tasca dietro dei pantaloni ed aprii whatsapp.

Manu🫶🏻
Fede è già con un colpo in testa o...?
20:30

Feci vedere il messaggio a Federico con la risatina sotto i baffi, che continuò anche dopo che ci scattai un selfie ironico: dove c'ero io con il pollice all'insù che sorridevo e dietro la faccia preoccupata di Fede.
Il tempo che la mandai, che aveva già risposto.

Manu🫶🏻
Mettigli un po' di fondotinta che sembra pallidino hahaha
20:30

Spero non mi muoia sul tavolo
20:31

pensare che prima era lui quello tranquillo
20:31

unexpected love//Federico ChiesaWhere stories live. Discover now