Parte 16

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Laura: <<okaaay... dopo allenamento volete venire a cena qui?>>
Io: <<NO>>
Fede: <<se non disturbiamo>>
Io: <<disturbate>> controbattei.
Senti tossire dietro di me.
Io: <<tu no>> aggiunsi alzando un dito.
Laura: <<a che ora finite gli allenamenti allora?>>
Fede: <<alle 18. Potremmo essere qui per le 19... No Manu?>> lo indicò con la mano, guardandolo.
Manu: <<si>>
Laura: <<perfetto allora>>
Io: <<AAAH>> alzai la testa.
Intanto che Chiesa si alzò dal divano per dirigersi verso la porta, senti Manu che si avvicinò al mio orecchio, sussurrandomi: "almeno ci sono io".
Alzai gli occhi al cielo e lo seguii verso la porta.
Fede: <<allora a dopo>> rivolse un sorriso alla mia amica e a me, invece, un occhiolino che mi fece solamente che sbuffare.
Rivolsi uno sguardo al mio amico e lo vidi fare un quasi sorriso.

Erano più a meno le 17 di quello stesso pomeriggio e sia io che Laura eravamo nelle nostre camere a farci i cavoli nostri.
E nel mentre che guardavo i vecchi video di Fumagalli mi arrivò una video chiamata da mio padre, che probabilmente era con mia madre, sul divano a guardare sulla 8 un programma di cucina e stranamente gli è passato per l'anticamera del cervello che esisto anche io.
Io: <<ciao>>
Mia madre: <<amore, come stai?>>
Io: <<bene, voi?>>
Mia madre: <<bene bene dai, si lavora e basta per questo non siamo riusciti a chiamarti>> intanto però erano dove pensavo che fossero.
Io: <<ah beh si>>
Mio padre: <<conosciuto qualcuno?>>
Io:<<più che qualcuno>> sussurrai sorridendo.
Mio padre: <<cosa tesoro?>>
Io: <<no no nulla... Leo?>>
Mia madre: <<è al lavoro pure lui, non si ferma mai.
Adesso che sta cercando pure casa>> almeno lui riesce a trovare il tempo per sentirmi.
Io: <<immagino... boh io vado, che devo prepararmi>> anche se mancavano ancora due ore all'arrivo di quei due.
Mia madre: <<cosa fate?>>
Io: <<una cena tra... amici>>
Mio padre: <<mandaci le foto dopo>>
Io: <<certo>> dissi salutandoli con la mano.
Mio padre: <<ciao bellissima>>
Mia madre: <<ciao tesoro>>
chiusi la chiamata e mi buttai giù con il busto sul letto e mi coprii la faccia con le mani.
Feci due respiri profondi e mi alzai.
Dovevo distrarmi un attimo così decisi che mi sarei fermata a prendere un caffè e poi sarei andata al campo. Sempre se Mancini mi volesse ancora.
Andai a salutare al mia amica che era in video chiamata con i suoi e me ne andai.
In macchina mi risuonava ancora in testa quello che mia madre disse, che non avevano tempo e che non si fermavano mai... Però intanto Leo mia scriveva ogni giorno e mi chiamava un giorno sì e uno no.
E poi mi ricordai quello che mi chiese Laura prima di richiudere la sua porta per poi andarmene.
Laura: <<stai bene?>> rimasi zitta un due secondi per pensare a quello che dovevo rispondere. Ma le uniche parole che uscirono dalla mia bocca furono: "si che sto bene" concludendo con un sorriso più falso dei video di 5-minute.

unexpected love//Federico ChiesaKde žijí příběhy. Začni objevovat