Parte 1

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L'estate è arrivata ed è la seconda estate in cui grazie a Dio non devo preoccuparmi della scuola.
E io e la mia migliore amica, Laura, avevamo deciso di passarla a Firenze, da sole.
Posso solo immaginare il casino che avremmo potuto fare.
Laura: <<sei pronta per domani?>> mi chiese sorridendo la mia migliore amica distesa sul mio letto. In realtà mi mancavano ancora da fare le valigie, sono pigra... oddio non che lei non lo fosse eh... però non vedevamo l'ora di partire.
Era un sogno che volevamo avverare dalle medie.
Io e lei siamo nate con quattro giorni di differenza, nello stesso ospedale e le nostre madri erano vicine di "stanza" essendo che erano, e sono tuttora migliori amiche... pure loro. Quindi noi ci conosciamo da quando siamo nate, o almeno a noi così piace dire. Una cosa che mi piace fare con lei è ripeterle più volte che sono la più grande, non solo per quei 4 giorni ma anche d'altezza.
Ogni volta che glielo ricordo mi risponde sempre nello stesso modo: <<eeh Giulia... vaffanculo>>.
Quegli insulti da migliore amiche, che noi ci tiriamo praticamente ogni giorno.
Alla fine sappiamo che l'una senza l'altra faremmo poco e niente. E sopratutto sappiamo che ci vogliamo un bene dell'anima.
Lei c'è sempre stata per me e io ci sono sempre stata per lei.
Io: <<mi mancano solo le valigie>> gli risposi grattandomi la nuca e sorridendo con aria colpevole.
Laura: <<solo!>> okay... le sto per sentire.
Laura: <<Giulia le valigie sono quelle che ti servono. Nient'altro>> non aveva del tutto torto.
Laura: <<a meno che tu non voglia andare in giro per Firenze in intimo>> lei rise e io la guardai seria.
Anche se la serietà non circola nel mio sangue e neanche in quello di colei che era ancora distesa sul mio letto. Così risi anche io.
Presi da dietro la porta la mia, prima, valigia color rosso e la aprii ai piedi del letto.
Presi le magliette già piegate e stirate e le misi dentro, lo stesso feci con i pantaloni, intimo, felpe e vestiti.
Io: <<che scarpe porto?>> gli domando dopo 10 minuti che faccio su e giù per la camera, cercando di accedere alla mia lista delle cose da prendere che si trovava nella mia testa.
Laura: <<stiamo via per tre mesi... io direi parecchie>> mi fermai a guardarla mentre mi strappavo le pellicine dal troppo stress nel dimenticare qualcosa. Gli puntai un dito contro e gli feci l'occhiolino, lei aprì la bocca ma non emise un suono, rimase a fare il "si" labiale e annuire con la testa. La stavo facendo impazzire.
Alla fine dovetti chiedere a mia madre una borsa in più per mettere tutte le scarpe.
Gli rubai anche un paio di tacchi, anzi, più che rubato mi ripresi i tacchi che LEI stessa mi aveva rubato.
E non so neanche il motivo visto che io porto due numeri in più dei suoi.
Io: <<... okay ci sono, ora ho fatto tutto>> gli sorrisi.
Laura: <<bene, brava>> disse dando dei leggeri colpetti con la mano, sul letto, vicino a lei.
Così intuii che dovetti sedermi accanto a lei...
Laura: <<ora finiamo di vedere dynasty che poi vado>> avevamo deciso che prima di partire avremmo dovuto finire di guardare quella serie.
A tutti i costi.

unexpected love//Federico ChiesaWhere stories live. Discover now