Parte 31

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Laura?
12:05

Leonardo
dorme, cosa credi
12:06

Christian
dio bon, ma io non so come fa
12:06

ah boh. Vabbè vado, cia cia
12:06

Vidi Matteo prendersi il cambio e appoggiarlo al mobile vicino alla porta del bagno, pronto ad entrare appena il secondo ragazzo sarebbe uscito dalla doccia.
Dopo di che si girò verso di me e mi guardò.
Avevo quel sorrisetto che fanno le persone che vogliono qualcosa.
Sbuffò ed alzò gli occhi al cielo.
Teo: <<vuoi una maglia?>> arricciai le sopracciglia.
Io: <<io speravo mi lasciassi andare in bagno prima a me>>
Teo: <<ah>>
Io: <<però! c'è, se proprio insisti, io non mi tirerò indietro>> alzai le mani.
Teo: <<te la impresterà Manuel>> alzai gli occhi al cielo e tornai a guardare il telefono.
Dopo 7 minuti che scorrevo su e giù  tik tok, uscì il caro Locatelli dal bagno.
Lo supplicai di imprestarmi una sua maglia, ma invano.
Infatti iniziò una "discussione" tra i due ragazzi per chi doveva darmi la maglietta.
Sinceramente, a me non mi importava chi me la desse, mi bastava non andare in giro in reggiseno.
Io: <<manco mi ci dovessi pulire il culo>> aprii la porta e la lasciai aperta, andando a bussare alla camera affianco.
Mi aprì subito: Jorginho.
Io: <<ciao, caro. Per caso avresti una maglia?>>
Jorgi: <<ehm... sì, sì certo>> non chiuse nemmeno la porta che mi andò subito a prendere una sua maglia.
Me la diede sorridendo, che io subito dopo lo copiai.
Rientrai nella stanza accanto alzando la maglia -come segno di vittoria- andando in bagno.
Non avendo il cambio dell'intimo decisi di lavarmi solo le ascelle... che erano quelle che mi preoccupavano.
Neanche in tre minuti, che fini ed uscii dal bagno.
Appena uscii vidi Matteo che era seduto sul letto, intanto che mi aspettava.
Io: <<dov'è Manuel?>> chiesi mettendo la maglia sudata nella borsa.
Teo: <<ha detto che sarebbe andato da Raspa>>
Io: <<sai per caso in che stanz->> neanche finii che si chiuse in bagno evitando la mia domanda.
Io: <<stanza sia...>> sbuffai irritata e presi il telefono che avevo lasciato sul letto.
Mentre percorrevo il corridoio in cerca di un indizio che mi avrebbe portato alla camera di Giacomo, che poteva essere un semplice urlo, un oggetto oppure, ancora più semplice, andare a chiedere a qualcuno.
Mi stufai di cercare invano così bussai alla camera di Lollo e Ciro, che mi dissero che la camera era due porte più avanti dell'angolo.
Annuii e sorrisi...
Che cazzo ha detto? Cinque porte indietro?
Finalmente ce la feci, e trovai la stanza di Giacomo e Domenico.
Non bussai delicatamente come feci con tutte le altre stanze ma... tirai un pugno alla porta così da far capire alle persone dentro che: la persona dall'altra parte era incazzata.
Raspa: <<cia->>
Io: <<che nervoso>>
Manu: <<che hai?>>
Io: << il tuo amicone Matteo>>
Dome: <<che ha fatto mo?>>
Io: <<gli sto sul cazzo>>
Raspa: <<delicata>> disse ridacchiando.
Manu: <<ti ci abituerai>> mi buttai nel letto che era nell'angolo.
Manu: <<comunque, che ha fatto?>> disse distendendosi vicino a me.
Io: <<ma che ne so... mi risponde dimmerda ogni volta che li rivolgo ogni singola parola.>>
Manuel guardò Raspa che a sua volta guardò Dome.
Io spostai lo sguardo su tutti e tre in contemporanea a loro.
Io: << be'? Che c'è? Perchè si comporta così?>>
Dome: <<sinceramente?... non lo sappiamo>>
Manu: <<non è mai stato così>> disse iniziando ad accarezzarmi i capelli.
Io: <<bene...questa è la prova che gli sto sul cazzo>>
Dopo aver pranzato insieme a tutta la squadra, io e Manu siamo andati in camera e ci siamo messi sul letto. Nel mentre che il ragazzo al mio fianco guardava la tv, io cercavo in tutti i modi di non addormentarmi, con pochi risultati.
L'unica cosa che mi ricordo -prima che mi addormentassi- era il braccio di Manuel attorno al mio collo.
After riposino di un'ora, affianco a Manu, ero che camminavo in mezzo al corridoio pronta per tornare a casa.
Questo prima che Federico Chiesa mi fermò.

unexpected love//Federico ChiesaWhere stories live. Discover now