Oneshot 32~ Festà Del Papà

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I bambini piccoli hanno la brutta abitudine di svegliarsi sempre presto.

Di fatti in una casa a Londra chiamata Grimmauld Place numero 12 c'era un bambino di un anno dai capelli biondo platino, gli occhi verdi e con indosso una tutina a righe blu e bianche che si era appena svegliato alle 7:30 precise.

Il bambino si alzò e scese dal suo lettino cercando di non svegliare il fratellino. Aveva appena imparato a camminare ed era anche molto intelligente. C'era buio ma lui non aveva paura, sapeva molto bene la strada. Uscì dalla stanza e andò in quella dei genitori, era molto semplice e in mezzo c'era un grosso letto matrimoniale.

I suoi due papà stavano dormendo abbracciati. Il bambino salì sul letto e si sporse verso quello biondo come lui. "Papà" sussurrò. "Sono sveglio."

"Tuo figlio è sveglio" mormorò il moro con gli occhi ancora chiusi senza fare una piega.

"È anche il tuo" rispose il biondo. Poi si rivolse al bambino. "Scorpius torna a dormire è presto." Guardò l'orologio. "Sono solo le 7:35"

"Ma io non ho più sonno" disse Scorpius saltando sul padre.

"Eh va bene!" sbottò Draco alzando gli occhi al cielo. Poi improvvisamente prese a fare il solletico al bambino che scoppiò a ridere come un matto e face svegliare Harry che rise anche lui.

Poco tempo dopo si sentì la porta aprirsi. Comparve un bambino con i capelli castani spettinati e gli occhi grigi che si stava stropicciando per togliersi le ultime tracce di sonno. Indossava un pigiamino intero rosso e bianco a righe. In mano teneva un orsacchiotto di peluche che strisciava sul pavimento.

"Albus!" esclamò Harry.

"Papà, che sta succedendo?" chiese il bimbo con voce assonata.

Il moro si alzò dal letto, percorse la stanza e lo prese in braccio. "Niente, amore, Scorpius si è svegliato presto e papà Draco si è messo a fargli il solletico"

"Anche io!" esclamò Albus buttando a terra il peluche e correndo sul lettone dove Draco iniziò a fare subito il solletico anche a lui in un groviglio di lenzuola.

Harry sorrise. Quella era la sua famiglia. La sua meravigliosa e unica famiglia. Albus e Scorpius li avevano adottati perché per ovvi motivi non potevano avere figli e lo desideravano moltissimo in due orfanotrofi diversi e da quel momento erano stati inseparabili. I due bambini si erano subito trovati a loro agio in quella nuova famiglia. Ora i due bambini avevano due anni e sapevano già camminare e parlare abbastanza bene.

Harry batte le mani: "Allora chi vuole fare colazione?"

"Io!" esclamarono Scorpius e Albus poi, veloci come dei fulmini, corsero fuori.

"Cos'è? Cerchi attenzioni da loro?" lo provocò Draco dal letto.

"Magari non da loro" mormorò sensuale Harry avvicinandosi. Lo baciò subito Draco ricambiò e uno zoo si scatenò negli stomaci di entrambi.

"Piano eh! Ci sono i bambini!" lo bloccò ridendo Draco. "Ti Amo, sfregiato"

"Piantala di chiamarmi così. È un nome brutto. E poi siamo sposati e abbiamo dei figli." lo rimproverò Harry.

"Il piccolo Potty si è offeso" lo derise Draco. Il suo lato Serpeverde certe volte usciva fuori e, ad essere sinceri, lui si divertiva un mondo.

"Si" rispose quello alzandosi e mettendo il broncio.

Draco lo seguì e lo abbracciò da dietro.

"Comunque ti amo anche io" cedette Harry baciandolo.

~•~

Quando scesero trovarono Albus e Scorpius seduta al tavolo apparentemente buoni che li aspettavano.

Draco andò ai fornelli per preparare il latte ai due bambini e il caffè per loro. Quando fu pronto Draco mise tutto in tavola tranne la sua tazza che la tenne in mano e si appoggiò al bancone.

Lo sguardo gli cadde sul calendario. I giorni di marzo era spuntati da una croce fatta ogni giorno una da Scorpius - in verde - e una da Albus - in rosso - fino al numero diciotto.

"Oggi è il 19!" esclamò Draco.

"La festa del papà!" esclamò Albus capendo subito. Guardò il fratello e poi corsero fuori senza dire niente.

Harry e Draco si guardarono perplessi poi scoppiarono a ridere. "Ci hanno fatto una sorpresa magari!" disse Harry alzandosi.

"Già". Si avvicinarono.

"Auguri" mormorò Harry.

"Non sono il tuo papà" ribatte Draco

"Però sarebbe bello" disse Harry morsicandoli un orecchio

"Non credo" ribatte Draco mettendo la mano nei capelli disordinati del moro. "Perché sennò non posso baciarti o fare altro"

"Vero"

Quando i due bambini tornarono videro i genitori che si stavano baciando alquanto appassionatamente. I due non dissero niente perché comunque erano abituati a vederli ed erano carini però dopo un po' Scorpius fece un colpo di tosse. Si staccarono.

"Eccoci qui!" esclamò Albus sventolando due foglio.

Draco si commosse. "Ci avete fatto un regalo"

"Tutto per i nostri papà!" esclamarono i bambini. Per loro era normale avere due papà al posto di una madre un padre. Non chiedevo mai perché non ci fosse la mamma. In fondo non faceva molta differenza: svolgevano in entrambi i casi gli stessi lavori e facevano la stessa cosa che avrebbe potuto fare una madre.

"Cosa ci avete fatto, amori miei?" chiese Harry

"Vi abbiamo fatto un regalino a testa io e Scorpius" rispose Albus timido.

"Fa vedere!" esclamò Draco sedendosi per terra.

I due bambini porsero i fogli ai genitori. Due per Harry. Due per Draco.

Appena li guardarono i loro occhi si riempirono di lacrime. "Sono bellissimi" esalò Harry.

Albus aveva fatto per entrambi un disegno dove c'erano raffigurati loro quattro in una versione molto stilizzata. Il cielo era una linea sottile in cima al foglio e il sole stava sotto.

Harry e Draco avevano delle gambe lunghissime, il busto piccolo e le mani stilizzate. Gli occhi erano delle palline nere con le ciglia lunghe. Harry era vestito con una maglietta e un pantalone verde. Invece Draco tutto nero.

Albus e Scorpius avevano le gambe corte ed erano vestiti rispettivamente rosso e azzurro.

Tra il cielo e loro c'era una scritta viola: buona festa del papà!!!

"Albus sono bellissimi!! Grazie!" disse Harry commosso.

"Chi ha scritto? Non mi sembra che tu sia capace" disse Draco curioso.

"La maestra. Mi ha aiutato" rispose. "Però tutto il resto l'ho fatto io!" aggiunse fiero. L'abbracciarono e gli diedero un bacio.

"Tu, invece, Scorpius?" chiese Draco.

Il bambino era rimasto in silenzio per tutto il tempo. Ora teneva stretto al petto i disegni. "I miei non sono belli come quelli di Albus" mormorò

"Sono sicuro di si" disse Harry. "Ognuno è bravo a modo suo."

Scorpius rincuorato porse i disegni. In entrambi c'era disegnato un grosso cuore rosso e dentro c'erano loro quattro. Erano disegnati in una versione ancora più stilizzata.

"È bellissimo anche il tuo Scorpius" esclamò Draco.

"Il cuore vuole dure che voi siete li" spiegò mettendo il ditino in mezzo al disegno. "E lo sarete per sempre"

 Drarry Oneshot Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora