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•Jennifer•
Annuì ed entrai in camera sua.
Ci mettemmo sul letto e lo abbraccia dolcemente passando una mano tra i suoi capelli morbidi.
Non appena si addormentò gli diedi un bacio sulla guancia e poi scesi dal letto.
Gli misi una coperta di sopra e poi uscì dalla stanza senza fare rumore.

L'indomani mattina mi sveglia presto e, dopo aver salutato Sette con un bacio, andai a scuola.
Non appena entrai vidi quasi tutti girarsi verso di me.
Alcuni parlavano di nascosto mentre altri ridevano.
Che è successo?...
Camminai un po' più veloce finché non vidi Jun in lontananza.
«Ehy!»
Jun «Jen...»
«Mi dici che prende a tutti? Ho qualcosa in faccia...non lo so.»
Jun «Dustin ha sparso la voce della tua relazione con Sette.»
«E allora?»
Non capì cosa c'era di male.
Jun «Diciamo che si è spinto oltre con i dettagli. Ha detto a tutti che ti scopi tuo cugino.»
«C-cosa?!»
Cercai di prendere fiato ma sentivo gli occhi degli altri puntati addosso.
Jun «Jen...non so veramente cosa fare. Vorrei aiutarti ma lo sa quasi tutta la scuola.»
«I-io...credo...devo andare in bagno.»
Mi misi a correre più veloce ed entrai in bagno.
Alcune ragazze mi guardarono disgustate e uscirono da lì.
Come aveva potuto farlo!?
Passai la prima ora in bagno mentre per le restanti entrai in classe.
Seguì le lezioni e, appena suonò la campana per la ricreazione, uscì prima di tutti.
Ero troppo nervosa e non volevo sentire altre battutine di pessimo gusto.
Mi allontanai dagli altri e uscì fuori per prendere una boccata d'aria.
Mi girai verso il cancello e vidi Dustin poggiato sul muretto mentre parlava con i suoi amici.
Senza pensarci due volte andai da lui e spinsi un suo amico per mettermi davanti alla sua visuale.
«Come ti è venuto in mente di raccontare quelle cose in giro!?» dissi alzando la voce «Sei uno stronzo!»
Ero arrabbiata, delusa e irritata.
Dustin «Le bugie fanno male, vero Jen?»
«Non avevi il diritto di raccontare quelle cose. Dovevi farti gli affari tuoi!»
Dustin «Sono affari miei. Mi hai tradito con un disadattato!»
Gli diedi uno schiaffo «Lui, a differenza tua, ci tiene veramente a me!»
Dustin «Tu non hai idea di chi sia lui! Guarda cosa ho trovato!»
Mi tenne ferma per i polsi e io mi levai dalla sua presa.
«Di che parli!?»
Lo guardai confusa e lui mi fece vedere un foglio con la foto di Sette e un nome e cognome stampato sopra.
Dustin «Il tuo amichetto è scappato. È solo un codardo che si nasconde.»
«Tu non sai niente.»
Rimasi turbata da quella scoperta e indietreggiai.
Era impossibile che qualcuno lo stesse cercando.
Sette non mi ha detto nulla...
Dustin « Neanche tu!»
Lo guardai male e poi rientrai dentro la scuola.

Quando finirono tutte le lezioni andai fuori e trovai mio padre in macchina.
Subito entrai e non dissi nulla.
Volevo solo tornare a casa.
Appena arrivammo scesi dall'auto ed entrai con mio padre a casa.
C'era Sette già in cucina e aveva pure apparecchiato.
Sette «Tutto bene oggi?»
Annuì non tanto convinta e poi mi sedetti a tavolo con loro.
Appena finimmo di mangiare mi alzai e andai in camera mia.
Ero sfinita.
Mi sdraiai sul letto e nello stesso momento vidi Sette aprire la porta ed entrare.
Sette «Disturbo?»
Scossi la testa e lui si avvicinò a me baciandomi.
Cercai di godermi il momento ma la mia mente era altrove.
Pensavo solo a quel manifesto...
Mi spostai di poco «Sette...non mi va molto.»
Sette «Scusami. C'è qualcosa che non va?»
«Non è andata molto bene a scuola...»
Sette «Dustin...Ti ha fatto qualcosa?»
«Non mi ha fatto nulla ma ha raccontato a tutti che, oltre ad essere cugini, andiamo pure a letto insieme.» sospirai «Lo odio.»
Sette «Non importa, Jen. Sono solo degli idioti. Tu ed io siamo l'unica cosa che conta.»
«É solo che...vorrei che ci lasciasse in pace.» sbuffai «Se ne è pure uscito con un manifesto per dispersi, dove c'eri tu.»
Sette «Non capisco.»
«Mi ha fatto vedere un foglio dove c'era la tua foto. Qualcuno ti sta cercando.»
Sette «Chi mi sta cercando? Non è possibile. Non sanno dove sono...»
«Sette...non lo so. Forse Dustin mi ha presa in giro e tutto ciò non è vero.»
Sette «Sarà sicuramente così...»
Si alzò e, senza dire altro, andò in stanza.
Sospirai e, mi riposai qualche ora, prima di cominciare a studiare.
In serata finì di ripetere ed esausta uscì finalmente dalla stanza.
La porta della camera di Sette era ancora chiusa quindi decisi di bussare.
Sentì la sua voce ed entrai lentamente «Disturbo?»
Sette «No, entra.»
Entrai dentro e mi avvicinai a lui che era ancora seduto alla scrivania «Stai ancora studiando?»
Sette «Sto cercando di recuperare delle cose. Avevi bisogno di me?»
«Ho finito di studiare e ho pensato di venire da te. Se vuoi posso darti una mano.»
Sette «Tranquilla. Tu invece come stai?»
Si alzò e poi mi venne incontro abbracciandomi.
Subito ricambiai «Adesso va molto meglio.»
Sette sorrise «Puoi dormire in camera mia stanotte, se ti va.»
«Va bene.» gli diedi un bacio.
Sette «Ti va di uscire a cena? Solo io e te.»
Mi diede altri baci e poi mi guardò negli occhi aspettando una risposta.
«Si, mi piacerebbe.»
Sette «Possiamo uscire questo weekend. Che ne pensi?»
«È perfetto. Dove vorresti andare a cena?»
Sette «È una sorpresa.»
«Mh, allora aspetterò...anche se sono davvero curiosa di saperlo.» sorrisi.
Sette «L'attesa ne varrà la pena.»
Annuì e dopo che gli diedi un ultimo bacio mi allontanai per lasciarlo studiare.

Ore 20:30.
Sentì mio padre chiamare me e Sette e andammo subito al piano di sotto dove già c'era la tavola apparecchiata.
Mangiammo e in poco tempo finimmo.
Aiutai mio padre e poi lentamente salì al piano di sopra insieme a Sette.
Mi prese per mano e mi portò in camera sua.
Chiuse la porta e dopo avermi fatto poggiare con le spalle al muro mi diede un bacio.
Un bacio bisognoso e carico di passione.
Volevo di più...
Misi le braccia attorno al suo collo e mi avvicinai cercando di far aderire i nostri corpi.
Una volta così vicini Sette allungò le mani togliendomi in pochi secondi la maglietta e poi i jeans.
Lo guardai negli occhi e feci lo stesso con i suoi vestiti.
In seguito mi diede dei teneri baci sul collo e poi mi portò a letto.
Si mise sopra di me e sospirai non appena mi tolse l'intimo che avevo addosso.
Passò a togliersi i boxer e, dopo avermi fatto allargare le gambe, si posizionò tra di esse.
Entrò dentro di me e poi cominciò a muoversi...prima adagio e poi più veloce.
Ansimai ad ogni spinta e Sette mi baciò sulle labbra, sul collo e poi sul seno.
Ero in paradiso...
Quando arrivammo all'apice del piacere ci lasciammo andare e Sette si avvicinò all'incavo del mio collo inspirando velocemente.
Con calma si tolse da me e si adagiò dall'altro lato del letto, era esausto.
«Ti amo...» dissi non appena mi girai d'un lato per guardarlo.
Sette « Anch'io. Tantissimo.»
Sorrisi e mi avvicinai poggiando la testa sul suo petto.
Chiusi gli occhi e poi mi addormentai in poco tempo tra le sue braccia.

L'indomani, sentì la voce di Sette svegliarmi.
Eravamo ancora avvolti dalle coperte mentre i nostri vestiti erano sparsi per la stanza.
«Buongiorno.» dissi assonnato.
Sette «Buongiorno Jen. Sei sempre più bella.»
Lo baciai e poi lentamente sgusciai dalle coperte «Devo andare a scuola.» sbuffai mentre recuperavo l'intimo e i vestiti.
Sette «Mi trovi qui al tuo rientro. Come sempre.»
«Ci vediamo alle due.»
Appena mi sistemai uscì dalla stanza andando in bagno.
Mi lavai in fretta e, dopo essermi cambiata nella mia stanza, uscì da casa con lo zaino in spalla.
Mi recai a scuola dove mi aspettavano, come il giorno prima, le solite occhiate e le prese in giro.
Cercai non farci caso e mi vidi con i miei amici davanti l'armadietto di Brianna.
Parlai con loro delle interrogazioni e i compiti e poi andammo in classe seguendo le lezioni fino alla fine.

I giorni passarono velocemente e alla fine arrivò il momento tanto atteso, ovvero il rientro a scuola di Sette.
Finalmente sarebbe venuto con me ogni mattina.

My Dream Is YouWhere stories live. Discover now