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Aprii gli occhi abbagliato dalla luce.
Mi strofinai gli occhi guardandomi intorno.
Ero finito in una distesa desolata piena di spazzatura.
«C'è qualcuno?!» urlai.
Nulla. Dove sono finite le persone?
Mi arrampicai su una montagna di spazzatura e scavalcai una ringhiera graffiandomi una gamba.
Ormai i miei vestiti erano ridotti in pezzi.
«Ma dove sono?» osservai il Sole accecante e poi vidi altri oggetti a quattro ruote con delle persone dentro.
«Ehi!» non riuscì a fermarli. Andavano troppo veloci per me.
Li seguii a piedi sotto il sole cocente. Stavo per morire di caldo e non avevo nemmeno un goccio d'acqua con me.
«Sono sperduto nel nulla...»
Forse avevano ragione quei pazzi...il mondo è davvero andato in malora. Non c'è altro che terra arida ovunque.
Camminai fino a sera e poi mi fermai.
Non so per quanto potevo resistere, il mio stomaco brontolava da ore.
Sospirai prima di distendermi e osservare il cielo.
«Wow, chissà cosa sono tutti quei puntini luminosi»
Qualunque cosa fossero, erano davvero meravigliosi.
Chiusi gli occhi per addormentarmi.
Mi svegliai prima del sorgere del sole per poter continuare a camminare con un po' di fresco.
Finalmente dopo ore di cammino vidi un cartello con su scritto
"Minneapolis"
Che cosa significava? Non persi tempo a rifletterci perché vidi degli énormi palazzi davanti a me.
«Finalmente...civiltà!»
Raggiunsi quei palazzi  con quel poco di forza che avevo. Trovai tantissima gente che correva in diverse direzioni così mi misi a chiedere aiuto.
«Salve, vorrei-»
Signora «Vattene via!»
«Oh, mi scusi.» la lascia andare via e bloccai un altro signore «Salve sto cercando aiuto»
Signore «Chiedi al manicomio, strambo.»
«Manicomio?»
Che cos'era? Non mi diede nemmeno il tempo di replicare che scappó via.
Provai a fermare altre persone ma tutte mi evitavano spaventate.
Questo posto era talmente grande che avrei impiegato giorni per girarlo tutto eppure nessuno voleva aiutarmi...
Il mio stomaco brontoló di nuovo e mi misi a cercare del cibo.
Presi una mela da una cassetta in mezzo alla strada «Grazie al cielo, cibo!»
Un uomo mi spinse togliendomi la mela dalle mani «Vattene via ladro.»
«Io volevo solo mangiare.»
Quell'uomo mi rispose sbuffando «Non faccio la carità a nessuno. Se vuoi mangiare, devi pagare!»
«Non ho niente con me...»
Uomo «Allora sparisci dalla mia vista prima che chiami la polizia!»
Preso dallo spavento iniziai a correre ed entrai in un palazzo abbandonato.
Credo che per un po' potevo restare qui indisturbato.
Mi sedetti appoggiandomi ad un muretto e notai degli oggetti lasciati un po' ovunque.
«Chi sei?» una voce mi fece spaventare.
«Mi scusi, non pensavo che ci fosse qualcuno...vado via.»
Quell' uomo si avvicinó a me «Non ti preoccupare. Puoi restare.»
«Grazie...È il primo ad essere gentile con me.»
Sorrise «Cosa ci fa un ragazzino come te tutto solo e ridotto così?»
«Stavo cercando aiuto.»
«Io mi chiamo Gaspare e sono un povero senzatetto o barbone, così ci definiscono. Questa è casa mia da quando ho perso il mio lavoro  e se vuoi puoi restare. Tu come ti chiami?»
«Sette e grazie. Penso davvero di restare finché non troverò quello che sto cercando.»
Gaspare «Un nome davvero strano.» mi porse una mela e io la presi subito per mangiarla.

My Dream Is YouWhere stories live. Discover now