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Il giorno dopo, mi alzai dolorante ed andai in bagno.
Mi spogliai lentamente e poi mi voltai a guardare la cicatrice.
Neanche mi riconoscevo. Era orrenda, anzi ero orrendo.
All'improvviso Due entró in bagno, facendomi spaventare e si mise a vomitare.
Stava male.
Rimisi la maglietta e lo aiutai.
«Meglio ?»
Due «Grazie... »
Sospirai «Lo facciamo oggi?»
Due «Ne riparliamo..»
Volevo andare via da quel posto. Stavamo morendo a poco a poco.
Trascorsi la giornata con Sei e Due, al solito mio.
Quattro era rimasto solo oggi, a quanto pare Tre non si sentiva molto bene. Sono giorni che non si alza più dal letto ormai.
[Aspettai impaziente la mezzanotte per parlare con Due.
Due «Ora possiamo parlare»
«Ho la mappa pronta, Due. Facciamo, ora. Andiamo via da qui»
Due «Sei sicuro?»
«Si.»
Due «Va bene ma prima voglio farti vedere una cosa»
Si tolse la maglietta e si giró di spalle facendomi vedere una cicatrice identica alla mia.
«Ma...quando?»
Due «Un po' tempo fa»
«Perché non me l'hai detto?»
Due «Pensavo che se avessero me, non avrebbero toccato te»
«Mi dispiace»
Due «Adesso infilati in quei condotti e andiamo via da qui»
Sorrisi e tolsi la griglia dal condotto.
«é molto buio...»
Due «Possiamo anche provare un'altra volta se non te la senti»
«No, no.»
Due «Va bene allora, vai»
Entrai nel condotto e mi arrampicai con molta difficoltà ib verticale, poi attraversai il condotto orizzontale fino alla sala controllo.
«Potevano farli più grandi questi condotti, maledizione.»
Trovai un'apertura e guardai sotto.
Ero già arrivato alla sala controllo e non c'era anima viva.
Diedi un calcio al pannello e caddi giù di schiena.
«Okay..forse non è stata una delle mie migliori idee..» mi massaggiai il fianco «Ora..come apro quelle celle?»
Mi guardai intorno senza sapere cosa fare. C'era poco tempo così iniziai ad armeggiare con i pulsanti, anche se fu inutile.
«Dannazione!» diedi un pugno alla tastiera e guardando vicino la porta mi accorsi di un paio di chiavi.
Sono proprio uno scemo.
Le presi e corsi immediatamente da Due.
Due«Ci hai messo tanto!»
«Scusami!»
Andammo di nuovo alla sala controllo con più tempo del previsto visto che Due aveva difficoltà a reggersi in piedi.
Due «Ok, ora vediamo cosa ha da mostrarci questo còmputer»
«Ma dobbiamo andare via!»
Due «Non possiamo senza questi file»
Perché mettere a repentaglio la nostra vita per delle scemenze ?
Lo osserva mentre cercava i suoi dannati file e fui preso dal panico appena ne aprì uno.
«Che cosa sono?»
Due «Siamo noi, Sette. Tutto ciò che riguarda noi è qui. Adesso capisci perché non siamo andati via.»
«Quello è il file di Otto...aprilo»
Due «Non so se tu sia pronto..»
«Ho detto aprilo»
Due« D'accordo...»
Aprii l'ultimo video che si trovava nella cartella "Deceduto".
Non potevo credere ai miei occhi. Stavano massacrando Otto su un tavolo come se fosse un oggetto...
«Spegnilo ti prego...»
Due «Mi dispiace» tolse il video.
«Sono dei mostri..»
Due «Voglio sapere cosa ci hanno iniettato»
Continuó a cercare e poi mise tutti i documenti su un affarino elettronico.
«Che roba è?»
Due «Andiamo forza. So come andare via di qui»
Lo segui senza replicare verso la sala della spazzatura e ci chiusimo dentro.
«Grandióso e adesso come facciamo ad uscire?»
Due «Da qui» indicó il condotto dove veniva gettata la spazzatura.
«Stai scherzando? Non sappiamo nemmeno dove porta!»
Due« Fidati di me, entra in questo condotto.»
« Okay  » l'allarme suonó in tutto l'edificio, Due aprii il condotto e io ci entrai velocemente.
«Ok dai entra anche tu»
Due mi chiuse dentro «Perdonami»
«Due?! Che stai facendo? !»
Due «Uno di noi deve restare qui e aprire la botola per farti scendere nel condotto»
«Sei pazzo!!? Ci deve essere un altro modo!»
Due «Prendi questa pendrive e tienila al sicuro, capito? Non devi perderla» mi passó quella cosa tra le sbarre.
«Due...ti prego...non farmi questo. Dovevamo andare via insieme! »
Due «Non riesco a correre, ti rallenterei.  Devi andare adesso. Stanno arrivando »
«Troverò aiuto e verrò a cercarti! Te lo prometto!»
Due «Corri e non voltarti mai indietro. Ti voglio bene, Sette.» premette il bottone e scivolai giù.
Andai a finire in un enorme contenitore che si muoveva.
Salii sui sacchi di spazzatura per vedere. Ero finito su uno strano oggetto con delle ruote.
Mi accasciai per nascondermi meglio e sfogare il mio dolore. Dovevo assolutamente trovare aiuto.

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