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Ore 7:00.
Mi svegliai e andai a farmi una doccia per poi fare colazione
Due aveva deciso di restare a letto oggi.
Sei «Non ne posso più di mangiare sempre le stesse cose»
«La frutta fa bene»
Sei «Vorrei mangiare qualcos'altro ogni tanto,come quei deliziosi pancake sulla copertina della mia rivista! »
«Faranno sicuramente schifo»
Sei «Non li hai mai provati»
«Nemmeno tu. Chissà che robaccia ci mettono dentro»
Sei sbuffó «Sciocchezze.»
Quattro «Pivello, già sveglio?»
«Stai lontano da me, Quattro. Non ti è bastato picchiarmi a morte?!»
Quatto «Sei ancora vivo, quindi direi di no»
Sei «Smettila di spaventarlo»
Quattro «Stai zitto Sei.»
«Lasciami in pace»
Quattro «Facciamo una partita. La rivincita»
«Non ti è bastato perdere tutte le altre volte?»
Quattro stava per tirarmi un pugno quando Victoria ci interruppe.
Victòria «Sette, vieni con me»
Non me lo feci ripetere due volte.
Ero già sdraiato sul lettino quando entró un tizio che non era Darrel.
«Dov'è Darrel?» chiesi alla segreteria che mi guardava con un taccuino in mano.
Victòria «Oggi non c'è»
Il tizio inizió a mettermi le cinghie sia alle caviglie che ai polsi.
«È necessario legarmi?»
Victòria «Lo facciamo per la tua protezione. Non vorremmo mai che ti accadesse qualcosa»
«Posso benissimo stare fermo»
Victòria «Meglio evitare imprevisti»
Non riuscì a replicare poiché quel signore mi fece un iniezione improvvisa.
Gemetti dal dolore.
«Ha vinto il premio per la delicatezza, vero?»
Lui non mi rispose e continuó a farmi prelievi finché non ebbe cinque fiale piene.
Successivamente mi slegarono e mi portano in camera mia.
Due «Tutto bene?»
«No, per niente. Si sono presi tutto il mio sangue»
Due «Non fare l'esagerato»
«Ne riparliamo quando lo faranno a te» ci scherzai.
Due  « Fatti una dormita e svanirà tutto»
Sospirai e poco dopo mi addormentai.
A mezzanotte, Due mi sveglió.
« Che c'è ?» brontolai coprendomu con le coperte.
Due «Sette, dai, alzati!»
« Si, si, sono sveglio. Che succede?»
Due «Devo dirti del piano..»
«Okay» stropicciai gli occhi e mi alzai per ascoltarlo «Dimmi tutto»
Due «Guarda qui »
Aprii una cartina
«Che cosa è?»
Due« l'impianto dell'aria. L'ho rubato.»
«Potrebbero scoprilo...»
Due «Ascolta, tu sei perfetto, entri benissimo nei condotti. Da qui, attraversi questo condotto e poi tutto a destra, e arriverai alla sala controllo.»
«E una volta lì che devo fare?»
Due «Semplice, prendi le chiavi e al resto ci penso io»
«E gli altri?»
Due «Non possiamo portare tutti, Sette... Andremo a cercare aiuto e torneremo a prenderli, ok?»
«Perché?»
Due «Impiegheranno meno tempo ad accorgersene»
«Due...non so se voglio farlo...»
Due «Ti prego Sette»
«Fammi pensare, ok? Voglio esserne sicuro»
Mi rimisi sotto le coperte. Odiavo riprendere sempre la stessa conversazione.
Era diventata una fissazione per lui e continuavo a non capire perché.













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My Dream Is YouWhere stories live. Discover now