Pavo

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Sochi

Vega lanciò il cellulare sul sedile accanto al suo, soffocando qualche imprecazione.

L'autista che la stava conducendo al circuito non si scompose minimamente, non che alla ragazza del resto importasse particolarmente mostrarsi professionale in quel momento.

I social erano completamente invasi dalle foto di lei e Alex che lasciavano il circuito nella stessa macchina la sera precedente. Addirittura, era presente un determinato fotogramma in cui la testa di Vega non compariva nell'inquadratura e Alex aveva sul volto un'espressione divertita. Lei sapeva perfettamente cos'era accaduto in quel momento, dato che stava cercando nel suo zainetto la tessera della camera dell'hotel che temeva di aver perduto da qualche parte nel paddock, ma ovviamente vista da quell'angolazione poteva essere facilmente fraintendibile. E i giornalisti non si erano lasciati sfuggire l'occasione di ricamarci assurde trame.

Anzi, li avevano persino inseguiti fino all'hotel, dichiarando che probabilmente avevano dormito insieme, non preoccupandosi del fatto che in quell'albergo alloggiasse l'intero team Red Bull. Anche se Vega avesse voluto controbattere a tutte quelle insinuazioni, sicuramente a poco sarebbe servito, data la velocità con cui si diffondevano le immagini. Il dettaglio che la infastidiva maggiormente era il coinvolgimento di Pierre. In più di un post sui social si faceva riferimento alla sua precedente relazione con il pilota francese. Tutta quella situazione la faceva arrabbiare oltremodo. Non solo si immischiavano nella sua storia privata passata, ma ci aggiungevano anche delle illazioni assurde con Alex. Vega sospirò, rassegnata a dover affrontare un'altra giornata complicata.

Infatti, non appena la vettura si fermò nel paddock, la ragazza sentì un picchiettare ripetuto sul vetro del finestrino. Helmut Marko la fissava con espressione seria e leggermente alterata. Vega sospirò di nuovo, cercando di raccogliere tutto il coraggio che possedeva. Scese dalla macchina fingendo la più totale indifferenza.

"La mia Honda è stata sistemata per caso?- domandò con noncuranza, sistemandosi gli occhiali da sole- ieri sera il motore non si accendeva" "Sì, abbiamo già provveduto a ripararla- sibilò Helmut- e sarebbe stato meglio avvertire subito invece di creare gossip per le strade di Sochi". Vega si passò una mano tra i capelli, arresa al suo destino. "Ne possiamo parlare in privato?- chiese- non è assolutamente come sembra" "Non mi interessa la realtà- ribatté Helmut fermamente- mi interessa solo come appare agli occhi dei nostri sponsor".

Si voltò, dirigendosi rapidamente verso il motorhome Red Bull. Vega strinse gli occhi, accorgendosi di aver trattenuto il respiro per tutta la durata di quel confronto. Forse sarebbe stato davvero più difficile del previsto. Dopo qualche istante in cui pensò seriamente di fuggire dalle sue responsabilità, iniziò a seguire l'austriaco.

Giunti nell'ufficio, Helmut si apprestò a chiudere la porta dietro di loro. "Ti rendi vagamente conto del problema?" domandò passandosi una mano sul volto. "Non era mia intenzione -si difese Vega- stavamo semplicemente..." "Pensi che tuo padre sarebbe fiero di te se vedesse quelle foto?- esplose l'austriaco, alzando il tono della voce- per la nostra scuderia tu attualmente stai ricoprendo un ruolo importante. Un team manager non può in alcun modo uscire con un proprio pilota, non abbiamo bisogno di ulteriori gossip, non ci aiuteranno di certo a vincere il campionato". Vega incrociò le braccia al petto "Per l'ennesima volta, tra me ed Alex non c'è nulla. Sto prendendo molto seriamente il mio incarico, so benissimo cosa ci si aspetta da me. Vorrei capire però se lo stesso trattamento sarebbe stato rivolto anche a mio padre se fosse stato visto uscire nella stessa auto con un suo pilota".

Helmut Marko sospirò, appoggiandosi con le mani sul tavolo. Poi sollevò la testa verso di lei "Che ci piaccia o meno, questo è il modo in cui funzionano le cose attualmente. Se sei una ragazza ti è richiesto il doppio della professionalità e soprattutto in questo mondo non ti puoi permettere di sbagliare nemmeno un istante. I paparazzi che hanno scattato queste foto sono persone che sanno perfettamente come svolgere il loro lavoro per rovinare quello degli altri. Ci sono dei fotogrammi che sono davvero imbarazzanti e giuro che se non ti conoscessi ti avrei già sbattuta fuori dalla porta, ma so anche molto bene come l'angolazione degli scatti possa raccontare una storia totalmente diversa dalla realtà. Il problema è che il pubblico vive di queste vicende e non appena arriva il sentore di un possibile scoop, tutti ne parlano immediatamente. Devi essere meno ingenua e più furba nel gestire queste dinamiche, ecco la mia richiesta" "Almeno gli sponsor saranno felici di avere un po' di visibilità" borbottò Vega. Helmut la fulminò con lo sguardo "Ma non è la professionalità che vogliamo per la nostra squadra, spero tu riesca a comprenderlo. Mi auguro anche che una situazione simile non accada più o dovrò prendere seri provvedimenti. Non farmi giungere a tanto, Vega. Voglio trattenermi anche per rispetto a tuo padre".

Lyrae (seconda parte)Where stories live. Discover now