Aldebaran (Alpha Tauri)

421 31 68
                                    


Mugello


Dalla postazione del dj annunciarono un tango.

Alex si voltò verso Vega, con un enorme sorriso "Ti andrebbe di ballare con me?". Lei spalancò gli occhi di fronte ad una richiesta così inattesa. "Da quando sai ballare il tango?" chiese Phoebe con un sorrisetto sarcastico rivolta verso il thailandese. Lui si strinse nelle spalle "In realtà da sempre". "Ma io conosco solo qualche passo" si giustificò Vega, temendo di apparire ridicola. "Lasciati trasportare da me e vedrai che ti divertirai" replicò Alex, tendendole una mano.

Vega tentennò qualche istante, giusto il tempo di voltarsi verso Pierre. Il francese continuava a ridere e parlare insieme alla giornalista. E sembravano ancora piuttosto vicini.

La ragazza si voltò verso Alex, che attendeva una risposta. "Molto volentieri" disse prendendo la sua mano e scendendo dall'alto sgabello. "Non combinare guai" le sibilò Phoebe a bassa voce, ma Vega decise di non ascoltarla.

Lei e Alex raggiunsero la pista dove altre coppie danzavano già, mettendosi al centro. Vega appoggiò una mano sulla spalla di lui, che la strinse forte al suo corpo premendole il palmo della sua mano sulla schiena. La ragazza strozzò il respiro, sentendosi improvvisamente a disagio. Ma la musica era già iniziata e non poteva più tirarsi indietro.


[DA QUI IN POI VI CONSIGLIO L'ASCOLTO DI UNA CANZONE CHE POTETE TROVARE SU YOUTUBE SOTTO AL NOME "Moulin Rouge! El Tango de Roxanne". VI RITROVERETE IMPROVVISAMENTE CATAPULTATI ALL'INTERNO DELLA PISTA DA BALLO INSIEME A VEGA, AVVOLTI ANCHE VOI DALLA STESSA ATMOSFERA]


Nelle battute iniziali del tango Alex la guidò in alcuni passi base ma mentre le loro gambe continuavano ad intrecciarsi, aumentò anche la confidenza tra di loro. Il ragazzo effettivamente era davvero bravo e Vega insieme a lui si sentiva bene. I loro movimenti diventarono sempre più audaci, come se nella loro mente si fosse creata una coreografia condivisa. Erano talmente tanto in sintonia che si muovevano alla perfezione, allontanandosi e riavvicinandosi nei tempi giusti.

"Non è vero che conosci solo alcuni passi- sussurrò Alex prendendole una gamba e appoggiandola attorno al suo bacino mentre l'attirava verso di sé- sei molto brava" "È solo merito tuo" ribatté Vega cercando di normalizzare il respiro. Non era abituata a tutta quella vicinanza.

Mentre il thailandese la faceva girare, lei cercò Pierre con lo sguardo. Era ancora seduto al tavolo insieme alla giornalista, ma ora era rivolto verso di loro e non staccava gli occhi dallo spettacolo, bevendo nervosamente un cocktail.

A Vega sfuggì un piccolo sorriso. La situazione finalmente ruotava nel verso giusto. In amore non si può essere sempre leali, a volte si deve giocare sporco.

Lanciò ancora un'occhiata a Pierre per vedere le sue reazioni. Il francese si stava allentando i primi bottoni della camicia e il suo sguardo era rabbuiato. Poi d'improvviso Alex la fece scendere con la schiena verso terra. Quando la rialzò si ritrovarono vicini, entrambi con il fiato corto e il battito cardiaco accelerato.

"Scusa, c'è un cambio cavaliere" disse qualcuno picchiettando sulla spalla di Alex.

His eyes upon your face
His hand upon your hand

His lips caress your skin
It's more than I can stand

Vega distolse lo sguardo dal thailandese, ritrovandosi di fronte gli occhi infuocati di Pierre. Alex sorrise amabilmente, lasciando la presa su di lei. "Certo" disse allontanandosi per tornare al tavolo, non prima di ammiccare un'ultima volta verso Vega.

Lyrae (seconda parte)Donde viven las historias. Descúbrelo ahora