Markab (Alpha Pegasi)

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Imola


Il tracciato di Imola era sempre stato uno dei preferiti di Vega.

Ne conosceva ogni dettaglio ed era immensamente felice che fosse tornato nel calendario ufficiale della Formula 1, sperando vi potesse rimanere a lungo e non solo temporaneamente.

Quel giorno camminava in solitaria nella pista, mentre il sole iniziava appena a spuntare attraverso le nuvole. Il gran premio del Vietnam era stato eccezionale per loro, con Max che si era incredibilmente portato in vantaggio ai danni di Lewis Hamilton nella classifica iridata. Sarebbe stata una rincorsa al mondiale molto avvincente, ma in quel momento Vega non riusciva ad essere felice per la sua scuderia. Era venerdì, un nuovo inizio di weekend in un altro circuito. Le sembrava quasi che la sua vita si fosse bloccata in quel loop fastidioso, creato da jet lag e routine sempre uguali. Da quando aveva discusso animatamente con Phoebe e Max non li aveva più incontrati e saggiamente aveva evitato anche ogni contatto con Alex e Sebastian. Pierre era stata un'eccezione, ogni tanto si erano scritti per messaggio, ma non aveva comunque mai avuto occasioni di trascorrere del tempo con lui. Si sentiva egoista perché non era del tutto capace di rimanere sola, perché si accorgeva comunque di mettere in pericolo il francese, eppure non riusciva davvero a lasciarlo andare. Se con gli altri era stato difficile ma comunque non impossibile prendere le distanze, con lui sarebbe stato impensabile.

Vega passò accanto al Tamburello, la curva modificata in seguito alla morte di Ayrton Senna. Si fermò dalle recinzioni, lasciando un piccolo fiore che aveva raccolto appositamente e sorridendo di fronte alle mille bandiere e lettere appese in prossimità del punto di impatto. Era straordinario vedere quanto una persona anche a distanza di decenni riuscisse ad evocare un così grande affetto. Lasciare un segno positivo, una traccia del tuo passaggio, non era facile. Eppure Ayrton Senna vi era riuscito più di chiunque altro e Vega avvertiva sempre un brivido di reverenziale timore quando giungeva in quel punto del tracciato, quasi come se il pilota brasiliano potesse ancora essere lì.

Proseguì la camminata verso la curva Tosa, stringendo tra le dita il secondo fiore che aveva raccolto e che era destinato al memorial di Roland Ratzenberger. Mentre si avvicinava notò una figura vestita di rosso impegnata a legare qualcosa alla recinzione con una fascetta stringi-cavo. Sbatté le palpebre perplessa. Chi poteva essere in pista a quell'ora della mattina e soprattutto chi poteva essere lì solo per rendere omaggio a Roland Ratzenberger? Tuttavia, mentre i metri che li dividevano diminuivano rapidamente, Vega sorrise leggermente, chiedendosi come avesse fatto a rimanere stupita, dal momento che era tanto ovvio.

Aidan stava finendo di assicurare alla rete un piccolo foglio plastificato con raffigurato il volto di Roland Ratzenberger su sfondo della bandiera austriaca. Si voltò velocemente, sentendo i passi di Vega sull'asfalto. "Non mi aspettavo di vederti qui" le disse rivolgendole un ampio sorriso, felice di notare quanto qualcuno prestasse attenzione anche ad uno dei piloti a cui lui teneva maggiormente. Tutta quella riconoscenza immeritata provocò dei brividi lungo la schiena di Vega, che si sentì ancora peggio per ciò che aveva detto su di lui rivolta a Phoebe la settimana precedente. "Penso sia giusto ricordarlo" spiegò semplicemente la ragazza, infilando lo stelo della grande margherita bianca attraverso gli occhielli della rete.

"Ti fa onore rendere omaggio anche a Roland- proseguì Aidan, sinceramente colpito dal suo gesto- lo apprezzo molto e credo lo apprezzi anche lui" "Sai, -ribatté Vega voltandosi verso di lui e sorridendogli- credo di non aver mai conosciuto nessuno così legato a Ratzenberger". Aidan scrollò le spalle, come ad allontanare quell'affermazione da sé "Faccio solo il possibile". Lei annuì con il capo, poi decise di allontanarsi e lasciare Aidan da solo alla Tosa. Sicuramente si era alzato prima degli altri commissari solo per poter essere lì in quel momento e lasciare un piccolo riconoscimento per poi raggiungere la postazione assegnatagli per quel gran premio.

Lyrae (seconda parte)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora