primo giorno di scuola...

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sono le 6 di mattina del primo giorno di scuola e come sempre sono in ritardo, mi sveglio in ansia perchè avrei cambiato la sede del mio liceo e, il non avere nella mia mente il tragitto da fare verso la mia classe era un po' una spina che incuteva in me molto nervosismo; mi vesto in modo molto semplice, maglia viola a maniche corte, un paio di jeans e le mie amate vans basse nere. Come gli anni precedenti, dovevo essere in fermata del bus alle 7.05 ma ovviamente ci arrivai alle 7.10... incubo: avevo perso la corriera il primo giorno di scuola; fortunatamente una mia amica prendeva la seconda, anche se arrivava davanti scuola abbastanza tardi e non avrei fatto in tempo nel raggiungere i miei compagni... ma la speranza era l'unica a morire, no?
Beh, arrivai a scuola alle 8.10, dunque tutti erano già nelle rispettive classi e con mio grande orrore, non avrei potuto scegliere il posto in cui mettermi... in panico entrai nella mia nuova sede e con l'aiuto delle bidella trovai la classe, e sfortunatamente aveva la porta chiusa. Dovetti bussare, e quando entrai in classe con il fiatone riuscii solo a dire un semplice: <buongiorno>, non prestai molta attenzione ai miei compagni, volevo solo raggiungere il posto che mi aveva tenuto una mia amica, e fortunatamente era in terza fila. Arrivato al mio posto, e dopo essermi calmato un attimo, alzai lo sguardo e rimasi per un secondo paralizzato, una figura con i capelli castani, occhi anch'essi di quel colore caldo ma con qualche sfumatura verde, mi stava guardando... cominciò a parlare:
<ciao, sono Helena Rimo e sono la nuova professoressa di italiano, tu sei?>
risposi dopo circa tre secondi perché la sua voce mi risuonava nella mente, quando capii che stava aspettando una mia risposta dissi:
<sono Sam>, subito rispose senza smettere di guardarmi negli occhi:
<dato che sei in ritardo avevamo già fatto un giro di presentazioni, ora però mi piacerebbe sapere a turno un po' le vostre passioni e la vostra serie tv preferita>.
Partì dall'altra parte della classe e come se fosse un incubo realizzai di essere il penultimo nel giro; ormai era suonata la fine della prima ora e con lei ne dovevamo passare altre due poiché mancava il professore di matematica, dunque le presentazioni si fecero più lunghe... arrivò il mio turno, per mia fortuna la classe si stava via via sempre più distraendo e la prof capendo fosse il primo giorno di scuola, evitò di placare le chiacchiere ma si limitò a chiedere di parlare con un tono più moderato. Non me ne resi conto, anche se non avevo mai smesso di toglierle gli occhi di dosso, che si era alzata dalla cattedra per posizionarsi nel banco davanti al mio per ascoltarmi meglio, finalmente potevo vederla: alta circa 1.60, corporatura normale ma con forme nei fianchi, prosperosa e con due tatuaggi negli avambracci. Quando vide che la stavo squadrando mi chiede se avesse qualcosa addosso preoccupata, e io in imbarazzo le dissi semplicemente che mi piaceva com'era vestita: jeans, camicia color panna e un paio di vans basse, lo stesso modello che stavo indossando io. Dopo avermi ringraziato continuò:
<bene Sam, parlami di te>
un po' in ansia risposi:
<ho 17 anni, sono del segno della bilancia... mi piace molto l'arte e adoro sciare, infatti non vedo l'ora sia dicembre per la gita di classe>,
<bene, sei interessante... non mi hai detto la tua serie tv preferita però> mi disse;
<mh... difficile, ammetto che quest'estate ne ho viste a valanghe piuttosto che uscire, ma se dovessi scegliere direi Orange Is The New Black, o The 100> dissi con tono un po' pensieroso, come se parlassi più con me stesso che con lei.

Come se le fosse scappato un sorriso mi rispose che OITNB era la sua serie preferita e che poche persone la nominavano,
"forse perché è una serie tv principalmente basata su lesbo drammi e sesso lesbo" pensai... lì ovviamente il mio cervellino iniziò a vagare e il mio sguardo si soffermò sulla fede che portava al dito, lei probabilmente se ne accorse perché mi rispose:
<si sono sposata.. e ho anche un bambino di due anni> lo disse con un tono un po' triste ma forse era solo una mia impressione, io non sapendo che dire mi limitai a sorridere, e come se non fosse accaduto nulla, ed è vero, passò a parlare con l'ultimo compagno che doveva presentarsi.

L'ultima ora con lei passò velocissima, parlammo principalmente: io, lei e un'altra ragazza mentre gli altri guardavano il telefono o parlavano delle loro vacanze; essendo l'ora dell'intervallo, ci accompagnò nel cortile e non avendo un vero e proprio gruppo nella classe, ero un po' in disparte con altri due miei amici e parlavamo di cosa avevamo fatto durante l'estate, finché la professoressa non si avvicinò a me e mi chiese:
<se non sbaglio, mi hai detto che ti piace sciare>
<adoro sciare, lo farei tutti i giorni> risposi,
e lei in tono fiero rispose:
<beh oggi abbiamo il primo consiglio dei docenti per decidere se andare o no nella "gita-vacanza" di tre settimane, durante le vacanze di natale e avevo idea di propormi come accompagnatrice per la classe>,
il suo tono però, cambiò quando proseguì:
<dato che sono tra il consiglio che organizza il viaggio, mi chiedevo se conoscevi qualche località che offriva delle piste ampie e con un panorama abbastanza bello, perché io sono un po' inesperta nell'ambito della montagna...> disse ciò con un tono un po' imbarazzato,
<sono molto felice che si proponga come accompagnatrice, sinceramente fino ad ora è la professoressa più simpatica mai avuta in 4 anni e sarebbe bello passare insieme le vacanze; ovviamente qua su due piedi non saprei consigliarle una meta per il viaggio ma se mi dice l'orario della riunione per organizzare il viaggio, le mando il più presto possibile un file della meta che avrò scelto.. lascio il mio numero se vuole> risposi con un tono per rassicurarla, era veramente una donna gentile.
Si annotò il mio numero e mi rispose che avrebbero avuto la riunione nel tardo pomeriggio, così alle 2 quando arrivai a casa, e dopo aver pranzato in un tempo record, iniziai a cercare impianti sciistici localizzati in paesi con hotel abbastanza vicini.
Verso le 4 di pomeriggio avevo finito il file, comprendente vari paesi possibili, tra cui il paese in cui andavo tutti gli inverni poiché avevo una casa.
<ecco a lei *file allegato*>
prof.: <scusi chi è?>
<mi scusi molto prof, sono Sam, le ho allegato il file per la riunione e spero non ci siano errori.. ho cercato di farlo il più velocemente possibile ma anche farlo il organizzato e completo. Buona giornata>
prof.:<oddio scusami Sam, ti ringrazio moltissimo! Buona giornata anche a te>.

la nuova professoressa d'italiano.Where stories live. Discover now