Gli Imperatori Romani e l'8 dicembre

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Adriano: Allora, ce la facciamo quest'anno ad organizzare il Natale come i mores comandano o dobbiamo pregare Zeus che qualcuno ci inviti come l'anno scorso?

Traiano: Non ti preoccupare: ho buttato giù una strategia perfetta per le feste e...

Nerone: Ma quindi lo facciamo l'albero?

Commodo: Sì! Bello l'albero! Quest'anno sarà ancora più alto e più figo di quello dell'anno scorso! Ci metteremo più palline! Più campanelle! Più lucine!

Caligola: Io ho ordinato su Forozon dei cavallini così carini da appendere! Peccato che non siano ancora arrivati...

Claudio: Sarcastico. Un vero peccato, guarda.

Adriano: Ragazzi, ascoltatemi un attimo, poi fate come vi pare! Dobbiamo decidere che fare il 25!

Giuliano l'Apostata: Io starei in biblioteca a leggere, poi fate voi.

Traiano: Ma proprio no!

Claudio: Sottovoce a Giuliano. Quello è il piano B, in caso alla fine dovessimo andare da Giustiniano.

Tito: Hanno ristrutturato la villa a Pompei. Magari...

Commodo: Magari un bel niente! Non voglio stare con l'angoscia che quel vulcano del cavolo possa eruttare all'improvviso!

Traiano: Possiamo andare da Giustiniano. 

Grilli.

Traiano: Era una battuta, state tranquilli!

Caligola: Mi hai fatto prendere un colpo!

Nerone: La domus aurea è libera e c'è posto per tutti! E mamma può cucinare!

Claudio: Così ci avvelena tutti! Non voglio trasformare il Natale in una cena con delitto!

Tito: Direi che è meglio se al cibo ci pensiamo noi.

Nerone: E va bene. Facciamo l'albero adesso?

Adriano: Sì, sì. Ma io in soffitta a recuperare le decorazioni non ci vado! Tutta quella polvere. Faccia schifata.

Commodo: Andiamo noi! L'ultimo che arriva è figlio di una lupa!

Gli imperatori iniziano a fare l'albero di Natale con All I want for Christmas is you in sottofondo.

Claudio: Le palline più piccole vanno in alto e le più grandi in basso.

Traiano: Sbuffa. Lo sappiamo.

Giuliano l'Apostata: E cercate di non mettere palline uguali vicino.

Caligola: Alza gli occhi al cielo. Lo sappiamo.

Claudio: E poi ricordatevi che...

Adriano: Sbotta. Sono mille e passa anni che facciamo l'albero di Natale: o voi due sapientoni state zitti o vi scuoierò e userò le vostre pelli come tappeti. Chiaro?

Costantino ritorna alla domus.

Costantino: Sono tornato! Avete iniziato senza di me vedo.

Tito: Non lo so, non arrivavi più! Com'è andata da Teodosio?

Costantino: Le solite storie, niente di speciale. Dove vi servo?

Gli imperatori si guardano.

Adriano: Puoi spostare quelle scatole laggiù? Mettile vicino alle scale, così poi Commodo le riporta di sopra.

Costantino: Quelle vicino al caminetto?

Tito: Vedi altre scatole per caso?

Costantino: Okay, stai calmo. Solleva le scatole. Vede il presepe. Ma cosa?

Commodo, Nerone e Caligola: Sorpresa!

Traiano: Abbiamo fatto un senatoconsulto molto veloce e siamo tutti d'accordo che, in fondo, il Natale è una festa cristiana e ti facciamo sempre sentire il Lepido della situazione, quindi quest'anno si è fatto il presepe.

Costantino: Saltella entusiasta. Vi voglio troppo bene in questo momento!

Giuliano l'Apostata: Ringrazia il tuo dio che ci stai simpatico, altrimenti col cavolo che una cosa del genere accadeva sotto al mio tetto!

Costantino: Io lo so che in fondo mi vuoi bene!

Giuliano l'Apostata: Adesso non ti allargare troppo, okay?

Costantino: Va bene, va bene. Abbiamo già deciso dove andiamo a Natale?

Nerone: Tutti da me!

Costantino: Preoccupato. Cucina Agrippina?

Adriano: No, tranquillo: se proprio vogliamo morire durante una festa cristiana, direi che la Pasqua sembra una scelta migliore, almeno restiamo in tema.

Caligola: Ride. Carina questa!

Costantino: In realtà Gesù risorge a Pasqua, ma son dettagli. 

Nerone: Posso mettere delle candele sull'albero?

Tutti: No!

Nerone: Uffa! Che pizza che siete tutti! Nonno ha detto che dovete darmi più fiducia!

Commodo: Nonno ha reso anche l'adulterio illegale, ma non mi sembra che Giulia gli abbia dato retta, quindi nemmeno noi!

Claudio: Non credo che il paragone regga, ma lasciamo perdere.

Scleri da classico - il ritornoWhere stories live. Discover now