Non ti ama

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Oggi sarebbe dovuto uscire un mezzo speciale per il 25 novembre sulle figure femminili che hanno subito violenza nella letteratura e non solo.
Avevo le migliori intenzioni, credetemi, ma credo che sia necessaria un'altra tipologia di capitolo.

Ormai avrete capito che sono una femminista e che le discriminazioni e la violenza sono delle tematiche che mi stanno particolarmente a cuore.
Motivo per cui sto scrivendo senza aver preparato nemmeno una scaletta (da qualche parte nell'aldilà Cicerone mi sta maledicendo per questo, ma son dettagli).

Stamattina hanno portato noi quinti ad una conferenza sulla violenza di genere: sarebbe dovuto essere un momento di riflessione e di discussione, oltre che di sensibilizzazione. Ma non è stato così, quindi sbrocco qui come ho già sbroccato con diverse mie compagne di classe durante e dopo la conferenza in questione.

Mi rivolgo alle ragazze soprattutto, ma anche i ragazzi dovrebbero fare attenzione.

Se il vostro ragazzo, qualsiasi ragazzo vi tira un pugno per come siete vestite o robe del genere, è violenza: non importa se reagite urlandogli contro o in qualsiasi altro modo, è sempre una violenza.

Se il vostro ragazzo etc non vi fa uscire con le amiche o vi convince che stare con lui è la cosa migliore per voi, sta limitando la vostra libertà e non vi ama davvero: non è semplice gelosia o attaccamento.

Non dovete trovarvi un ragazzo perché siete piccole creature indifese che necessitano protezione. Non dovete sentirvi in colpa o in torto se rifiutate attenzioni non richieste. Non dovete mettervi i pantaloni se uscite la sera per non attirare l'attenzione, il modo in cui vi vestite non vi rende immuni da certi comportamenti.

E smettetela tutti di dire che non tutti i ragazzi sono così: lo sappiamo bene che molti sono bravi ragazzi, ma ce ne sono molti altri che si arrogano il diritto di privarci della nostra libertà e dei nostri diritti. È un retaggio del patriarcato non del tutto eliminato nella nostra società, che è stata fondata sul culto della violenza (vi ricordo che Roma è nata in seguito al ratto delle Sabine, che è a tutti gli effetti un caso di stupro collettivo).

Impariamo a distinguere l'amore vero dall'amore tossico e smettiamola di colpevolizzare la vittima e romanticizzare il carnefice.

Mi scuso per lo sfogo molto di cuore e di pancia, ma sentirsi dire certe cose ad una conferenza che dovrebbe promuovere la parità dei sessi e il rispetto reciproco, per di più il 25 novembre, ha scaldato l'animo mio e di molti miei compagni. Vi lascio immaginare il polverone che abbiamo alzato nelle ore successive.

Scleri da classico - il ritornoWhere stories live. Discover now