Speciale Pride Month - LGBT+ nella storia

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Buonasera, signori e signore, e benvenuti in una nuova puntata di Ulisse - Il piacere della scoperta. Oggi viaggeremo indietro nel tempo e parleremo di alcuni personaggi storici appartenenti alla comunità LGBT+ e che sono riusciti, in qualche modo, a non trascorrere la loro esistenza nell'armadio. In questo capitolo tratteremo solo di persone realmente esistite.

Iniziamo subito partendo dal IV secolo a.C.: ci troviamo a Babilonia, una delle città più ricche e maestose del nuovo ed espanso Impero Macedone. Ed è proprio qui che incontriamo una delle coppie più chiacchierate dell'antichità: stiamo parlando di Alessandro Magno ed Efestione. I due crebbero insieme e furono istruiti da Aristotele, che li definiva "una sola anima dimorante in due corpi". Per molti aspetti il loro rapporto ricalcava quello di Achille e Patroclo, le cui tombe furono visitate e omaggiate dai due in gioventù, tanto che, alla morte di Efestione, Alessandro fece giustiziare il medico, organizzò dei funerali molto sontuosi (si stima che abbia speso diverse centinaia di migliaia dei nostri euro) e rimase in un lutto profondo per molto tempo.

I rapporti omosessuali erano molto diffusi e accettati nel mondo classico, dove l'educazione sessuale dei giovani avveniva attraverso la pederastia, ovvero una relazione omoerotica con un uomo più grande d'età. In questo contesto si inserisce la poetessa greca Saffo, che racconta nelle sue poesie il suo amore per le giovani allieve del suo tiaso.

Spostandoci avanti di qualche secolo, ci troviamo nella Roma Repubblicana, dove l'omosessualità era tollerata tra i giovani, ma era motivo d'infamia tra gli adulti, tanto che l'accusa di sodomia veniva spesso usata dalle malelingue per screditare la virilità, e quindi il valore, dei personaggi pubblici. Per questo motivo non è certo se Caio Giulio Cesare, l'uomo più potente dei suoi tempi, venisse definito "marito di tutte le moglie e moglie di tutti mariti" perché fosse effettivamente bisessuale o per fini diffamatori.

L'ostilità nei confronti dei rapporti omoerotici divenne sempre maggiore con la diffusione del cristianesimo, tanto che a partire dai primi secoli dopo Cristo i membri della comunità LGBT+ iniziarono a doversi nascondere per evitare persecuzioni di ogni tipo.

Per ritrovare dei personaggi omosessuali, il cui orientamento sessuale era ovviamente un mezzo segreto a causa della mentalità chiusa e discriminatoria dei tempi, dobbiamo fare un salto in avanti di un millennio e arrivare al 1500: alcuni dei più grandi artisti di questo tempo, come Leonardo Da Vinci e Michelangelo, ma anche il successivo Caravaggio, ebbero delle relazioni omoerotiche, ma è non è possibile stabilire per certo la loro sessualità, visto che all'epoca fare coming out significava andare incontro a delle punizioni molto aspre. Dall'altra parte della Manica, in Inghilterra, invece, un giovane William Shakespeare dedica alcuni sonetti d'amore ad un giovane, testimoniando così la propria bisessualità.

Gli ostacoli posti dalla società nei confronti della comunità LGBT+ diedero origine ad alcune famose opere della letteratura internazionale, le quali parlando di amori proibiti e segreti: la poetessa americana Emily Dickinson racconta nelle sue poesie di una passione travolgente nei confronti di una donna, molto probabilmente la cognata Susan, mentre in alcuni scritti il drammaturgo e scrittore danese Hans Christian Andersen sfoga la sua omosessualità repressa e il suo amore per il suo mecenate Evard Collin, tanto che La Sirenetta è considerata una metafora della sua passione impossibile per il giovane.

Se nella letteratura dell'Ottocento è possibile rintracciare vari riferimenti alla comunità LGBT+, questo tuttavia non implica che l'opinione pubblica del secolo si fosse ammorbidita su certe tematiche: Oscar Wilde, infatti, passò qualche anno in prigione a causa dei suoi rapporti omosessuali, infatti lo scrittore stesso affermava di essersi sposato tre volte, la prima con una donna (matrimonio di facciata) e le seguenti due con degli uomini.

La situazione non migliorò per un altro secolo e in alcuni paesi tutt'oggi l'omosessualità è punita severamente, talvolta perfino con la morte. I primi passi avanti si fecero in seguito ai moti di Stonewall, avvenuti alla fine degli anni '60 del Novecento e che diedero vita ad una serie di proteste e rivendicazioni che permettono oggi alla comunità LGBT+ di godere di maggior diritti (sulla carta, in pratica la situazione è meno rosea).

E questo è tutto per oggi. Spero che questo viaggio nel tempo vi sia piaciuto e scrivete pure nei commenti i personaggi storici che non ho citato. E concludo, dunque, questa puntata speciale di Ulisse - Il piacere della scoperta augurando a tutti voi un buon proseguimento di serata.

Scleri da classico - il ritornoWhere stories live. Discover now