Il tempo per Yurika sembrò fermarsi mentre ascoltava quelle parole. Suo fratello stava insinuando che si era fatta portare a letto per sopravvivere e avere informazioni? Che l'avesse fatto per seguire uno scopo ben preciso? Si sentì mancare l'aria, ma non fu l'unica. Anche Guren era rimasto spiazzato di fronte a tale affermazione. Il discorso di Kureto stonava rispetto a quanto Yurika aveva affermato prima che arrivasse. Ma, cosa più importante, anche Ferid aveva sentito tutto e avrebbe usato quelle parole per rovesciare la situazione a suo favore.

"Kureto..." La ragazza faticava a tirare insieme i pensieri. "Solo una vera Hiiragi avrebbe preso una scelta simile, non ti preoccupare, potrà tornare tutto come prima!"

"Pensi veramente che io mi sia fatta portare a letto per avere informazioni?"

"E per quale altro motivo altrimenti, Yurika?" La ragazza rabbrividì realizzando con rabbia e tristezza fin dove sembrasse in grado di spingersi la mente malata di un membro della famiglia Hiiragi.

"Come puoi insinuare una cosa del genere? Come puoi credere che io sia veramente capace di ciò?" Sentì che era prossima alle lacrime.

"Yurika ti ho già detto che non devi preoccuparti, sappiamo che non avevi scelta..." "Con voi non avevo scelta... Non mi avete mai permesso di scegliere!" Kureto iniziava a spazientirsi. Era felice di vederla viva e vegeta, ma nutriva dei dubbi sullo stato di salute della giovane, forse quella reazione insensata era dovuta allo shock di quello che il vampiro le aveva fatto? "Yurika, ascoltami. Puniremo quel mostro per tutti i soprusi ai quali sei stata sottoposta, verrai ripagata dei tuoi sacrifici." "Lui non mi ha mai fatto nulla che io non volessi, come ve lo devo spiegare?" Ormai le lacrime scendevano.

"Yurika!" La ragazza osservò la figura che stava sopraggiungendo da dietro il fratello. Non ebbe tempo di reagire prima di trovarsi le braccia di Shinya strette attorno al suo corpo. "Shinya..." Sussurrò. "Stai bene..." In quel momento capì che avrebbe dovuto usare lui per tornare da Ferid, forse lui poteva capirla. O almeno lo sperava vivamente. Ricambiò il suo abbraccio stringendolo.

"Non sono mai stata meglio." Sussurrò in maniera quasi impercettibile, sperando che capisse dove voleva arrivare. Shinya sciolse l'abbraccio per poterla guardare negli occhi, ma i due restarono vicini. "Cosa stai dicendo?" Anche lui parlò a bassa voce, intuendo il desiderio di Yurika di condividere qualcosa solo con lui. La ragazza lanciò uno sguardo verso Ferid.

"All'inizio ho avuto paura. Tanta. Non sopportavo la sua presenza. Temevo quello che avrebbe potuto farmi, ma poi... Neanch'io so spiegarti perché sia successo, eppure... Mi sono innamorata di lui. Di un vampiro. Del nemico. Mi fa sentire... Viva."

Shinya era esterrefatto. Incredulo. Quelle parole non potevano essere vere, non potevano. La ragione gli impediva di considerarle tali, ma allo stesso tempo sentiva che lo erano.

"Quello che diceva Kureto non è vero. Non mi ha mai costretta, anzi, ha accettato di aspettare. Io... gli offro solo il mio sangue... ti prego Shinya... Io sto bene con lui. Lo amo."

Le ultime parole le disse guardandolo negli occhi, voleva che capisse, ma lui rimase immobile. In trance.

"Direi che possiamo smetterla con queste smancerie." Era stato Ferid a rompere l'idillio, sentendo che la ragazza era riuscita a dire tutto. L'aveva scosso sentirla confermare ad altri l'amore che provava nei suoi confronti, non pensava che lei fosse pronta a sostenere un passo simile.

"Yurika..." Shinya la fermò stringendole un braccio. Kureto sguainò la spada. "Pensavo vi facesse più comodo sacrificare una giovane ragazza per soddisfare i piaceri del nemico!" "Non è un tuo giocattolo personale." Ferid sorrise. "Ma se poco fa hai detto che sicuramente lei fa l'innamorata con me per fare un favore a voi? Vi eravate accordati in precedenza per caso? Avete deciso che avrebbe dovuto sedurmi?" Kureto rimase immobile, non capendo quelle parole. Cosa sperava di ottenere atteggiandosi in quel modo? Yurika si sciolse dalla stretta del fratello avvicinandosi al vampiro.

"Ferid cosa stai...? Non penserai davvero che...?" "Dopo tali affermazioni, chi può escludere che non fosse tutto calcolato?"

La freddezza improvvisa che sembrava essersi impossessata di lui la disarmò completamente. Eppure doveva aver sentito quanto aveva appena confessato a Shinya. Sapeva anche tutto quello che aveva passato con loro. E allora perché reagire in quel modo? Perché le stava facendo questo? "Ferid..."

"Pare che io e la vostra Yurika abbiamo qualcosa di cui discutere. Penso che la terrò con me ancora per un bel po'." Kureto e Shinya avrebbero potuto fare quello che volevano, ma la velocità del vampiro risultava ancora ineguagliabile per loro.

Questa volta anche Kureto riuscì a capire cosa avessero dovuto provare gli altri quando Yurika era stata portata via dal vampiro. E lui era stato troppo preso da altro per provare veramente a strapparla dalle mani di quel mostro e sapeva che qualcuno gli avrebbe rinfacciato tutto questo. Ma non poteva evitare di pensare a come si erano svolti i fatti. A come aveva reagito Yurika alla provocazione del vampiro. Gli era importato più della sua parola che di qualsiasi altra cosa, come se fosse la sua priorità. Ma questo andava contro ogni logica, giusto?

"Hai veramente detto quelle cose su di lei?" La critica non era partita da chi si aspettava. "Sì. Sarebbe una tattica lodevole..." "Che quel vampiro ha preso molto bene." La voce di Shinya era apatica. Faceva fatica a collegare le alternanti esternazioni con le quali era venuto a scontrarsi. Kureto che accusava, ma lodava la sorella per aver stretto rapporti amichevoli se non intimi col nemico. Yurika che gli confidava non solo di stare bene, ma di amare quel vampiro che l'aveva strappata alla sua vita. Il vampiro che sembrava voler dare peso e prendere per veritiere le parole pronunciate da Kureto, reagendo in maniera non coerente rispetto quanto affermato dalla ragazza. Che fosse tutto parte di un qualche piano losco degli Hiiragi? Eppure anche Kureto risultava non del tutto presente e cosciente di queste dinamiche.

"Kureto, quando torneremo a casa sarà il caso di capire cosa stesse succedendo." Kureto accennò un sì, ma venne attraversato da un brivido. Come si sarebbe dovuto comportare col padre? Cosa gli avrebbe dovuto dire di Yurika? Inoltre vi era pure la questione di Yuuichiro da discutere. Vi erano ancora troppi interrogativi aperti.

Dopo aver sistemato le questioni più urgenti relative alla guerra e quanto successo aveva convocato Shinya e Guren per discutere di Yurika che rappresentava comunque un problema non indifferente, ma sul quale gli altri due avrebbero potuto offrirgli prospettive diverse. Fu Guren il primo a parlare, spiegando quanto aveva visto prima dell'arrivo dei due, già qui le dinamiche visibili tra i due erano sospette, ma Guren precisò che riteneva Ferid alquanto ambiguo.

"Quando ho detto che Yurika ha fatto... qualsiasi cosa abbia fatto col vampiro per un tornaconto nei nostri confronti... è possibile che il vampiro possa farle del male per questo? Data la reazione..." Kureto neppure sapeva perché poneva quella domanda. Nessuno poteva conoscere la risposta, come quando Yurika era appena stata rapita si ritrovavano nuovamente in un vicolo cieco.

"Se avesse voluto farle del male avrebbe già agito, non credi? Ma nessuno può dirlo in fin dei conti." Certo Guren non poteva rivelare dei suoi passaggi di informazioni con il vampiro in quel frangente.

Eppure sia lui che Kureto notarono come Shinya sembrasse ancora scosso o quantomeno non del tutto lucido, ma erano in attesa. Sapevano che Yurika aveva detto qualcosa a lui che loro non avevano sentito.

"Shinya?" Kureto provò a esortarlo. Lui sospirò. "Non ha senso. Mi ha detto che sta bene, anzi,che non è mai stata meglio." Fece una pausa, conscio della bomba che stava per sganciare. "Ha detto che lo ama. Capite?"

18/09/2021

Quanto vi sta simpatico Kureto? <3

Guilty All The Same Where stories live. Discover now