𝒞𝒶𝓅𝒾𝓉𝑜𝓁𝑜 𝟣𝟨

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Quella mattina Jimin era più assonnato del solito, le gambe a stento lo tenevano in piedi e continuava a camminare verso il bar per pura inerzia. Il giorno prima Taehyung aveva costretto lui e Hoseok a restare all'agenzia per aiutarlo a sistemare il disastro che giaceva a terra. Fortunatamente erano test che potevano essere facilmente ripetuti, tuttavia il pavimento immacolato si era pericolosamente macchiato di quella viscida sostanza marrone. C'era voluto più tempo del previsto per eliminarla completamente, con ben sei mani all'opera dotate di stracci e disinfettante. Non erano mancate le battute sulla goffaggine di Taehyung che riuscivano sempre ad alleggerire l'atmosfera, né la pausa caffè che aveva ritardato ulteriormente il meritato riposo di Jimin, compromesso dalle mille telefonate alle carrozzerie che doveva assolutamente fare.

Il bar era quasi deserto, era una di quelle persone a cui piaceva arrivare molto presto. Lui, Hoseok, Choi e Yoongi formavano il solito quartetto in un tavolino appartato, con la visuale aperta sulla strada. Jimin non aveva ancora osato alzare gli occhi sul moro, temendo il confronto con il suo sguardo sfacciato che lo avrebbe messo ancora più in imbarazzo di quanto lo era in quel momento. Come se non bastasse, percepiva la pressione di Hoseok su di lui, sottoforma di sguardi fermi che lo perforavano. Sentendo crescere il disagio, prese parola <<possiamo riprendere la conversazione di ieri sull'overkilling?>>

Aveva aperto bocca non sapendo esattamente cosa dire, ma alla fine le sue parole si rivelarono abbastanza intelligenti. Effettivamente, il giorno precedente avevano discusso delle possibili modalità di uccisione del killer, optando anche per l'overkilling, la più violenta. La loro era una sorta di riunione personale, in un gruppo ridotto era più semplice esprimere le proprie opinioni e confrontare le idee.

<<Credo che abbiamo detto già abbastanza>> contestò Yoongi <<io invece propongo di riflettere sugli attimi prima della morte>>

<<La modalità di azione di Papillon ci è sconosciuta>> Choi fece il punto della situazione, non molto buona.

L'altro riprese parola, ignorandola <<so che c'è qualche novellino tra di noi, ma sicuramente avrete letto delle quattro tecniche di cattura>>

Jimin non gradì il riferimento, ma si limitò al silenzio.

Yoongi, sentendo l'attenzione su di lui in seguito a qualche cenno di assenso, parlò <<un assassino può fornirsi di una di quattro tecniche fondamentali per adescare le sue vittime. La prima è la tecnica dello squalo: cerca una persona, la cattura velocemente e la uccide, ma non la porta mai nel luogo in cui vive.>> Fece una pausa <<la seconda è la tecnica dell'aquila, secondo cui Papillon avrebbe rapito le vittime per portarle nella sua abitazione, per torturarle fino alla morte. Poi c'è quella del ragno, proposta prevalentemente da donne, in cui sarebbero state le ragazze a muoversi verso la trappola, attirate da un qualche stratagemma>>

Choi concluse per lui <<la quarta è la tecnica del camaleonte: è il killer a mimetizzarsi nell'ambiente della vittima per liberarsene, ma credo sia possibile escluderla data la mancanza di prove da parte dei testimoni oculari>>

<<Finora non sono emersi spostamenti da parte delle ragazze>> sottolineo Jimin, ma Yoongi lo smentì sostenendo che Papillon potrebbe star agendo alle spalle delle loro indagini. In quella che era la loro prima interazione della mattinata, il moro trattenne gli occhi sulla sua figura, scrutando il suo comportamento. Il più piccolo sentiva come se lo stesse leggendo, e lui si stava inavvertitamente esponendo troppo con quell'aria sottomessa. Sollevò lo sguardo e ricominciò la conversazione, ribattendo ancora fino a che anche Hoseok ebbe da dire qualcosa.

<<Io voto per l'aquila>> mormorò semplicemente <<tutti quegli inquietanti disegni potrebbero essere stati effettuati prima del decesso, Papillon potrebbe aver seviziato quelle povere ragazze per ore prima di ucciderle>>

Yoongi non era d'accordo <<non credo le abbia portate a casa sua, le avrà uccise in macchina dato che non c'è traccia del delitto nelle abitazioni delle vittime>>

<<Provalo, trova quelle auto>> Jimin lo provocò.

L'altro si morse la lingua, cercando di trattenersi.

<<Puoi darmi una mano con quei contatti alla fine del tuo turno, oppure ti fidi così tanto del mio lavoro?>> era diventata una vera e propria sfida.

<<Non si tratta di fiducia, ho altre cose da fare>> non voleva ripetere l'esperienza nel suo ufficio fino a tarda sera, solo per vedere sminuiti i propri sforzi.

<<Ad esempio?>>

Inventò una scusa sul momento <<vado a cenare con Hoseok>> lo guardò in cerca di supporto, e il rosso tenne il gioco.

<<Allora ci vediamo in agenzia>> Yoongi dichiarò mentalmente conclusa la "riunione" e si alzò, guardando la sua colazione consumata per metà. Jimin era sicuro che il suo sguardo vacillante lo avesse tradito ma che l'investigatore Min non lo avesse dato a vedere, conoscendo le sue abilità. Yoongi difatti non se l'era bevuta, ma dovette sbrigare anche delle ricerche extra da solo per dimostrare agli altri la validità della sua ipotesi sulla tecnica dello squalo, durante cui maledisse varie volte il biondo per averlo costretto a lavorare di nuovo così tanto. Alla fine del turno ordinario, vide Jimin salire sulla macchina di Hoseok. "Sarebbe una messa in scena fin troppo reale, stanno andando veramente a cena insieme" concluse. Non lo aveva ancora ammesso a sé stesso, ma era geloso del loro rapporto, della loro vicinanza. Soprattutto, loro due potevano passare ore e ore insieme senza dover ricorrere a espedienti o litigi. Invidiava quel Jung Hoseok, ma al contempo lo riteneva nettamente inferiore; il suo unico pregio era quello di sapere come conquistare la simpatia di Jimin. Voleva osservarlo per capire come faceva, e disponeva di tutti i mezzi di cui aveva bisogno. Non poteva fallire, non si era mai permesso di fallire in niente, figuriamoci in una questione sentimentale. Ciò di cui era certo, era che avere a che fare con le proprie emozioni era di gran lunga più difficile che gestire un caso di omicidio.

𝓟𝓪𝓹𝓲𝓵𝓵𝓸𝓷Where stories live. Discover now