𝒞𝒶𝓅𝒾𝓉𝑜𝓁𝑜 𝟥𝟥

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Jimin e Yoongi si recarono immediatamente alla "D Crime", dopo aver avvertito telefonicamente la signora Rhee di essere giunti a una svolta per il caso.

<<Calmati, devi rimanere il più professionale possibile anche se sei coinvolto direttamente>> il moro gettò un'occhiata al suo fianco, dove l'altro era visibilmente in difficoltà. Si sedette assieme a lui sul pavimento del corridoio che stavano percorrendo, appena fuori dall'ufficio del capo, e lo aiutò a riprendersi dettando i ritmi del suo respiro. Non aveva mai fatto una cosa del genere, né gli sarebbe mai passato per la testa se non ne fosse valsa la reputazione di Jimin. Era diverso da quando lo stuzzicava per prendersi gioco di lui, in quei casi non aveva mai rischiato di mettere il gioco il suo posto di lavoro. Un po' se ne pentiva, ma alla fine non sarebbe riuscito ad avvicinarsi a lui in nessun'altra maniera; il loro rapporto sarebbe stato completamente diverso, anzi lui lo avrebbe silenziosamente detestato come tutti gli altri.

<<Ce la faccio, entriamo>> la voce che fuoriuscì dalle sue labbra era determinata, ma ferita. Yoongi bussò un paio di volte alla porta di mogano, inspirando profondamente, e la aprì.


<<Papillon è stato arrestato con successo ed è stato condotto in un furgone blindato alla centrale di Daegu. L'investigatore Min, colui che ha indetto l'arresto, ci rilascerà una breve intervista>> la giornalista in divisa si rivolse a Yoongi, abbagliante nella sua giacca scura.

<<Mi sento in dovere di condividere il merito dell'indagine con l'investigatore Park, che ha contribuito in modo diretto, e a cui spero verranno attribuiti i giusti riconoscimenti...come a me>> aggiunse con un sorriso, non riuscendo a trattenere il suo egocentrismo spropositato.

<<Quest'intuizione da dove proviene?>> gridò un giornalista dalla folla che si era accalcata di fronte all'agenzia.

<<Ispezionando l'auto del nostro collega abbiamo individuato delle tracce di sangue che si sono rivelate appartenenti a Lee Soyon, la seconda vittima, o almeno in ordine di ritrovamento>> il gruppo cadde in un silenzio agghiacciante <<crediamo che l'assassino abbia trasportato il suo cadavere nel bagagliaio e, dopo essersi accorto delle macchie, abbia cercato di rimuoverle con dell'alcool etilico, lo stesso di cui si è macchiata la maglietta della ragazza. Secondo la nostra ricostruzione, dopo quell'errore avrebbe rivestito l'interno della macchina e poi si sarebbe sbarazzato di tutto>>

<<Come si spiega la cocaina?>> non si stupì di quella domanda.

<<Supponiamo che le vittime siano state seviziate dopo la morte in una serra a Seoul di proprietà di Papillon, dove veniva coltivata anche della coca, come espediente per degli esperimenti scientifici. Attualmente, le forze dell'ordine e una squadra di nostri associati sta esaminando il luogo del delitto>> la sua spiegazione esemplare non lasciò posto ad altre domande e lui si congedò, lasciando il posto alla signora Rhee.

<<Grazie per non avermi escluso come al solito>> Jimin lo guardò con aria riconoscente, Yoongi stava davvero cambiando per lui.

<<Non avrei sopportato le tue lamentele, mi avresti tenuto il muso per un mese come minimo>> lo prese in giro.

<<Hai notizie dell'arresto di...>> il biondo si trovò in difficoltà a dover pronunciare il suo nome, l'altro se ne accorse e troncò la sua frase.

<<Mi hanno detto che ha opposto resistenza, giurando di essere innocente, e che sembrava fuori di sé prima di arrendersi>>

<<Sto realizzando solo ora di quante volte ci abbia imbrogliato di fronte ai nostri occhi>> mormorò, consultando la lista mentale che aveva stilato.

<<Quando parlavamo delle tecniche di cattura è stato il primo a contraddirmi per proporre la sua "ipotesi">> mimò le virgolette con le dita.

<<Pure per quanto riguardava il sesso dell'assassino, quando la signora Rhee si era ritrovata tra le mani quel bigliettino>> aggiunse Jimin.

<<Lavorando all'interno del sistema che stava indagando su di lui aveva molte possibilità di farla franca. Sono sicuro che facendo di nuovo tutti i test scopriremmo una miriade di indizi sul suo conto>> strinse i denti.

<<Sarà anche riuscito con facilità a procurarsi tutti i materiali, ma è impossibile che non abbia lasciato traccia di sé da nessuna parte. Se solo mi fossi accorto prima che stava sabotando le analisi...>> abbassò la testa, ormai stava diventando un'abitudine.

<<Non darti la colpa, nessuno dell'intera squadra se ne è accorto>>

Lo ignorò <<...avrei potuto salvare qualcuno>>

Il moro lo fulminò con lo sguardo, costringendolo ad ascoltarlo <<hai salvato un sacco di persone solo grazie al tuo sangue freddo e alla tua capacità di gestire una situazione difficile>>

Jimin era incerto, ma si impose di accettare ciò che gli stava ripetendo Yoongi.

<<Mi chiedo perché non mi abbia ucciso quando aveva la possibilità di farlo>>

<<Forse non era pronto>> rispose vagamente, preferendo tenere per sé le proprie intuizioni. Hoseok pareva avere un debole per il più piccolo, totalmente ignaro di tutte le volte che sorrideva nel vederlo felice o lo aiutava con piccoli gesti quotidiani, dall'offrirgli la colazione al rallegrarlo con le sue battute. Yoongi dovette ammettere che in una situazione normale la loro relazione sarebbe stata un successo, e che alla fine tutto ciò che si era formato tra lui e Jimin lo doveva proprio al rosso.

<<Hai deciso cosa fare con il lavoro?>> chiese sistemandosi la cravatta di fronte a uno specchio, iniziando a camminare verso il parcheggio.

<<Domani parlerò con il capo per proporre un trasferimento>> annunciò non riuscendo a nascondere un sorriso.

L'altro si bloccò <<stai davvero rinunciando a un posto all'agenzia più rinomata del Paese per restare a lavorare con me?>>

Di fronte a una risposta affermativa, non poté fare altro che stringerlo in un abbraccio, impacciato quasi quanto il primo che avevano sperimentato insieme.

<<Devi ancora migliorare>> si scostò malvolentieri, prendendosi un attimo per apprezzare la raffinatezza del suo modo di vestire. Quella camicia gli stava d'incanto; faceva abbastanza caldo, ma non aveva rinunciato a quella giacca nera che "dà un tocco di classe", testuali parole.

<<Hai voglia di venire da me per bere qualcosa?>> propose Yoongi, divertito da come il collega lo stesse scrutando da capo a piedi.

<<Alcool?>> domandò con un cipiglio indagatore.

<<Mi pare ovvio>>

<<E sia>>

𝓟𝓪𝓹𝓲𝓵𝓵𝓸𝓷Kde žijí příběhy. Začni objevovat