Capitolo 8

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-Ehi, lasciatela stare- sentii una voce provenire dalla folla e farsi strada verso di me: un ragazzo con i capelli bianchi e rossi si fece strada tra gli spettatori fino ad arrivare a me. Aveva gli occhi eterocromici anche lui, uno grigio e uno azzurro e, in quest'ultimo, aveva una cicatrice da ustione. -Senti moccioso non impicciarti.- disse il ragazzo elettrico mostrando la sua mano caricarsi di elettricità, ma in un secondo, ritrovai i tre ragazzi quasi interamente congelati, tranne le teste. Quello che mi stava tenendo aveva le braccia libere fino ai gomiti e, il ragazzo misterioso, si avvicinò con sguardo freddo e privo di emozioni -Lasciala- detto e fatto... Ero libera dalla loro presa. Il ragazzo con il Quirk del ghiaccio mi prese per il polso e mi tirò gentilmente dietro di lui, mentre con un gesto sciolse nuovamente gli iceberg, liberando gli assalitori. Questi se ne andarono senza pensarci due volte, non prima di aver mandato un paio di occhiatacce a noi due. Poco dopo arrivarono dei Pro Hero e allora afferrai il ragazzo per la mano e iniziai a correre per non incontrarli... Chissà chi avrei potuto incontrare!! Corsi a perdifiato fino ad un vicolo, prima di lasciare la presa e riprendere respiro -Perché siamo scappati- mi domandò il ragazzo. Lo guardai e di colpo mi accorsi che gli stavo ancora tenendo la mano, così lasciai subito la presa e iniziai a scusarmi -Scusa, non volevo trascinarti in tutto questo!!- dissi -E... Grazie per... Avermi aiutata con quei tipi. Non sarebbe stato uno bello spettacolo se non fossi intervenuto...- distolsi lo sguardo immaginandomi la scena se non fosse intervenuto lui: i tre ragazzi sarebbero stati di certo sconfitti, magari con qualche osso rotto... Ma se avessi perso il controllo... Sarebbe stata la fine.
-Tranquilla. Vedi di stare più attenta la prossima volta e non andare in giro da sola...- mi disse. -Ehm... Scusa se te lo chiedo... Ma c'è per caso qualche supermercato qui vicino? Mi sono appena trasferita e devo fare la spesa...- dissi grattandomi la nuca... Di fatto non avevo prestato attenzione a che direzione avessi preso e non avevo la benché minima idea di dove mi trovassi. -Sì, ce n'è uno qua vicino, ad un isolato di distanza.- mi rispose facendomi cenno di seguirlo. Uscimmo dal vicolo dopo aver ripreso fiato e iniziammo a camminare per le strade affollate di Tokyo. 
Arrivati al supermercato ringraziai -Grazie per avermi accompagnata- dissi con un leggero inchino. -Fa nulla, tranquilla. Mi chiamo Todoroki Shoto comunque...- si presentò. -Akuma Naomi- risposi io porgendogli la mano. Lui la strinse e sorrise leggermente -Spero di rincontrarti, Akuma-san- mi disse prima di tornare per la sua strada. Entrai nel supermercato e feci una bella spesa e sfruttai il mio Quirk per inglobare i vari acquisti e farli scomparire all'interno della mia ombra. Lo so... Lo so... Usare così il proprio Quirk per facilitarsi la vita non era corretto... Ma non ne abusavo in fin dei conti... Quindi credo fosse okay... Credo...

Camminai fino ad una stazione per riuscire ad orientarmi meglio e, con mia sorpresa, notai di essere veramente lontana da casa... In quanto non avevo la minima intenzione di camminare di nuovo fino a casa, fermai un taxi e mi diressi verso casa. Mi feci portare a circa un isolato da casa, pagai il dovuto e scesi dal veicolo, incamminandomi verso l'abitazione. Vi chiederete il perché non mi feci portare fino a casa... La risposta è semplice: non volevo nessuno sapesse effettivamente dove abitavo. Meno lo sapevano, meglio era.
Ero a pochi metri dall'entrata del cancello di casa mia quando qualcuno mi venne addosso. -Ehi, sfigata. Guarda dove cammini!- sentii una voce profonda provenire dall'individuo che mi aveva appena urtata -Come scusa?- ribattei. Una persona così scorbutica non meritava di vedermi gentile. Ah no. Qua usciva parte del mio lato peggiore -Fino a prova contraria sei tu l'imbranato che mi è venuto addosso senza nemmeno chiedere scusa.- risposi schietta guardando negli occhi il ragazzo: aveva i capelli biondo cenere, gli occhi rosso sangue ed uno sguardo freddo, come se fosse superiore a me. Era più alto di qualche centimetro, di fatto io ero 1.67m e i miei occhi arrivavano al suo naso... Il suo sguardo si sgranò leggermente e vidi come delle scintille partire dai suoi palmi -Come hai osato chiamar- -disse prima di essere interrotto da una voce femminile -Katsuki!-







Ohayo Minna-san!! 
Come state? Tutto okay?? Vi è piaciuto il nuovo capitolo??? Scusate se è corto :((
Condividete e lasciatemi stelline e commenti <3
Noi ci vediamo presto
Cya

[MHA]  My damn explosive King (Bakugou Katsuki X OC) - CopyRightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora